ANDREAS GURSKY (LIPSIA, 1955 ) –GIUSEPPE SANTAGATA DA FOTOGRAFIA ARTISTICA + VIDEO + altro

 

 

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La fotografia di Andreas Gursky

By

 Giuseppe Santagata

 

Conosciuto come uno dei più importanti fotografi del nostro tempo, Andreas Gursky ha cambiato il concetto di fotografia attraverso paesaggi monumentali, ricchi di dettagli che rappresentano metafore della vita contemporanea.

 

 

La vita di Andreas Gursky

Andreas Gursky nasce a Lipsia, nella Germania dell’Est, nel 1955 da una famiglia di fotografi di terza generazione. Cresce a Düsseldorf, nella Germania Ovest, dove i suoi genitori si trasferiscono dopo un’anno dalla nascita. Il padre, un fotografo commerciale di successo, aveva allestito lo studio in casa e sin dalla tenera età Andreas entra in contatto con la fotografia, le tecniche fotografiche e la loro applicazione nel mondo dell’industria pubblicitaria.

Studia fotografia presso la rinomata Folkwangschule di Essen, che all’epoca era la scuola di fotografia più famosa in Germania. La scuola era diretta e influenzata dal fondatore della fotografia soggettiva Otto Steinert. La fotografia soggettiva attribuiva massima importanza all’apporto della visione dell’autore sull’immagine creata. Tale concezione, anche se naturalmente insita a livello inconscio in qualsiasi attività artistica, diviene determinante come guida di lavoro. Gli studenti della scuola Folkwangschule lavoravano principalmente con fotografia a 35 mm e stampe in bianco e nero.

 

 

Andreas Gursky borsa foto colori

 

Dopo quattro semestri alla Folkwangschule, Gursky, consigliato dal’amico Thomas Struth, prosegue gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Düsseldorf, nella classe diretta da Bernd Becher e da sua moglie Hilla. Qui viene in contatto con altri fotografi che saranno famosi come Candida Höfer, Tata Ronkholz, Thomas Ruff e Petra Wunderlich.

 

I coniugi Becher insegnavano agli studenti a concentrarsi su una sola tematica, un solo punto di vista e una sola prospettiva, nonché a decontestualizzare l’argomento, escludendo il più possibile qualsiasi elemento che ne definisse il tempo. La denominazione scuola di Düsseldorf definisce questa visione fotografica oggettivante. Partendo dal processo di rinnovamento della fotografia documentaria perseguito dai Becher, Andreas Gursky ha sviluppato, tuttavia, un percorso artistico caratterizzato da un personale approccio visivo e concettuale.

 

 

andreas Gursky fotografia persone che fumano

 

 

Abbandonata la macchina fotografica 35 mm, che rendeva possibili scatti a reazione rapida e la cattura di momenti fugaci, Gursky usa macchine fotografiche di grande e medio formato, esclusivamente a colori.

 

Nella tecnica e nella composizione, le sue fotografie risentano dell’influenza dei fotografi americani a colori come Stephen Shore, William Eggleston e, soprattutto, Jeff Wall.

Una caratteristica della sua fotografia è la posizione lontana ed elevata dell’osservatore che porta ad una prospettiva fluttuante della stessa.

Nel 1992, Gursky ha iniziato a utilizzare la tecnologia digitale. I suoi primi sforzi consistevano in piccoli ritocchi, ma ben presto il fotografo tedesco si è servito del computer per costruire delle immagini più potenti, che permettessero un’ulteriore confusione di prospettiva e di punti di di vista,

Gursky ha esposto per la prima volta in Germania nel 1985.

La sua prima personale si è tenuta alla Galerie Johnen & Schöttle di Colonia nel 1988.

La prima mostra personale di Gursky negli Stati Uniti è stata inaugurata al Milwaukee Art Museum nel 1998 e il suo lavoro è stato oggetto di una retrospettiva organizzata dal The Museum of Modern Art, New York, nel 2001. I

l suo lavoro è stato esposto in mostre internazionali, tra cui l’Internationale Foto-Triennale di Esslingen (1989 e 1995), la Biennale di Venezia (1990 e 2004) e la Biennale di Sydney (1996 e 2000).

 

 

Andreas Gursky immagine fotografia foto maestro

 

 

Lo stile fotografico

L’opera fotografica di Andreas Gursky ha creato un nuovo standard nella fotografia contemporanea.

Le sue ricerche sullo spazio, sul paesaggio e l’architettura hanno contribuito a una nuova arte della fotografia, in contrasto con il minimalismo e il concettualismo degli anni Settanta.

L’uso di macchine fotografiche di grande formato, la scansione, la manipolazione digitale, la stratificazione di più immagini per creare una, posizionano il fotografo tedesco come un ponte tra i vecchi modi di scattare e presentare le immagini e l’attuale era della fotografia tecnologica.

 

La qualità tecnica del suo lavoro è eccezionale.

Le enormi stampe a colori di Gursky – alcune delle quali alte fino a un due metri, per 4 o 5 metri di lunghezza –mescolano la potenza formale dei dipinti paesaggistici ottocenteschi, ai meticolosi dettagli dell’immagine fotografica.

Fotografie che hanno il potere di avvolgere e disorientare lo spettatore all’interno dello spazio che ritraggono. Il fotografo tedesco ci trasporta in un mondo senza gerarchia, attraverso un modo di scattare che appare diretto e distaccato. Un mondo dove tutti gli elementi pittorici dell’immagine sembrano ugualmente importanti. Come se volesse lasciarci la possibilità di formulare le nostre opinioni e le nostre risposte.

 

 

andreas-gursky-99-cent-2001-fotografia piu cara

 

 

A differenza di molti fotografi, Gursky non lavora in serie fotografiche. Anche se facilmente possiamo incontrare varie linee nel nel suo lavoro, ogni fotografia si basa su un’unica idea precisa. La maggior parte delle fotografie di Gursky sono disponibili in sei edizioni con due prove d’artista. Stampa le sue foto in C-print montate su plexiglas e incorniciate.

 

Dai paesaggi, alle fotografie urbane, Andreas Gursky inventa nuovi mondi a partire da elementi esistenti, costruendo delle scene iperfocalizzate che non privilegiano né il primo piano, né lo sfondo. Le fotografie di Gursky sono spesso scattate da una prospettiva elevata. Questo permette allo spettatore di sperimentare una scena nelle sue piene proporzioni, permettendo una comprensione visiva dal centro alla periferia, attraverso la giustapposizione di più fotogrammi da punti di vista affiancati e perfettamente a fuoco il fotografo tedesco crea una visione innaturalmente nitida.

 

Andreas Gursky fotografo fotografia maestro

 

La manipolazione digitale serve a Gursky per creare un mondo inventato in cui, tuttavia, lo spettatore si riconosce immediatamente. Nell’accostare l’immensamente grande, all’infinitamente piccolo, i luoghi sembrano quasi astratti. L’uomo diventa parte dei dettagli, lo notiamo solo se osserviamo in profondità la fotografia. Ci appare una società ipermoderna e solitaria, un ritratto costante della pochezza dell’individuo.

Rhein II

L’ 8 Novembre 2011 quest’opera del fotografo tedesco Andreas Gursky, intitolata Rhein II è stata battuta all’asta da Christie’s per la cifra di 4.338.500 dollari, diventando la fotografia più costosa mai venduta.

 

 

Rhin II Grusky andreas fotografie piu care

 

 

Nell’immagine, il fiume Basso Reno scorre orizzontalmente attraverso il campo visivo, tra campi verdi piatti, sotto un cielo coperto. Fotografata con una camera a pellicola grande formato, l’immagini è stata successivamente acquisita digitalmente al fine di rimuovere alcuni elementi. L’immagine misura 190 cm × 360 cm.

Questo romantico inno alla grandezza del fiume Reno emula l’inquietante semplicità dei dipinti astratti di Barnett Newman e altri, ma l’immagine è immediatamente riconoscibile dallo spettatore come paesaggio fotografico.

Rappresentazione simbolica di un luogo non-luogo, “Rhein II” è un quadro allegorico sul senso della vita e sullo stato delle cose.

 

La citazione

Lo spazio è molto importante per me, ma in modo astratto. Forse per cercare di capire non solo che stiamo vivendo in un certo edificio o in un certo luogo, ma per renderci conto che facciamo parte di un pianeta che viaggia a una velocità enorme attraverso l’universo” ( Andreas Gursky).

 

Il video

Potete vedere in basso un documentario molto interessante sul lavoro del fotografo tedesco Andreas Gursky.

 

 

 

 

Gerry Mulligan (Vinyl, LP, Album, Reissue) