OPEN ONLINE — 1 MARZO 2022 : Ucraina sotto le bombe russe, cinque vittime a Kiev: colpito anche il memoriale della Shoah. Nuova telefonata Biden-Zelensky

 

 

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— 1 MARZO 2022

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Ucraina sotto le bombe russe, cinque vittime a Kiev: colpito anche il memoriale della Shoah. Nuova telefonata Biden-Zelensky

1 MARZO 2022 – 18:22

di Redazione

Il Parlamento europeo ha votato la risoluzione perché l’Ue accolga la candidatura di Kiev. In Ucraina intanto i combattimenti sono sempre più duri

Sono sempre più serrati gli attacchi russi sull’Ucraina, in particolare sulla capitale Kiev e la città di Kharkiv, la seconda del Paese e già teatro di drammatici bombardamenti ieri 28 febbraio. Sono cinque finora le vittime ucraine dichiarate dalle autorità locali, dopo che i russi hanno colpito la torre della Tv e il memoriale della Shoah. Il sindaco di Kiev ha avvertito: «Non possiamo resistere a lungo». Intanto nella Capitale e in altre città suonano le sirene d’allarme. E Kherson, nell’Ucraina meridionale, è quasi completamente circondata dalle truppe russe.

 

18.20 Nuova telefonata Biden-Zelensky

 

Il presidente americano Joe Biden e quello ucraino Zelensky hanno avuto un nuovo colloquio telefonico, dopo le prime anticipazioni di un’intervista alla Cnn del politico ucraino che invocava un intervento più deciso degli Stati Uniti. Su Twitter Zelensky ha poi annunciato la telefonata di oggi con il capo della Casa Bianca, con cui ha discusso delle sanzioni contro la Russia e degli aiuti militari in difesa dell’Ucraina: «Dobbiamo fermare l’aggressore il prima possibile – ha scritto il presidente ucraino – Grazie per il vostro sostegno!».

17.50 – Zelensky: «I russi bombardano il memoriale della Shoah a Kiev»

«Al mondo: che senso ha dire “mai più” per 80 anni, se il mondo tace quando una bomba cade sullo stesso sito di Babyn Yar? Almeno 5 uccisi. Storia che si ripete…». Questo l’ultimo tweet del presidente ucraino Zelensky che parla di un ennesimo attacco russo contro un monumento vicino al memoriale di Babi Yar, che ricorda lo sterminio di 30.000 ebrei per mano dei nazisti durante la Seconda guerra mondiale.

 

17.38 – Lukashenko chiede a Putin più missili difesa aerea

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha chiesto al presidente russo Vladimir Putin ulteriori sistemi missilistici di difesa aerea S-400. La notizia è stata resa nota da Interafx. Stano a quanto si apprende, i due avrebbero cominciato a discutere della creazione di un teatro operativo meridionale mesi prima dell’inizio dell’offensiva russa in Ucraina. «Il piano – sono le parole del presidente della Bielorussia al Consiglio di sicurezza – era di allungare tutto questo per due anni, sapendo che non abbiamo nulla da condividere con l’Ucraina. Ma ahimè, se questa è la politica ora, bisogna difendersi». Ai suoi ministri, Lukashenko ha spiegato: «Abbiamo rafforzato le nostre truppe di frontiera, creato gruppi manovrabili e il generale Lappo è stato incaricato di coprire il più possibile il nostro confine con l’Ucraina. Devo dire che ci è riuscito con successo. Ma la situazione richiede che la nostra area meridionale sia rafforzata con un contingente dell’esercito. Ancora una volta sottolineo: ho chiesto a Putin di mantenere alcune unità militari».

 

EPA/MIKHAIL KLIMENTYEV / KREMLIN POOL / SPUTNIK MANDATORY CREDIT

17.27 – Il Parlamento europeo approva la mozione: «L’Ue conceda status di candidato all’Ucraina»

Via libera dal Parlamento europeo alla relazione sull’Ucraina discussa oggi durante la sessione straordinaria dell’assemblea plenaria. Nel testo, approvato con 637 voti a favore 13 contrari e 26 astenuti, il Parlamento chiede che «le istituzioni dell’Unione si adoperino per concedere all’Ucraina lo status di paese candidato all’adesione all’Ue» e che questa procedura sia «in linea con l’articolo 49 del trattato sull’Unione europea e sulla base del merito».

