30 NOVEMBRE 2021 –1. ANSA.IT  –:: Arte: concluso restauro Sacrestia Aquilonare ( Settentrionale ) Duomo di Milano. Con Veneranda Fabbrica ministero Infrastrutture, Regione e Mapei + 2. MARCO FERRI, IL FATTO QUOTIDIANO + URBANLIFE, LA VOCE DELLA CITTA’

 

ANSA.IT  — 30 NOVEMBRE 2021 —

https://www.ansa.it/lombardia/notizie/2021/11/30/arte-concluso-restauro-sacrestia-aquilonare-duomo-di-milano_a157ec41-e040-4100-b3fe-b97beb49754f.html

 

Arte: concluso restauro Sacrestia Aquilonare Duomo di Milano.

Con Veneranda Fabbrica ministero Infrastrutture, Regione e Mapei

 

 

 

 

(ANSA) – MILANO, 30 NOV – E’ stato completato il restauro della Sacrestia Aquilonare del Duomo di Milano, un intervento avviato nel 2018 e proseguito per un triennio, nonostante le numerose difficoltà insorte a causa della pandemia, anche per il duro impatto economico che, con la crisi del turismo, ha esercitato sull’attività dell’ente istituito nel 1387.

Il restauro è quello di un luogo che riveste un’importanza speciale nella storia della costruzione del Duomo milanese: le possenti mura che racchiudono l’ambiente della Sacrestia – nota anche come ‘settentrionale’ – furono edificate sul finire del ‘300, dove si ergeva in precedenza il Battistero di Santo Stefano alle Fonti, in cui Ambrogio stesso ricevette il battesimo pochi giorni prima di diventare vescovo di Milano.

 

I lavori – è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa nella cattedrale – hanno svelato quale potesse essere l’aspetto del Duomo ai suoi albori e spalanca nuove prospettive di studio e di interpretazione delle ipotesi circa gli inizi della costruzione e il suo progetto originario. Il restauro ha riportato alla luce sorprendenti dettagli di uno degli spazi più antichi della Cattedrale ed è stato fortemente voluto dalla Veneranda Fabbrica e portato a compimento grazie al sostegno del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili e di Regione Lombardia.    L’intervento di ripristino, condotto dalle maestranze della Fabbrica con l’ausilio di professionisti del restauro quali Cinzia Parnigoni, Paola Zanolini e Eros Zanotti, con i propri collaboratori, ha potuto avvalersi anche dell’aiuto della struttura tecnica di Mapei per la risoluzione di diversi problemi sui materiali da utilizzare per il restauro. (ANSA)

 

 

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IL FATTO QUOTIDIANO DEL 30 NOVEMBRE 2021

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/11/30/duomo-di-milano-concluso-il-restauro-dellantica-sacrestia-aquilonare-gli-interventi-su-portale-volte-e-pavimento-sara-visitabile-fino-a-gennaio/6410702/

 

 

Duomo di Milano, concluso il restauro dell’antica sacrestia aquilonare: gli interventi su portale, volte e pavimento. Sarà visitabile fino a gennaio

Il restauro – iniziato nel 2018 – ha riportato alla luce sorprendenti dettagli di uno degli spazi più antichi della Cattedrale: nuova luce illumina la decorazione del maestoso portale di ingresso (risalente al XIV secolo) e i suoi colori originari, il disegno stellato del pavimento, le volte seicentesche affrescate da Camillo Procaccini insieme alle pareti in marmo e a ciò che resta di un antico portale in cotto, riemersi dalla caligine del tempo

 

 

di Marco Ferri | 30 NOVEMBRE 2021

 

Si chiama “aquilonare”, dal latino tardo aquilonaris, cioè settentrionale. È l’antica sacrestia del Duomo di Milano, primo nucleo della cattedrale costruito a partire dal 1386, nel pieno di un centro urbano ingombro di edifici. Oggi la sacrestia aquilonare, con tutta la storia in essa racchiusa, può guardare al futuro con maggiore ottimismo perché si è appena concluso il restauro di tre elementi essenziali di questo ambiente tutto da scoprire: il portale cuspidato con la riscoperta dei colori (a cura di Eros Zanotti), le volte affrescate, le pareti in marmo e gli elementi decorativi in cotto (per opera di Paola Zanolini), ma soprattutto le stelle del pavimento, cui l’intervento della restauratrice Cinzia Parnigoni ha restituito lucentezza, brillantezza e capacità di meraviglia.

