MAROCCO, LA CITTA’ DI ESSAOUIRIA, nella regione di Marrakech-Safi. La sua medina (città vecchia) è iscritta nella lista dei patrimoni mondiali dell’umanità dell’UNESCO. — rivisto oggi, 5 gennaio

 

 

 

Essaouira: cosa fare, cosa vedere e dove dormire - Marocco.org

Essaouira (in arabo: الصويرة‎, al-Ṣawīra; in berbero: ⵎⵓⴳⴰⴹⵓⵔ, Mugadur) è una città del Marocco, capoluogo della provincia omonima, nella regione di Marrakech-Safi.

La sua medina (città vecchia) è iscritta nella lista dei patrimoni mondiali dell’umanità dell’UNESCO.

 

Mappa Marocco - cartina geografica e risorse utili - Viaggiatori.net

MAROCCO

 

 

 

 

 

 

Cartina del Marocco per organizzare al meglio viaggio e vacanze

La città è affacciata sull’Oceano Atlantico, a 130 km a sud di Safi e a 170 km a nord di Agadir.

 

 

 

 

Foto di Safi - Immagini di Safi, Regione Marrakech-Tensift-El Haouz - Tripadvisor

SAFI

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La scritta araba - Foto di Agadir, Regione di Souss-Massa-Draa - Tripadvisor

AGADIR

FOTO TRIPADVISOR

 

 

 

 

 

Mappa Marocco | RoDaViaggiando

IL MAROCCO CON PIU’ CITTA’ MARCATE SULLA CARTINA

 

 

 

 

 

 

 

Vista di Essaouira

ESSAOURIA

 

La città venne fondata, secondo la tradizione, sin dal VII secolo a.C. da mercanti cartaginesi in un luogo abitato da popolazioni berbere, che è davanti alle Isole Canarie.

 

Dove si Trovano le Canarie: Quando Andare e Consigli Pratici

 

 

 

 

 

cartina-marocco - Mondointasca

 

 

 

 

Ben presto la città divenne uno scalo commerciale sulla rotta verso il Golfo di Guinea e verso il III secolo a.C. fu ripresa dai berberi che vi instaurarono una monarchia.

In seguito alla terza guerra punica il regno berbero di Essaouira entrò nell’orbita commerciale romana basandosi sull’industria della salagione e sulla tintura a base di porpora, ma perse la sua indipendenza nel 42 d.C., quando venne annessa alla provincia romana della Mauretania tingitana (da Tingis, antico nome di Tangeri).

 

 

Spiaggia di Essaouira con dromedari

 

 

Parecchi secoli dopo la conquista araba, avvenuta nel VII secolo, la città si riprese dal suo lungo torpore quando venne riscoperta dai marinai portoghesi, che si installarono in città ribattezzandola Mogador (derivato da Sidi Mogdoul wali locale-)

 

Sidi Mogdoul, o Sidi Mogdul, è stato un wali marocchino, patrono berbero della città di Essaouira, Marocco, dove è stato sepolto, nelle vicinanze del faro di Sidi Mogdoul.

Dal XVI secolo, con il dominio portoghese, la città fu chiamata anche Mogador o Mogadore, ispirandosi al nome del patrono)

 

L’arrivo degli europei coincise con la fioritura della comunità ebraica, che divennero intermediari politici e commerciali tra il sultano e le potenze straniere.

Nel 1764, il sultano Muhammad III del Marocco decise di fare di Essaouira una base navale fortificata e chiamò pertanto l’architetto militare francese Théodore Cornut a ridisegnare la città. In tre anni i lavori stravolsero l’impianto urbanistico della vecchia Mogador per creare una città moderna di stampo europeo, con un largo viale centrale a portici e dritte vie trasversali; il tutto fu rinchiuso in una poderosa cinta di mura. Alla sua planimetria perfettamente regolare la città deve il suo nome attuale: «la ben disegnata».

