Cherson (in ucraino: Херсон) è una città dell’Ucraina meridionale, capoluogo dell’omonima oblast’. La città sorge in prossimità dell’estuario del fiume Dnepr.
Il nome della città proviene da quello della colonia greca di Chersoneso (abbreviato in Cherson), non lontano da Sebastopoli.
Durante la rivoluzione russa del 1905 Cherson fu teatro di un primo pogrom contro gli ebrei, che allora costituivano il 30% della popolazione totale. Nel 1918, fu occupata dalle truppe tedesche. Una volta terminata la prima guerra mondiale, mentre infuriava la guerra civile russa, vi sbarcò un contingente franco-greco per contenere le milizie filo-bolsceviche. Passata nelle mani dell’Armata Bianca Cherson fu teatro di un secondo pogrom nel 1919.
Nel corso della seconda guerra mondiale la città venne occupata dai tedeschi il 19 agosto 1941. Una decina di giorni dopo vennero massacrati un centinaio di ebrei di Cherson, mentre il 7 settembre successivo venne istituito dai nazisti il ghetto.
Tra il 24 ed il 25 settembre 1941 l’11° Sonderkommando delle Einsatzgruppen, guidato da Paul Zapp, massacrarono raffiche di mitra i circa 8.000 ebrei della città in un fossato anticarro. Il 13 marzo 1944 Cherson fu liberata dall’Armata Rossa.
Dal 2014, in seguito all’occupazione russa della Crimea, è sede del governo in esilio della Repubblica autonoma di Crimea.
https://it.wikipedia.org/wiki/Cherson_(Ucraina)
DALLA CARTINA DELLA CRIMEA ( WIKIPEDIA ) SEMBRA CHE CHERSON SIA CRIMEA
cartina da :
il ponte di Cherson
Yevhenii Ihnatiev
la biblioteca di Cherson
Yevhenii Ihnatiev
È sede di attività industriali nei settori meccanico (cantieri navali) ed elettromeccanico, alimentare (conservifici di pesce), tessile (cotonifici), del vetro e dei materiali da costruzione. Il museo storico-archeologico, uno dei maggiori dell’Ucraina, ha preziose raccolte di antichità classiche e scito-sarmatiche (dagli scavi di Olbia), medievali, tatare e turche.
Sviluppatasi rapidamente intorno all’arsenale costruito nel 1778 dal principe G. Potëmkin, perdette importanza alla fine del 18° sec., dopo il trasferimento dell’arsenale a Nikolaev e l’occupazione di Odessa; risorse commercialmente quando il Dnepr fu reso navigabile alle navi di grosso tonnellaggio.
( TRECCANI )
Il porto di Cherson e la città
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Cherson, il Gidroparco e la città _ Gidroparco dovrebbe essere un parco sulla spiaggia e vicino all’acqua. Dovrebbe essere come l’Hidroparco di Kiev che puoi vedere nella foto :
KIEV, HYDROPARCO
LA CATTEDRALE DI SAN VLADIMIRO A CHERSON– LO STILE è NEOBIZANTINO — INAUGURATA NEL 1891
Andrew Butko
INTERNO DELLA CATTEDRALE
Andreev720 – Opera propria
Interni
Andreev720 – Opera propria
Antiche sculture in pietra nella riserva Askania Nova vicino a Kherson, Ucraina, in una giornata di sole primaverile
( PER UN PROSSIMO VIAGGIO.. )
REPUBBLICA DEL 28 FEBBRAIO 2022
Ucraina, a Kherson tra i civili stritolati dalla battaglia del Sud: i profughi sotto le bombe
dal nostro inviato Giampaolo Visetti
IL CONSIGLIO COMUNALE
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PALAZZI DELLA CULTURA
FORTEZZA DEL PARCO DI CHERSON
Yevhenii Ihnatiev
GIARDINO POTOMKIN
Yevhenii Ihnatie
Дачі та плавні у Херсоні
Yevhenii Ihnatiev
PARCO SHEVCHENKO
Yevhenii Ihnatiev
TG COM 24. MEDIASET.IT –à 1 MARZO 2022
Ucraina, le forze russe sono alle porte di Kherson
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Аэрофотосъемка второго таврического, Херсон
Ambidekstriy88 – Opera propria
Cherson è la Grecia antica in Ucraina
La città anche conosciuta con il soprannome di “Pompei russa”: come quella vera è stata una città ricca, distrutta e poi riscoperta solo dopo molti anni.
Anche se in passato è stata testimone di antichi fasti, è stata riscoperta solo in epoca moderna. Da giugno l’antica città di Chersonesus, in Crimea, ha ricevuto un importante riconoscimento: è entrata a far parte della lista dei Patrimoni dell’Umanità tutelati dall’Unesco.
UNA STORIA TRAVAGLIATA. Chersonesos fu fondata dai Greci nel VI secolo avanti Cristo, in quella terra che, all’epoca, si chiamava Khersonesos Taurikē ed oggi è la Crimea. È stata una fiorente colonia greca, che è entrata poi a far parte dell’Impero Romano e in seguito di quello Bizantino. Durante la sua storia è stata un un importante centro politico, militare e commerciale. Ed ha avuto altre identità: è stata conquistata dagli Unni, è stata poi una colonia genovese e una città turca, fino alla sua distruzione per opera dei Mongoli nel XIII secolo. È rinata una prima volta nel 1783, quando i Russi, che avevano da poco annesso la Crimea, praticamente nello stesso luogo fondarono Sebastopoli. Ma la sua vera riscoperta è giunta solo nel 1827, quando sono iniziati gli scavi.
LE IMPONENTI MURA. L’esistenza travagliata di Cherson, come oggi ci si riferisce a questo sito, è testimoniata dal fatto che gli scavi hanno portato alla luce resti di sei periodi storici distinti. Che in pratica corrispondono ad altrettante dominazioni. Dall’inizio degli scavi, gli archeologi non hanno praticamente mai smesso di trovare edifici, chiese, monumenti, statue e manufatti. Tutto è racchiuso all’interno di imponenti mura difensive, lunghe centinaia di metri, che servivano da barriera contro gli invasori: si possono vedere i resti di un tempio greco e di un anfiteatro romano, ma anche parti di basiliche con absidi quadrangolari e poi semicircolari, battisteri e chiese a pianta centrale: una delle più grandi è la Uvarova, dall’archeologo Alexsej Uvarov, che la scoprì nell’Ottocento, a tre navate divise da colonne di marmo.
UN ANTICO MELTING POT. Ci sono poi chiese più piccole, con la pianta a croce greca, ma la più famosa è la Basilica del 1935: si chiama così perché non si sa a chi fosse dedicata e questo è l’anno della sua scoperta. Risale al VI secolo, è stata costruita sulle fondamenta di un tempio più antico, forse una sinagoga, che a sua volta aveva preso il posto di una chiesa paleocristiana: è la “cartolina” più famosa di Cherson e appare sulle banconote ucraine. Non sono solo le chiese a testimoniare la multiculturalità dell’antica Chersonesos: lo fanno anche le tombe. Alcune di epoca greca, infatti, presentano caratteristiche diverse da quelle tipiche di questa civiltà.
Cherson, Ucraina. Una città sul mare, in un’area strategica: l’esistenza di Cherson è stata travagliata e lo testimoniata il fatto che gli scavi hanno portato alla luce resti di sei dominazioni diverse.
LA CAMPANA CONTESA. Penisola sul Mar Nero, la Crimea è stata una terra a lungo contesa. La quinta guerra russo-turca, che fu combattuta tra il 1768 e il 1774, la fece entrare definitivamente nell’Impero Russo. In quell’occasione i vincitori si tennero come trofeo una campana appartenente alla flotta turca, su cui poi incisero immagini di santi cristiani: in seguito alla Guerra di Crimea, però, i francesi la portarono via, e finì nella cattedrale di Notre-Dame a Parigi. Ritornò a Cherson solo nel 1913, dopo lunghe trattative tra Francia e Russia. Diventando in breve un simbolo dell’orgoglio russo e, adesso, ucraino. Suggestivo in particolare ammirarla al tramonto, quando la cattedrale di San Vladimiro, in cima alla collina degli scavi, sembra sorvegliarla assieme all’antica Cherson dall’alto. Il costo del biglietto per entrare negli scavi archeologici è di circa 3,50 euro, che salgono a 6 se si opta per la visita guidata in lingua inglese. Oltre agli scavi si può poi anche visitare il museo, con la sua vasta collezione di reperti (per informazioni link in basso).
Cherson, Ucraina. All’interno delle mura difensive si possono vedere i resti di un tempio greco e di un anfiteatro romano, ma anche parti di basiliche, battisteri e chiese a pianta centrale.
MANGIARE E DORMIRE. Se di Cherson sono rimaste solo le rovine, la sua “erede” Sebastopoli è una città di quasi 400mila abitanti, la più grande della Crimea e una delle più russe di tutta l’Ucraina. Sviluppata su diverse colline e affacciata su una baia, Sebastopoli è sede della Flotta Russa e di quella Ucraina nel Mar Nero, e adesso sta iniziando a svilupparsi dal punto di vista del turismo. La maggior parte dei ristoranti ha ancora il classico menu della zona, con tanta carne, zuppe, specialità di mare e qualche influenza tartara. Consigliamo due locali: il primo è il Nahimov (Naximov Prospect 5), dove si mangia tra vecchie immagini di Lenin e Stalin spendendo al massimo 10 euro. Il secondo è il Barkas (Kapitanskaya Str., 2a): si trova vicino al porto e per una cena completa di pesce bastano 12 euro. Per la notte, poi, ci sono l’Aurora Hotel (per informazioni link in basso), che da fuori sembra una barca ed ha matrimoniali a 40 euro, e l’Omega Club (per informazioni link in basso), più lussuoso, dove per dormire in due servono 70 euro. Ma c’è il bonus rappresentato dalla spa, piscina coperta, palestra, sala biliardo e vista sulla baia.
ARRIVARE. Dall’Italia si può arrivare in Crimea facendo un solo scalo. Le tariffe migliori da Roma sono quelle della Aeroflot (per informazioni link in basso), che prevedono una tappa a Mosca e arrivo a Simferopoli, dove si trova il maggior aeroporto della penisola. Da Milano, invece, si può volare con Turkish Airlines (per informazioni link in basso) e fare scalo a Istanbul: in entrambi i casi per andata e ritorno bastano 320 euro. Una volta atterrati, si può andare da Simferopoli a Sebastopoli. A questo punto Cherson è alla periferia ovest della città: la zona è servita da autobus ed è quindi raggiungibile con i mezzi pubblici.
PER INFORMAZIONI: Scavi archeologici di Cherson – Hotel Aurora – Omega Club –
https://www.lettera43.it/cherson-e-la-grecia-antica-in-ucraina/?refresh_ce