Un’operazione voluta dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano e portata a compimento grazie all’intervento delle maestranze della Fabbrica, con l’ausilio della struttura tecnica di Mapei e il sostegno del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e di Regione Lombardia.

 

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Sistema di cannule utili al consolidamento strutturale del pavimento – © Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano

Il restauro – iniziato nel 2018 – ha riportato alla luce sorprendenti dettagli di uno degli spazi più antichi della Cattedrale: nuova luce illumina la decorazione del maestoso portale di ingresso (risalente al XIV secolo) e i suoi colori originari, il disegno stellato del pavimento, le volte seicentesche affrescate da Camillo Procaccini insieme alle pareti in marmo e a ciò che resta di un antico portale in cotto, riemersi dalla caligine del tempo. Non a caso, prima che la sacrestia torni alla sua funzione primaria – al servizio della liturgia ambrosiana che nel Duomo ha il suo cuore – sarà possibile visitarla dall’11 dicembre e fino al 29 gennaio 2022, scegliendo una serie di tour guidati organizzati dalla Veneranda Fabbrica, prenotabili attraverso il sito ufficiale www.duomomilano.it.

 

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Entrando nei dettagli dei vari interventi, per il portale cuspidato si è fatto riferimento alle nozioni storico–artistiche raccolte, con le quali è stato possibile risalire alle informazioni utili per mettere a punto sistemi di pulitura e conservazione calibrati, trovando il giusto compromesso tra il risultato estetico e la necessità di conservare ogni minima testimonianza di un passato “policromo” rivelato da antiche tracce di colore, decorazioni realizzate a foglia d’oro e delicatissimi disegni, che ne rendono unica e inconfondibile l’attribuzione. Per le volte, invece, c’era da misurarsi con le tracce di un terribile incendio nel 1610 e con problemi di umidità che nel corso dei secoli avevano provocato diversi danni. Infatti una delle maggiori difficoltà del recente restauro è stata proprio quella di misurarsi con superfici in stato conservativo molto diverso, che si è cercato di portare ad un analogo livello di leggibilità.

 

 

 

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Ma la sfida più importante è stata quella raccolta da Cinzia Parnigoni, cui è stato affidato il compito di intervenire sulle stelle del pavimento della sacrestia. La restauratrice milanese – che ha alle spalle esperienze esaltanti come il restauro del David di Michelangelo nel 2003 e, più recentemente, della facciata del Duomo di Monza e la Stele Tadini di Canova – si è trovata di fronte 75 metri quadrati di pavimento rivestito da lastre di marmo incise e intarsiate con marmi colorati che compongono diversi motivi decorativi, tra i quali predomina la stella a sei punte, motivo dal significato simbolico che rimanda alla cultura ebraica, ma presente talvolta anche nelle decorazioni delle Chiese cristiane. L’obiettivo principale del restauro era restituire al pavimento la sua originaria funzione rispettando il marmo originale. Ma per fare questo occorreva definire il livello di degrado, identificare le tipologie dei materiali lapidei, restaurare secondo misure e tecniche ben precise. Quindi è iniziata l’operazione con la misurazione delle quote di consunzione del piano di calpestio parallelamente a indagini storiche realizzate con l’aiuto dell’Archivio della Veneranda Fabbrica; a seguire si è passati dalla pulitura e alleggerimento delle macchie gialle al consolidamento e rimozione dei materiali non pertinenti usati per restauri precedenti, ai rilievi e realizzazione di sagome relative alle parti da integrare, per giungere al posizionamento di nuove formelle, all’inserimento dei tasselli sostitutivi, con stuccatura e levigatura finale. Il risultato si è rivelato davvero straordinario, tutto da scoprire e da ammirare.

 

 

 

"Anche le città hanno una voce" | Segnalazioni, bellezze, architettura, storia e altre curiosità urbane.

 

30 NOVEMBRE 2021

https://blog.urbanfile.org/2021/11/30/milano-duomo-conclusi-i-restauri-alla-sacrestia-aquilonare/

 

 

Una città antica e ricca di arte come Milano, che si trova in uno dei paesi più ricchi d’arte come l’Italia, spesso non ci si accorge di quello che si ha sotto il naso.

Quante volte sarete entrati in Duomo e tra le molte bellezze presenti avrete visto distrattamente gli ingressi alle due sagrestie, quella settentrionale detta Aquilonare e quella meridionale, detta Capitolare.