Fino alla prima metà del XIX secolo Essaouira vide crescere sempre più la sua importanza e la città godette di una formidabile prosperità grazie anche alla numerosa comunità ebraica, il cui numero era superiore a quello dei musulmani. Per anni unico porto marocchino aperto al commercio estero, Essaouira divenne un importante scalo marittimo dove venivano imbarcate le merci giunte in città attraverso le vie carovaniere.

Il declino di Essaouira divenne rapido con l’instaurazione del Protettorato francese del Marocco (1912) e con lo sviluppo di altri porti (Casablanca, Tangeri e Agadir). Finita al margine delle rotte marittime a causa delle sue acque poco profonde, la città è rapidamente risorta negli ultimi cinquant’anni, grazie al turismo ma anche alla sua vocazione culturale e musicale.

A conferma del cosmopolitismo di Essaouira nel XIX secolo sono stati costruiti antichi cimiteri musulmani, ebraici e cristiani affacciati sull’oceano.

 

Casa ebraica ad Essaouira, di Darondeau (1807-1841).

 

 

 

DA :

 

LA STORIA DA WIKIPEDIA CONTINUA VERSO IL FONDO :

https://it.wikipedia.org/wiki/Essaouira

 

 

 

 

 

Souk di Essaouira

UN MERCATO – SOUK

 

 

 

 

VIDEO, 5 minuti ca

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Porto di Essaouira

la vita quotidiana nel porto

 

 

 

 

 

 

 

La spiaggia di Essaouira

un surfista in spiaggia con la compagnia di due dromedari

 

 

 

 

 

 

 

Donna in una cooperativa femminile d'olio d'Argan

Una delle donne che gestiscono una cooperativa femminile d’olio d’Argan

 

 

 

 

 

 

 

 

Souk di Essaouira

uno dei tanti mercati della città

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Albero con capre

in Marocco, le caprette si arrampicano sugli alberi

 

 

 

IMMAGINI DA :

https://vivitravels.com/it/guide/consigli-viaggio-vacanza-essaouira-marocco/

 

 

 

 

 

Essaouira-Mogador, una bellezza selvaggia | Ufficio Nazionale Marocchino del Turismo

 

 

 

 

 

 

Essaouira – Veduta

Essaouira – Veduta

Kayaky – Opera propria

 

 

 

 

 

 

 

Essaouira001.jpg

LA MEDINA

Esculapio – Opera propria (personal work)

 

 

 

 

 

Essaouira – Dar Darek

 

Il nome di Al-Suwayra significa in lingua araba «il ben disegnato».

Alla fine del XVIII secolo, il sultano Sidi Mohammed Ben Abdallah decise infatti di rinnovare la città e chiese all’architetto francese Théodore Cornut di disegnarne la pianta.

Essaouira è l’unica antica città murata del Marocco con un piano geometrico influenzato dall’urbanistica europea.

 

 

 

Essaouira offre numerosi eventi musicali durante tutto l’anno:

 

 

 

 

Il «Gnawa World Music Festival» . è il più famoso (450 000 partecipanti al festival nel 2014). 12 – 15 maggio 2016.

 

 

FESTIVAL ” GNAWA WORLD MUSIC FESTIVAL ”  DEL 2021

 

 

 

Festival Gnaoua d'Essaouira: Une déambulation dansée ouvre le bal de la 22ème édition

QUESTA FOTO DA:

MAROC DIPLOMATIQUE

 

 

 

 

2021

 

 

2021

 

NEL LINK DELLE FOTO DEL FESTIVAL 2021, LE VEDETE MEGLIO

https://www.festicket.com/it/festivals/gnaoua-festival/

 

EURONEWS, FESTIVAL 2019

 

 

RAINEWS — FESTIVAL 2018

 

 

 

 

« Le printemps des Alizés » tenutosi ad aprile : festival di musica classica

 

