Unione Culturale Democratica/ A.N.P. I. – Bordighera-Luciano De Giovanni

 

 

 

 

UNIONE  CULTURALE  DEMOCRATICA

A.N. P. I.

Via al Mercato, 8

BORDIGHERA

 

14 DICEMBRE 2021  – 06 GENNAIO 2022

ore 17-19  festivi compresi

         

VIAGGIO   CHE  NON  FINISCE

mostra

immagini scritti pubblicazioni

   Luciano  De  Giovanni

ricordo del poeta a vent’anni dalla morte

———–

   alle pareti fotografie di

 Giorgio  De Giovanni

 

invito

 Ingresso  libero

 

 

 

 

 

Luciano De Giovanni (Sanremo 1922 – Montichiari, Dicembre 2001).

 

Ha svolto vari mestieri tra i quali il postino, l’idraulico, il contabile di libreria.

Tra le sue numerose pubblicazioni ‘Viaggio che non finisce’ con disegni di Enzo Maiolino edito da Rebellato, 

‘Tentativo di Cantare una nuvola’ all’Insegna del Pesce D’Oro di Vanni Scheiwiller,

‘Le case oltre il torrente’ Philobiblon,

‘Con Te Prigioniero’ edizioni anterem.

Ha collaborato a diverse riviste  tra le quali ‘Il Ponte’, ‘Questioni’, ‘L’Approdo’.

Della sua poesia hanno scritto tra i tanti Accrocca, Astengo, Bajini, Caproni, Betocchi, Pablo Neruda, Navarro, Verdino.

                                                                                                                                                                         

L’amore, io,

in una nuvola

l’ho immaginato

e per lei canto

e di lei scrivo

 

( Luciano De Giovanni)

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           

 Giorgio De Giovanni, figlio del poeta, vive a Sanremo e si dedica con passione alla fotografia.

 

 

L’accesso dei visitatori è consentito nel rispetto delle norme sanitarie anti Covid

 

 

 

 

Tracce dell’Eden nell’entroterra ligure

nella poesia di Luciano De Giovanni

                                                                                                                                                            

L’opera di Luciano De Giovanni è stata conosciuta e apprezzata da autori e critici tra i più significativi dei suoi contemporanei come Carlo Betocchi e Italo Calvino, Camillo Sbarbaro e Giorgio Caproni. A distanza di vent’anni  dalla morte i suoi versi suonano sempre e ancora vivi per la ricerca critica e per i nuovi potenziali lettori. Ciò che risulta ancora oggi pienamente vitale è l’autenticità dell’approccio alla poesia unita alla percezione sensibile dei fenomeni naturali delle manifestazioni del tempo e degli affetti. Le tematiche ci coinvolgono con un fascino immutato: le passeggiate nel bosco, l’osservazione delle foglie, acqua e aria: lo scorrere del fiume, il mare, i cieli. E il passaggio delle stagioni attraverso gli elementi  più semplici: Pini contorti/ sembrano note musicali/ pini abbracciati/ pini malati/ cadenti morti/ pini appena nati/ e rovi minacciosi/ e more succose/ e al sentiero che scende nella gola/ e al torrente che si specchia nel cielo/ vola”. Spesso, il delicato equilibrio tra gli elementi, la loro  imprevista apparizione, vengono scanditi in versi brevi e intensi silenzi, grazie  a una preziosa economia  della parola.  Ma non si può considerare De Giovanni solo come “poeta della natura”. Altri aspetti della sua opera sono rilevanti:

la percezione di un mistero che comprende tutti i fenomeni e avvolge le nostre stesse vite.  E’ una dimensione religiosa in senso lato con suggestioni francescane: l’universo è avvolto e attraversato da una luce cosmica che ne mette in risalto le manifestazioni. De Giovanni scrive talvolta da una dimensione estatica, onirica in un sogno/visione che ci può condurre oltre il quotidiano. Così ritroviamo l’Eden nel bosco sulle colline dell’entroterra sanremese. E’ una  dimensione vissuta talvolta  perduta e riconquistata. La scrittura breve, epigrammatica, legata anche alla lettura di Lao Tze e di Bashò, diventa in altri testi più articolata con versi distesi e avvolgenti:

Quando la cangiante nuvola grigia/ degli uccelli migranti che giunge dal mare ti sorge sul capo/ e con lenti risucchi si svuota e comprime nel cielo/ in cerca di fronde ospitali per l’ormai prossima notte/ tu vedi come sia sciocco pensare alla bussola”. Tutto riconduce al ciclo vita/morte vissuto come adesione a un principio universale. In questo ciclo sono comprese le vicende di una vita semplice, in luoghi geografici e spazi privati circoscritti, esercitando l’umile lavoro di artigiano, vivendo la quotidianità famigliare. Ma in tutto questo è la poesia  a fare la differenza proprio perché  è vissuta come linguaggio diretto ed essenziale, in grado di attraversare e rappresentare con onestà etica tutte quelle esperienze, riuscendo perfino nel “Tentativo di  cantare una nuvola”.                                                                       

                                                                               

Luigi Cannillo                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          

 

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2 risposte a Unione Culturale Democratica/ A.N.P. I. – Bordighera-Luciano De Giovanni

  1. ueue scrive:

    Ricordo che a noi, giovani adolescenti, fu la “libraia” Maria Pia Pazielli a farci conoscere il poeta Luciano De Giovanni, che frequentava a Sanremo la sua libreria. Conoscemmo così anche il pittore Enzo Maiolino, che aveva illustrato con rara semplicità i versi di “Viaggio che non finisce”, in splendida armonia con l’essenzialità di quei versi. La conoscenza di un mondo più ricco di sensazioni e di idee fu per noi, studenti di un mediocre liceo di provincia, un’apertura mentale che ci avrebbe arricchito intellettualmente ed aiutato a crescere.

  2. giorgio loreti scrive:

    Grazie, cara Chiara. Molto gradita la pubblicazione dell’invito e del testo che lo accompagna della mostra ricordo del poeta Luciano De Giovanni a venti anni dalla sua morte. Ottima la sua fotografia che purtroppo non avevamo potuto riportare sul pieghevole, per mancanza di spazio. Bello anche il ricordo della già studentessa sanremasca che frequentava la libreria di Maria Pia Pazielli. Ancora grazie e un abbraccio, da Nemo & C.

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