17.15 – Zelenskiy esorta la Nato a imporre la no-fly zone

Il presidente dell’Ucraina Zelenski, secondo quanto riportato da Reuters e Cnn, ha chiesto che la Russia sospenda i bombardamenti sulle città ucraine prima che possano iniziare discussioni importanti su un cessate il fuoco. Parlando in un’intervista esclusiva alle due testate, Zelenski ha esortato i membri della Nato a imporre una no-fly zone per fermare l’aviazione russa. Ha insistito che «una no-fly zone sarebbe una misura preventiva e non intesa a trascinare l’alleanza della Nato in guerra contro la Russia». In un messaggio alla sessione straordinaria dell’assemblea plenaria al Parlamento europeo, il presidente ucraino ha affermato: «Con noi l’Unione Europea si rafforzerà sicuramente. Senza l’Europa, l’Ucraina sarà sola».

 

16.43 – L’Italia avvia la procedura di revoca delle onorificenze ai cittadini russi

Il ministero degli Esteri ha fatto sapere che nelle ultime ore è stata avviata la procedura per la revoca delle onorificenze concesse a cittadini russi, così come annunciato nei giorni scorsi dal ministro Luigi Di Maio. A renderlo noto sono fonti della Farnesina.

 

16.35 – I russi colpiscono la torre della tv di Kiev

Stando a quanto riportato dai media locali, le forze armate russe hanno colpito la torre della tv di Kiev. I canali televisivi del Paese hanno smesso di trasmettere pochi minuti fa. Lo rende noto tramite Twitter The Kyiv Independent. Di seguito le immagini del raid aereo.

16.26 – Johnson tra i soldati: «Il Regno Unito non combatterà contro le forze russe in Ucraina»

Parlando dalla base militare estone, a Tapa, il premier britannico Boris Johnson ha chiarito che il Regno Unito «non combatterà contro le forze russe in Ucraina». Il premier ha dichiarato tra i militari e i carri armati britannici del contingente Nato, con accanto la prima ministra dello Stato baltico, Kaja Kallas, e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Johnson ha anche detto che i raid russi sulla città di Kharkiv sono «assolutamente disgustosi» e ha ricordato alcuni degli attacchi a Sarajevo durante la guerra in Bosnia. «Sembra proprio un’atrocità commessa deliberatamente contro un centro civile», ha commentato. Poco prima aveva twittato un messaggio di supporto e assistenza per gli ucraini in fuga dalla guerra: «Renderemo più facile per gli ucraini che vivono nel Regno Unito portare i loro parenti nel nostro Paese, offriremo fino a 220 milioni di sterline di aiuti umanitari e di emergenza e abbiamo previsto 1.000 soldati per aiutare la risposta umanitaria nei paesi vicini».

 

16.15 – Blinken chiede l’uscita della Russia dal Consiglio Onu dei diritti umani

 

«Dopo le orribili violazioni non dovrebbe essere più autorizzata. La Russia dovrebbe essere esclusa dal Consiglio Onu per i diritti umani». Questa la richiesta del segretario di stato Usa Antony Blinken nel corso del suo intervento alla 49esima sessione dell’Unhrc. «Ci si dovrebbe chiedere se uno Stato membro delle Nazioni Unite che cerca di occupare un altro Stato membro delle Nazioni Unite commettendo orribili violazioni dei diritti umani e causando enormi sofferenze umanitarie – afferma Blinken nel suo videomessaggio – debba essere autorizzato a rimanere in questo Consiglio». «Se il presidente russo Vladimir Putin vincerà la guerra in Ucraina la crisi umanitaria si aggraverà», sono state le parole del segretario di Stato Usa nel corso del suo intervento.

15.55 – Kuleba, min Esteri Ucraino,  chiede la mediazione della Cina per il cessate il fuoco

 

Nuova richiesta del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba nel corso di una telefonata con il suo omonimo cinese Wang Yi. L’Ucraina è pronta a rafforzare la comunicazione con la Cina e «aspetta con impazienza una mediazione della parte cinese per realizzare il cessate il fuoco». Il resoconto della telefonata è stato riferito da Pechino. Kuleba ha dunque annunciato un primo round di negoziati ucraino-russi, affermando che «porre fine alla guerra è la massima priorità della parte ucraina» che è «aperta a negoziare una soluzione con positività e sincerità». Malgrado gli intoppi, la parte ucraina «rimane calma ed è disposta a continuare i negoziati».