Calaméo - Catalogue Printemps Musical Des Alizés 2014

 

Musique classique à Essaouira : Printemps Musical des Alizés

FOTO DEL FESTIVAL MUSICA CLASSICA DA : HOTEL MARRAKESH

 

 

 

 

 

« Le festival des Andalousies Atlantiques » tenuto alla fine di ottobre: ​​festival di musica giudaico-marocchina

 

Calaméo - CatalogueCatalogue Festival des Andalousies Atlantiques 2018

 

 

 

DAL FACEBOOK : ”  Festival des Andalousies Atlantiques ”

 

LINK DEL LORO FACEBOOK

https://www.facebook.com/FestivalDesAndalousiesAtlantiques/photos/a.372560829502873/3511304875628437

 

 

 

 

Raymonde El Bidaouia – Festival des Andalousies Atlantiques d’Essaouira- 25 MARZO 2021

 

 

 

 

NOTIZIE E FOTO DA :

 

 

MARCO MORETTI 

LA STAMPA DEL 22 SETTEMBRE 2021

https://www.lastampa.it/viaggi/2017/09/22/news/48-ore-a-essaouira-per-amanti-dell-arte-e-del-windsurf-1.34424511

 

 

48 ore a… Essaouira, per amanti dell’arte e del windsurf

48 ore a... Essaouira, per amanti dell’arte e del windsurf

MARCO MORETTI

PUBBLICATO IL   22 Settembre 2017
ULTIMA MODIFICA  06 Luglio 2019 0:07

 

 

Fu fondata nel Settecento col nome di Mogador per i toujar Sultan, i mercanti ebrei che il sovrano volle qui per esercitare i commerci vietati ai musulmani, come scambiare cereali con armi. Dopo la decolonizzazione gli ebrei migrarono in Francia, Canada e Israele. Essaouira divenne il quartier generale degli hippy in Marocco. Appoggiata con una lunga spiaggia sulla costa dell’Atlantico, in una baia percorsa dagli alisei, attirò prima le maggiori rockstar e più tardi un’ondata di artisti europei e americani. Diversa dal resto del Paese, frequentata da amanti di arte, musica, windsurf e lunghe passeggiate in riva al mare.

 

48 ore a... Essaouira, per amanti dell’arte e del windsurfEbanisti sotto i bastioni (foto di Marco Moretti)

 

 

 

PRIMO GIORNO

ORE 9.00

Prima colazione da Driss, al fondo della piazza del porto, la pasticceria storica della città con giardino interno: tè alla menta, baguette con burro e marmellate, paste di mandorla.

 

48 ore a... Essaouira, per amanti dell’arte e del windsurfVicoli della Mellah (foto di Marco Moretti)

 

ORE 10.00

Passeggiare per il centro storico, tra avenue Sidi Mohamed Ben Abdallah e le sue traverse, dagli antichi e scuri sottopassi alle vie soleggiate dove si trovavano le case dei più mercanti israeliti, si riconoscono perché recano sul frontone dell’uscio la Rosa di Mogador, il fiore a sei petali: il simbolo coniato in città nel Settecento sulle monete d’oro. In fondo a Sidi Mohamed c’è la Mellah, il quartiere degli ebrei meno abbienti, un dedalo di vicoli con case fatiscenti in parte in rovina.

 

ORE 13.00

Si torna al porto per mangiare pesce sui tavoli allestiti all’aperto di fronte al suo ingresso. Dopo pranzo si passeggia tra i pescherecci e le fortificazioni del porto popolate da centinaia di gabbiani.