Mentre ormai mesi fa si sono conclusi i lavori di pulitura delle prime campate del fianco sud e del transetto nord interno, si sono portati a buon punto anche i restauri delle due Sacrestie.

Le Sacrestie sono luoghi di uso quotidiano e testimonianze della storia della Cattedrale e necessitavano di restauri ai paramenti e agli affreschi che ne decorano le volte, parti tra le più antiche del Duomo.

 

 

  • Portale della Sacrestia Aquilonare prima del restauro © Marco Ligabue
  • Portale della Sacrestia Aquilonare dopo il restauro © Marco Ligabue
  • Parte superiore del portale della Sacrestia Aquilonare prima del restauro © Marco Ligabue
  • Parte superiore del portale della Sacrestia Aquilonare dopo il restauro © Marco
  • Ligabue

 

 

La Veneranda Fabbrica celebra oggi un nuovo importante traguardo: il completamento del restauro della Sacrestia Aquilonare del Duomo di Milano.

Un ambizioso intervento avviato nel 2018 e proseguito per un triennio, nonostante le numerose difficoltà insorte a causa della pandemia, in primis per il duro impatto economico che, con la crisi del turismo, ha esercitato sull’attività dell’ente istituito nel 1387 da Gian Galeazzo Visconti per la costruzione e la tutela della Cattedrale, simbolo di Milano nel mondo.

 

 

 

La Sacrestia Aquilonare del Duomo di Milano è un luogo che riveste un’importanza speciale nella storia della costruzione del Monumento. Le possenti mura che racchiudono l’ambiente della Sacrestia – nota anche come “settentrionale” – furono edificate sul finire del ‘300, laddove si ergeva in precedenza il Battistero di Santo Stefano alle Fonti, in cui Ambrogio stesso ricevette il battesimo pochi giorni prima di diventare vescovo di Milano.

 

Tra i molti lavori che la Veneranda Fabbrica ha intrapreso a ritmo serrato, sotto la spinta di Expo2015, il restauro appena concluso può essere annoverato sicuramente tra i più rilevanti. Svela infatti quale potesse essere l’aspetto della Cattedrale ai suoi albori e spalanca nuove prospettive di studio e di interpretazione delle ipotesi circa gli inizi della costruzione del Duomo e il suo progetto originario.

  • Il portale, opera di Giacomo da Campione del 1389
  • Dettaglio della figura di San Cristoforo dopo il restauro del portale della Sacrestia Aquilonare – © Marco Ligabue
  • Dettaglio dopo il restauro del portale della Sacrestia Aquilonare, opera di Giacomo da Campione del 1389 – © Marco Ligabue

 

 

 

Un restauro che ha riportato alla luce sorprendenti dettagli di uno degli spazi più antichi della Cattedrale: nuova luce illumina la decorazione del maestoso portale di ingresso (risalente al XIV secolo) e i suoi colori originari, il disegno stellato del pavimento, le volte seicentesche affrescate da Camillo Procaccini insieme alle pareti in marmo e a ciò che resta di un antico portale in cotto, riemersi dalla caligine del tempo.

 

 

 

  • Dio padroni maestà, opera di Giacomo da Campione del 1389

 

 

 

 

  • Dio padroni maestà, opera di Giacomo da Campione del 1389

 

 

Fortemente voluto dalla Veneranda Fabbrica e portato a compimento grazie al sostegno del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e di Regione Lombardia, l’intervento di ripristino, condotto dalle maestranze della Fabbrica con l’ausilio di professionisti del restauro quali Cinzia ParnigoniPaola Zanolini Eros Zanotti, con i propri collaboratori, ha potuto avvalersi anche dell’aiuto della struttura tecnica di Mapei, prezioso per la risoluzione di alcune complesse problematiche sui materiali da utilizzare per il restauro.

 

L’unione d’intenti ha rappresentato il punto di partenza imprescindibile per la valorizzazione di un ambiente al servizio della vita liturgica della Cattedrale, ma non solo.