La Cina dal canto suo ha fatto sapere che «deplora lo scoppio del conflitto tra Ucraina e Russia ed è estremamente preoccupata per i danni ai civili». «La nostra posizione di base è aperta, trasparente e coerente – si legge nella nota del ministro di Pechino -. Abbiamo sempre sostenuto il rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale di tutti i Paesi. In risposta all’attuale crisi, la Cina invita Ucraina e Russia a trovare una soluzione al problema attraverso i negoziati e sostiene tutti gli sforzi internazionali costruttivi che portino a una soluzione politica».

Kuleba ha poi fatto sapere di aver incontrato online, nel primo pomeriggio, i ministri degli Esteri del Triangolo di Weimar di Polonia, Francia e Germania, ai quali ha chiesto di rafforzare la pressione delle sanzioni sulla Russia affinché Mosca «metta fine ai suoi crimini di guerra in Ucraina e fornisca all’Ucraina più armi, sostegno finanziario e umanitario».

 

15.45 – Esplosione a Kiev, suonano le sirene d’allarme

A Kiev è stata avvertita una nuova esplosione. A renderlo noto è il quotidiano Kyiv Independent. Un minuto dopo il raid aereo nella capitale ucraina sono risuonate sirene di allarme che hanno ricordato ai cittadini di andare a ripararsi nel rifugio più vicino.

 

15.36 – Guterres fa un appello «salvavita» per avere oltre 1,6 miliardi  ad aiuto degli ucraini in fuga

Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, lancia un appello di emergenza per offrire supporto e assistenza alle persone che fuggono dalla guerra, agli sfollati in Ucraina e nella regione. «Il Paese – fa sapere il segretario generale – richiede 1,1 miliardi di dollari per soddisfare le crescenti esigenze umanitarie di oltre 6 milioni di persone sfollate e colpite dalle operazioni militari nei prossimi tre mesi». In un secondo appello Guterres fa richiesta di 551 milioni di dollari per aiutare gli ucraini fuggiti oltre confine, perlopiù in Polonia, Ungheria, Romania e Moldavia. «Entrambi i piani includono fondi per aumentare le forniture mediche e sanitarie essenziali, acqua potabile, riparo e protezione», ha spiegato il segretario generale dell’Onu. «La comunità internazionale deve dare un inequivocabile sostegno», ha aggiunto esortando i governi a rispondere a quelli che chiama «appelli salvavita».

 

15.15 – L’ambasciatore russo a Roma: «Ue responsabile delle armi letali a Kiev»

«I cittadini e le strutture della Ue coinvolti nella fornitura di armi letali alle Forze armate ucraine saranno ritenuti responsabili di qualsiasi conseguenza di tali azioni nel contesto dell’operazione militare speciale in corso. Non possono non capire il grado di pericolo delle conseguenze».

Sono queste le parole durissime dell’ambasciatore russo a Roma Sergey Razov.

«L’Ue si è definitivamente schierata con il regime di Kiev, che ha scatenato una politica di genocidio contro parte della sua stessa popolazione». «I funzionari di Bruxelles, che fino a poco tempo fa si dipingevano come partner strategico del nostro Paese, ora non si fanno più scrupoli a dire che intendono infliggere “il massimo danno alla Russia, distruggere la sua economia e impedire la sua crescita economica” – scrive Razov in una nota in cui condanna le sanzioni degli Stati europei contro Mosca -. Vogliamo assicurarvi che non sarà così.

Le azioni dell’Ue non resteranno senza risposta. La Russia continuerà a perseguire i suoi interessi nazionali vitali a prescindere dalle sanzioni e dalle loro minacce. È ora che i Paesi occidentali capiscano che il loro dominio indiviso nell’economia globale è cosa del passato».

 

14.50 – Kiev: la Russia «fabbricherà notizie false sulla nostra resa»

La Russia si sta preparando a lanciare una «operazione di informazione e psicologica su larga scala» contro l’Ucraina, dice il ministro della Difesa Oleksiy Reznikov. «Il suo obiettivo è spezzare la resistenza degli ucraini e dell’esercito ucraino con le menzogne», ha detto Reznikov in una nota. Secondo il ministro della Difesa, la Russia ha pianificato di creare «problemi di comunicazione» e di fabbricare rapporti secondo cui la leadership militare e politica dell’Ucraina ha «accettato di arrendersi» alle forze russe. «A conferma di ciò, verranno diffusi documenti falsi, presumibilmente firmati, e video falsi modificati», ha affermato Reznikov. «Questa è una bugia. Questo non accadrà. Non ci sarà resa!».