 

 

48 ore a... Essaouira, per amanti dell’arte e del windsurfFortificazioni del porto (foto di Marco Moretti)

 

ORE 15.00

 

Si raggiunge la vicina rue Skala, prende il nome dagli imponenti bastioni rivolti all’oceano. Fortificazioni in stile Vauban con baluardi merlati e duecento cannoni, per costruirle nel 1764 il sultano Sidi Mohammed Ben Abdellah assoldò l’ingegnere avignonese Théodore Cornut. È su questi bastioni che Orson Wells girò le scene del suo Otello, quelle che il dramma shakespeariano vuole ambientate a Cipro assediata dai turchi. In rue Skala si trovano gli atelier degli ebanisti che con intarsi di legno di limone e madreperla nella radica fabbricano scatole, vassoi, cornici, mobili.

 

48 ore a... Essaouira, per amanti dell’arte e del windsurfFestival Gnaoua (foto di Marco Moretti)

 

ORE 17.00

Il tramonto più suggestivo lo si gode dai bastioni della Skala, il sole muore tra i flutti dell’Atlantico incendiando il cielo. Un’ora prima del calar del sole nei cortili tra le fortificazioni giovani suonano gnaoua, una musica introdotta dagli schiavi neri: usa guenbri (liuto-tamburo a tre corde), nacchere in ferro e tamburi. Nata come un rito di possessione, oggi – contaminata da reggae, rock e jazz – è un ritmo molto fruibile, celebrato ogni anno in giugno da un festival (festival-gnaoua.net).

 

 

48 ore a... Essaouira, per amanti dell’arte e del windsurfBastioni della Skala (foto di Marco Moretti)

 

 

SECONDO GIORNO

ORE 10.00

Si esce dalla città attraverso la Bab Marrakech, la porta che conduce all’antica capitale, Qui si osservano le fortificazioni di tipo chérifien, mura rosse d’argilla, simili a quelle di Marrakech. Si raggiunge la spiaggia per una lunga passeggiata in riva al mare, tra i giovani che sfidano le onde spinti dagli alisei sulle tavole da windsurf. Fino alle poche rovine di una fortificazione portoghese. Alle loro spalle sorge il villaggio di Diabat: divenne famoso perché a fine anni Sessanta visse qui per un breve periodo Jimi Hendrix, ricordato da un colorato murale. In quel periodo Essaouira diventò una capitale musicale. I Rolling Stones suonarono sulla spiaggia. Nel 1969 arrivò Julian Beck col Living Theatre. Poi Leonard Cohen, Cat Stevens e Frank Zappa.

 

 

ORE 16.00

Tornati in città si visita la Galerie d’Art Frederic Damgaard in Oqba Ibn Nafiaa, espone e vende le opere dei tanti pittori e scultori che da fine anni Ottanta hanno scelto Essaouira come luogo d’elezione.

 

48 ore a... Essaouira, per amanti dell’arte e del windsurfSuq delle spezie (foto di Marco Moretti)

 

ORE 17.00

 

É il momento per tuffarsi tra i suq della Medina. La via del mercato è divisa in tre settori, delimitati da porte ad arco. Tra il gioco di centinaia di micro botteghe si aprono caravanserragli porticati: ospitano i suq di spezie, pesce, menta, cereali, tappeti, tessuti, pelletteria. In quello delle spezie, disposte in piramidi, si comprano ceramiche, paglie, henné e cosmetici tradizionali. A pochi passi due stradine ospitano le botteghe orafe con monili in argento e oro rosso, anche antichi.

 

ORE 20.00

Per una cena da buongustai si va da Chez Sam (Rue El Ayachi), il miglior ristorante di pesce.

CONTINUA LA STORIA DA WIKIPEDIA : 

https://it.wikipedia.org/wiki/Essaouira

 

La casba, cioè la cittadella fortificata che difendeva il porto, è una piattaforma protetta da mura merlate su cui si trovano dei cannoni spagnoli dei secoli XVII e XVIII rivolti verso l’oceano: nelle casematte a pianterreno si trovano i laboratori degli intarsiatori su legno d’ebano e di cedro. Interessante è il Museo Sidi Muhammad ben ʿAbd Allah dedicato alle arti e alle tradizioni regionali con collezioni di strumenti musicali, raccolta di gioielli, di tappeti e costumi cittadini, di armi e pitture su legno e perfino riproduzioni dei disegni che si fanno sul corpo con l’henné in occasione di cerimonie o feste. Ormai abbandonato dagli ebrei è il mellah, il quartiere ebraico. Gli ebrei costituivano agli inizi del XX secolo la maggioranza della popolazione di Essaouira ed una comunità ricca dedita al commercio e all’oreficeria: si contavano circa 17.000 ebrei contro meno di 10.000 musulmani. Molti ebrei vengono ogni anno in pellegrinaggio al cimitero ebraico dove è sepolto il gran rabbino Haim Pinto. La storia ebraica della città iniziò con la sua fondazione operata dal sultano Muhammad III del Marocco, che incoraggiò gli ebrei a trasferirsi nella città per il commercio con l’Europa.

Artigiano di Essaouira

Artigiano di Essaouira intento ad intarsiare un tavolo in legno di Tuia.

Lelemzzz – Opera propria

 

 

 

 

 

SOUK NELLA MEDINA

Una strada di Essaouira

Daniel Csörföly – Opera propria

 

 

 

 

 

PESCHERECCI NEL PORTO

Rienna – Opera propria

 

 

 

VITA CULTURALE– DA WIKIPEDIA

 

  • Essaouira a metà degli anni Sessanta fu il luogo dove si riunirono numerose comunità hippy che ospitarono tra l’altro artisti come Jimi Hendrix, Frank Zappa, Bob Marley, Sting. Ad attirare Jimi Hendrix a Essaouira fu la gnawa, musica introdotta in Marocco dagli schiavi neri, di cui ogni anno, nel mese di giugno, ad Essaouira si celebra un festival internazionale;

  • Orson Welles ha girato ad Essaouira molte riprese del suo film Otello (1952);

  • Sidi Ambak Bubi, che insegnò agli inizi dell’Ottocento l’arabo al noto esploratore scozzese Mungo Park, scandalizzando per i suoi insoliti comportamenti e gli abiti i suoi concittadini, era originario di Mogador.

 

 

L’artigianato di Essaouira

 

 

Oltre che per il surf e il turismo, Essaouira è celebre oltre ai confini del Marocco principalmente per due prodotti di artigianato. In città è estremamente facile trovare ceramiche, tappeti e prodotti in cuoio di pregevole fattura, ma quel che è unico ad Essaouira sono l’olio di Argan e il legno di Tuia. Pressoché ovunque, sia fuori città che nella medina, è infatti possibile trovare negozi e fattorie che vendono prodotti a base di olio di Argan. I prodotti più pregiati son quelli di cosmesi, soprattutto per pelle e capelli, ma dall’Argan si ricavano anche prodotti alimentari. L’altra eccellenza di Essaouira sono i prodotti ricavati dal legno di Tuia (o Thuja) un legno scuro di cui viene lavorato sia il tronco che le radici. Con questo legno, spesso impreziosito con intarsi in legno di limone ed ebano, vengono creati sia mobili che complementi di arredo di straordinaria fattura.

 

 

Thuja occidentalis0.jpg

 

Il nome del genere deriva dal greco θυία thyía (“cedro”) per il caratteristico odore del legno; in America viene chiamata arborvitae (dal latino, “albero della vita”).

 

 

Secretaire e comò in radica di tuia | Mobili Sisi Antiquariato

mobile antico in radica di tuia

 

 

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Piantare thuja come siepe: 5 consigli per la cura dell'albero della vita

arbusti

 

 

 

 

Tuia - Thuja occidentalis - Alberi - Caratteristiche della tuia

 

 

 

Tavolo Déco in radica di Tuia (1930) | Antiquariato su Anticoantico

tavolo art déco

 

 

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secretaire in radica di tuia

 

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  1. ueue scrive:

    Che meraviglie di colori e di forme!

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