 

 

 

  • Le volte affrescate da Camillo Procaccini
  • Le volte affrescate da Camillo Procaccini
  • Le volte affrescate da Camillo Procaccini

 

 

 

 

Il Presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano Fedele Confalonieri dichiara: «Nonostante il difficile momento che la Veneranda Fabbrica sta attraversando, a causa del drammatico impatto della pandemia sui flussi turistici in Italia e a Milano, situazione che da quest’estate mostra segnali di lenta ripresa, siamo felici di presentare oggi il completamento di un complesso restauro che valorizza uno degli ambienti più antichi e affascinanti del Duomo, dove la sfida della Cattedrale ebbe inizio nel XIV secolo. I nostri cantieri, infatti, continuano a lavorare ininterrottamente, per rendere il nostro Duomo sempre più accogliente e accessibile. Prima di restituire la Sacrestia Aquilonare alla sua funzione liturgica, vogliamo condividere oggi con i milanesi e con tutti coloro che ci supportano questo nuovo traguardo. Un restauro reso possibile grazie soprattutto al sostegno di istituzioni quali il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e Regione Lombardia, a tutti i nostri donatori e a importanti partner tecnici come Mapei»

 

«La Sacrestia Aquilonare è testimonianza di un patrimonio storico-artistico di inestimabile ricchezza che svela sorprendenti dettagli, lungamente velati dai fumi del tempo e dalle condizioni climatico-ambientali di Milano e dello stesso Duomo. Grazie a questo restauro, con un piccolo sforzo di inventiva, oggi è possibile tornare alla fine del XIV secolo e avere cognizione di un apparato decorativo formato da ricchissime macchie di colore su un fondo tendente al bianco con le striature tipiche del marmo di Candoglia, opera dei migliori artisti e artigiani di ogni generazione. Possiamo immaginare la decorazione del portale cuspidato scolpito da Giacomo da Campione e dipinto da Giovannino de’ Grassi, così come i marmi policromi del disegno stellato del pavimento, al pari della brillantezza delle volte affrescate da Camillo Procaccini nel Seicento… Tutto si illumina di nuovo dei suoi colori originari!» – sono le parole di Mons. Gianantonio Borgonovo, Arciprete del Duomo di Milano.

 

 

 

 

  • Prova di pulitura su un finestrone della Sacrestia Aquilonare – © Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano

 

 

 

Queste le parole di Stefano Bruno GalliAssessore all’Autonomia e Cultura di Regione Lombardia«Saluto con orgoglio e soddisfazione la conclusione del restauro della Sacrestia Aquilonare, antico cuore della Cattedrale di Milano. Un intervento sostenuto con convinzione e concretezza da Regione Lombardia nella consapevolezza dell’importanza non solo ‘filologica’ del riportare all’antico splendore uno dei primi manufatti con cui si diede inizio alla secolare storia del Duomo di Milano. La Sacrestia Aquilonare, ossia settentrionale, per distinguerla da quella meridionale o capitolare, è un autentico tesoro artistico e spirituale restituito ai milanesi e ai lombardi e tornerà a svolgere la propria funzione essenziale a sostegno della liturgia. Tuttavia, il Duomo non è solo il fulcro della vita spirituale ambrosiana, ma anche un importantissimo e visitatissimo luogo di cultura. La lunga stagione pandemica nella quale ci troviamo ha colpito con severità i luoghi e gli istituti della cultura che, per tornare ai numeri precrisi, devono rinnovare la propria capacità e forza attrattiva. Investire nella valorizzazione del patrimonio è la base su cui fondare la ripartenza della cultura e Regione Lombardia è al fianco degli enti e delle istituzioni ecclesiastiche per la valorizzazione del loro patrimonio»

 

 

 

La Sovrintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Milano Antonella Ranaldi dichiara: «Un intervento complesso che ha riguardato il portale, i pavimenti, gli affreschi trattati con la massima attenzione. Scoprire tracce di coloriture blu e di lamine dorate sul portale, vedere il candoglia dei pavimenti ancora originale ci ha esaltato pensando alla raffinatezza della Sacrestia Aquilonare, finita e tanto preziosa, quando il Duomo era appena iniziato e ancora in costruzione per secoli. La Sacrestia prefigurava il suo splendore».

Prima di tornare alla sua funzione primaria, al servizio della liturgia ambrosiana che nel Duomo ha il suo cuore, a partire dall’11 dicembre e fino al 29 gennaio 2022, sarà possibile visitare la Sacrestia Aquilonarescegliendo una serie di tour guidati organizzati dalla Veneranda Fabbricaprenotabili attraverso il sito ufficiale duomomilano.it.

  • Pulitura del portale in cotto della Sacrestia Aquilonare

Fonte: Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano

Referenze fotografiche: Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, Giuseppe Malcangi, Marco Ligabue,

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  1. ueue scrive:

    Bellissima l’impresa di questo restauro, che restituisce ai marmi e alle pietre il loro splendore originario.

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