 

14.38 – Il sindaco di Kiev: «Il nemico è alla periferia della capitale»

Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, dice in un videomessaggio che «il nemico è alla periferia della capitale», aggiungendo che l’esercito ucraino si sta «preparando a difendere Kiev». «Le nostre forze armate, le forze di difesa territoriale, stanno combattendo eroicamente per la nostra terra», spiega Klitschko. «Fortificazioni e posti di blocco sono stati costruiti agli ingressi della città. Chiedo a tutti di mantenere la calma. Non uscite inutilmente e restate nei rifugi in caso di allarme». L’enorme convoglio militare russo lungo 60 chilometri – composto da veicoli corazzati, carri armati, artiglieria rimorchiata e altri veicoli logistici – e visto dalle immagini satellitari avrebbe raggiunto la periferia della capitale ucraina, Kiev.

 

 

14.24 – La Farnesina sposta l’ambasciata italiana a Leopoli

 

In ragione del deterioramento della situazione di sicurezza a Kiev e della conseguente impossibilità di garantire una piena funzionalità, è in corso il trasferimento a Leopoli dell’Ambasciata d’Italia a Kiev per continuare a svolgere le proprie funzioni, così come altre ambasciate già trasferitesi, che erano presenti a Kiev. Lo comunica la Farnesina. Nel frattempo, scrive la Tass, l’esercito russo ha invitato tutti i cittadini della regione di Kiev che abitano vicino a ripetitori di telecomunicazioni a lasciare le loro case. E il ministero della Difesa di Mosca fa sapere che le forze delle due autoproclamate repubbliche separatiste ucraine di Lugansk e Donetsk sono avanzate per diverse decine di chilometri e si sono congiunte con le forze russe presenti sul territorio ucraino.

 

14.05 – Mosca: Domani riprendono i negoziati con Kiev

Secondo Tass e Ria Novosti, i negoziati tra Mosca e Kiev riprenderanno domani

 

13.55 – La resistenza di Kupyansk

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la cittadina di Kupyansk nell’oblast di Kharchiv, nella zona orientale dell’Ucraina, vicino al confine russo

 

 

Ucraina | la mappa dell'attacco russo Tutti i fronti dell'invasione e le città colpitemappa Zazoom

 

 

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un bel parco di questa città

foto Wikipedia.commons-Nadiya Li – Own work

 

 

A Kupyansk, città occupata dell’area di Kharkiv, nella parte orientale dell’Ucraina, i cittadini provano a contrastare un mezzo militare russo, scagliandosi contro un mezzo in movimento e agitando bandiere dell’Ucraina. Tra loro ci sono anche bambini come si evince da un video postato su TikTok. Una bandiera del paese, in un altro filmato postato su Twitter, viene issata davanti a un edificio della città.

 

13.52 – «Attesi 800-900mila profughi in Italia

«Sono attesi in Italia circa 800-900mila profughi ucraini. E’ una stima che si basa sul fatto che gli ucraini in Italia sono circa 250mila, che molti parenti cercheranno di congiungersi a loro e che ogni famiglia ucraina ha in media 2-3 figli», dice all’Ansa sul possibile flusso di profughi che potrebbe arrivare in Italia Fabio Prevedello, dell’Associazione Culturale Europea Italia-Ucraina.

 

13.00 – L’interprete piange mentre traduce le parole di Zelensky

«Stiamo combattendo per la nostra terra. E per la nostra libertà». Ha la voce spezzata dalla commozione l’interprete in onda sulla CNN mentre traduce in tempo reale il discorso del presidente ucraino Volodymyr Zelensky al parlamento europeo e le sue parole che fanno riferimento ai bambini uccisi dagli attacchi dei russi.

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1 risposta a OPEN ONLINE — 1 MARZO 2022 : Ucraina sotto le bombe russe, cinque vittime a Kiev: colpito anche il memoriale della Shoah. Nuova telefonata Biden-Zelensky

  1. ueue scrive:

    Le foto delle varie località dell’Ucraina in tempo di pace e quelle della guerra rendono efficacemente il baratro tra queste due condizioni.

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