NOVALESA ( Torino ), VALLE DI SUSA –ABBAZIA BENEDETTINA FONDATA NELL’ VIII SECOLO, CAPPELLA DI SANT’ELDRADO

 

 

 

 

LA VAL DI SUSA

FOTO DA :

https://www.laboratoriovalsusa.it/blog/valle-di-susa/un-itinerario-nella-storia-e-nellarte-della-valle-di-susa-cinque-luoghi-da-non

 

 

 

 

Abbazia di Novalesa, Fotografia di Pietro Izzo

FOTO DI PIETRO IZZO

 

 

 

 

 

ABBAZIA DI NOVALESA

Cruccone – Opera propria

 

 

 

CHIOSTRO DELL’ABBAZIA

Franco56 – Opera propria

 

 

 

CHIOSTRO

Cruccone – Opera propria

 

 

 

 

LA CAPPELLA DI SANT’ELDRADO

 

 

 

 

CAPPELLA DI SANT’ELDRADO

Cruccone – Opera propria

 

 

 

 

 

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ABISDE DELLA CAPPELLA DI SANT’ELDRADO

 

 

 

 

AFFRESCHI DELLA CAPPELLA DI SANT’ELDRADO:

 

 

La piccola cappella, costruita nell’XI secolo su una preesistenza del IX secolo, è dedicata a Sant’ Eldrado, abate di Novalesa del IX secolo. Ospita due cicli di affreschi databili all’ultimo scorcio dell’XI secolo, uno dedicato a S. Eldrado e uno dedicato a San Nicola di Bari, tra i primi esempi conosciuti in Occidente.

 

 

CRISTO PANTOCRATORE

Duvilar (Lorenzo Rossetti) (IT) – Opera propria

 

 

 

 

 

I SANTI ELDRADO E NICOLA

Duvilar (Lorenzo Rossetti) (IT) – Opera propria

 

 

 

 

 

 

SANT’ELDRADO ENTRA IN MONASTERO

Duvilar (Lorenzo Rossetti) (IT) – Opera propria

 

 

 

 

 

 

VITA DI SANT’ELDRADO

Duvilar (Lorenzo Rossetti) (IT) – Opera propria

 

 

 

 

 

FOTO : https://www.laboratoriovalsusa.it/storia-e-tradizione/cappella-di-santeldrado

 

 

 

 

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AFFRESCHI DELLA VOLTA

 

 

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CAPPELLA DI SANT’ELDRADO.

 

Molto povera all’esterno, dove solo l’abside presenta una serie di archetti binati, indice della sua ricostruzione nella prima metà dell’XI secolo. All’interno è stata individuata una tomba a cassa in muratura in parte scavata nella roccia, interamente rivestita in cocciopesto. Tutto induce a identificarla con la tomba di sant’Eldrado, l’abate del secondo quarto del IX secolo, morto in fama di santità. Presenta all’interno uno straordinario ciclo di affreschi, che ricoprono l’intera superficie muraria disponibile, tanto nelle due campate che nel catino absidale e nella controfacciata. Sulla controfacciata vi è una raffigurazione del Giudizio Universale che si rivela di notevole interesse per l’iconografia usata, che richiama ad opere di ambiente ottoniano per la comparsa del simbolo della croce accanto alla figura del Cristo, e per la presenza della folla dei giudicati; tale iconografia è lontana da quella che si può ammirare solitamente in area padana. La prima campata è dedicata alle storie di sant’Eldrado: sulle quattro vele della volta è raffigurato il cammino di Eldrado verso la sua vocazione al monachesimo. Dapprima l’abbandono della propria vita passata, raffigurata attraverso il proprio luogo natale, il Locus ambillis; poi il santo intraprende la vita del pellegrino ed è rappresentato al momento dell’investitura da parte di un sacerdos; il santo giunge poi alla Novalesa e là veste l’abito monastico. Sulla parete meridionale è rappresentato uno dei miracoli più noti del santo, la liberazione della città di Briançon infestata dai serpenti; sulla parete opposta la morte del santo. La seconda campata ospita episodi della vita di san Nicola: sulle vele della volta il santo che rifiuta il latte materno, l’aiuto da lui prestato ad una fanciulla povera, la sua elezione a vescovo di Mira e la sua consacrazione sul seggio vescovile; sulle pareti, due miracoli operati dal santo. Nel catino absidale un maestoso Cristo Pantocratore inscritto entro una mandorla tra gli arcangeli Michele e Gabriele e i santi Nicola ed Eldrado. (Maestro di sant’Eldrado, 1096-1097)

http://archeocarta.org/novalesa-to-abbazia-novalesa/

 

 

 

 

LE IMMAGINI CHE SEGUONO NON SONO GRANCHE’, MA SONO LE UNICHE CHE ABBIAMO TROVATO, E VENGONO

DAL LINK:: http://www.abbazianovalesa.org/ciclo_snicola.htm

 

 

 

LA NAVATA

 

La navata è divisa in due sezioni, determinate da due semicolonne. Ognuna di esse abbraccia un proprio ciclo iconografico: il primo, verso l’altare, di s. Nicola; il secondo, verso l’ingresso, di S. Eldrado.

 

 

 

La volta

 

 

 

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Nella volta

Un agnello che regge la croce, simbolo del Cristo morto in croce.

Una leggenda racconta che S. Nicola, quand’era in fasce, rifiutava, di Venerdì, il seno materno, simbolo della sua fedeltà alle leggi della Chiesa.

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LA MORTE DI SANT’ELDRADO E I FRATI TRISTI

 

 

 

 

 

sotto :  S. Nicola è eletto vescovo di Mira.

Un ricco mercante, caduto in miseria, non ha denaro sufficiente per la dote delle figlie che dovrebbero sposarsi. Per rimediarvi egli progetta di avviarle alla mala vita. S. Nicola le salva, provvedendo, di notte, la somma necessaria.

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S. Nicola è consacrato vescovo.

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NELLA PARETE DI SINISTRA::

S. Nicola salva con il suo intervento miracoloso tre ragazzi , che stanno per essere uccisi da un crudele barbaro.

NELLE PARETE DESTRA::

S. Nicola ha debellato a Mira, il culto degli dei, particolarmente di Diana. Questa, sotto le sembianze di una strega si unisce ad un gruppo di pellegrini diretti al sepolcro del Santo e offre loro dell’olio pestifero. Il Santo appare ai suoi devoti, mentre navigano, e li convince a disfarsi dell’olio gettandolo in mare.

 

 

 

 

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1 risposta a NOVALESA ( Torino ), VALLE DI SUSA –ABBAZIA BENEDETTINA FONDATA NELL’ VIII SECOLO, CAPPELLA DI SANT’ELDRADO

  1. ueue scrive:

    Curiosa e divertente la figurina di San Nicola che rifiuta il latte materno nel Venerdì Santo e originale la borsa di Eldrado mentre gli viene messo il saio.

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