Engelbert Humperdinck (Siegburg, 1º settembre 1854 – Neustrelitz, 27 settembre 1921) è stato un compositore tedesco, esponente del tardo-romanticismo.
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Dal 1880 fino al 1882 fu collaboratore di Richard Wagner a Bayreuth. Dopo la morte di Wagner rimase fino al 1894 attivo come assistente musicale ai Bayreuther Festspiele. Diede lezioni di composizione anche al figlio di Wagner, Siegfried.
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Fu autore di alcuni arrangiamenti di canzoni popolari per il cosiddetto Kaiserliederbuch (libro di canti dell’imperatore), poi pubblicati nel 1906 nel Libro di canti popolari per coro maschile (Volksliederbuch für Männerchor). Nel 1909 fu l’editore di Sang und Klang fürs Kinderherz, eine Sammlung der schönsten Kinderlieder (Suoni e canti per il cuore dei bimbi, una raccolta dei più bei canti per bambini), illustrata da Paul Hey.
Humperdinck si recò nel settembre del 1921 a Neustrelitz per vedere le prove e la prima del Freischütz nel locale teatro, spettacolo messo in scena da suo figlio Wolfram. Qui morì improvvisamente per le conseguenze di un colpo apoplettico.
La sua opera Hänsel und Gretel, eseguita per la prima volta il 23 dicembre 1893 a Weimar, divenne un successo mondiale e gli garantì fama ed indipendenza economica. La prima rappresentazione assoluta avvenne sotto la guida di Richard Strauss. Alcune delle melodie contenute nell’opera, come per esempio “Brüderchen, komm tanz mit mir”, divennero dei veri successi popolari; in altri casi (“Ein Männlein steht im Walde”, “Suse liebe Suse, was raschelt im Stroh”), Humperdinck trasformò in pregevoli risultati artistici elementi melodici già conosciuti a livello popolare. Anche nel resto della sua produzione artistica si possono trovare melodie che si ispirano al Volkslied (canto popolare)
FOTO DA: https://theblogartpost.it/2017/09/22/hanselgretel/
Milano, Teatro alla Scala, Stagione 2016-2017
“HÄNSEL UND GRETEL”
Fiaba drammatica in tre quadri
su libretto di Adelheid Wette
Musica Engelbert Humperdinck
Peter GUSTAVO CASTILLO
Gertrud CHIARA ISOTTON
Hänsel ANNA DORIS CAPITELLI
Gretel FRANCESCA MANZO
Die Knusperhexe MAREIKE JANKOWSKI
Sandmännchen ENKELEDA KAMANI
Taumännchen CÉLINE MELLON
Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala
Coro di voci bianche dell’Accademia Teatro alla Scala
Direttore Marc Albrecht
Maestro del Coro di voci bianche Marco De Gaspari
Regia Sven-Eric Bechtolf
Foto Brescia e Amisano © Teatro alla Scala
FOTO DA : https://www.accademialascala.it/news/hansel-und-gretel-2/
Scene Julian Crouch
Costumi Kevin Pollard
Luci Marco Filibeck
Video Joshua Higgason
Produzione Teatro alla Scala –
Progetto Accademia
Milano, 6 settembre 2017
Hänsel und Gretel mancavano alla Scala dal Natale 1959, quando furono rappresentati ancora nella versione ritmica italiana di Gustavo Macchi. Prima, tra 1902 e 1949, l’opera aveva goduto di discreta vitalità, seppure accompagnata dal solito pregiudizio di opera per bambini, forse neppure degna di figurare nel cartellone ordinario di un teatro come La Scala (non a caso la prima esecuzione milanese si tenne al Teatro Manzoni nel 1897, a quattro anni di distanza dalla prima assoluta). L’assenza andava colmata al più presto, anche in conformità di una tendenza globale: statisticamente, Hänsel und Gretel è una delle opere più eseguite al mondo, come riferisce Andrea Malvano nel bel saggio del programma di sala (Sintesi e originalità in “Hänsel und Gretel” di Humperdinck). La ripresa alla Scala è felicissima, sia per lo straordinario valore musicale dell’opera sia per le qualità della nuova produzione, gemma del progetto Accademia e di tutti gli artisti in esso coinvolti.
Marc Albrecht si rivela il direttore di scaltrita esperienza wagneriana che tutto il mondo conosce, senza eccedere mai nell’opulenza sonora; non fa di Hänsel und Gretel un poema sinfonico, anzi restituisce tutta la leggerezza del canto accompagnato, specialmente in occasione dei duetti dei fratellini.
Non ancora caratterizzata da una propria “personalità vocale”, ma senza dubbio adeguatissima alla parte di Hänsel il mezzosoprano Anna Doris Capitelli. Molto espressivo nei momenti di ansia per i figli il Peter di Gustavo Castillo: un baritono che deve perfezionare la proiezione della voce, affinché siano efficaci le sue buone potenzialità. Corretta e incisiva la Getrud di Chiara Isotton. Caricaturale, petulante, acidula, insomma ottima, è la Strega di marzapane di Mereike Jankowski.
Due minuti di delizia sono elargiti dall’Uomo della Sabbia di Enkeleda Kamani, dalla voce lirica e soave, anche se un po’ piccola; buona, ma meno spiccata, anche la prova di Céline Mellon, nella parte dell’Uomo della Rugiada.
La regia è un capolavoro di intelligenza e di coerenza; in qualità di attore, regista, studioso wagneriano (mentre lo metteva in scena ha pubblicato nel 2006 un libro sull’Anello del Nibelungo: Vorabend. Eine Auseinedersetzung mit Wagners Ring), Sven-Eric Bechtolf si presenta come l’artista ideale cui affidare la fiaba musicale di Humperdinck.
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L’elemento scenico funge da Leitmotiv (avrebbe potuto chiamarsi diversamente?) è uno scatolone: in esso la strega cerca di intrappolare i due bambini nel corso dell’ouverture; poi l’oggetto si trasforma in scatola magica da cui fuoriesce l’omino della sabbia (l’indimenticabile Nano Sabbiolino dell’antica traduzione italiana, qui assimilato allo Struwwelpeter, con piacevole contaminazione tra Grimm Bruder e Heinrich Hoffmann) e infine nel forno in cui i due protagonisti gettano la strega.
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Quando tutti i bambini imprigionati in un bozzolo di marzapane sono liberati da Hänsel e Gretel e l’incantesimo si rompe, sullo sfondo si profilano di nuovo gli edifici della città: non è soltanto un ritorno alla realtà quotidiana, perché si intravvede un rapporto tra la strega – una povera stracciona che non fa paura a nessuno – e la periferia urbana, cioè il vero luogo da cui si vorrebbe fuggire. Il temibile forno della casetta di marzapane, la Wunderkammer dei balocchi e delle leccornie, in confronto è soltanto il felice spazio della fanciullezza innocente, cui non è più concesso tornare.
Foto © Teatro alla Scala
TESTO E FOTO SONO DEL LINK SOTTO :
ALCUNE FOTO SONO DI :
http://www.joshuahiggason.net/teatro-alla-scala-hansel-und-gretel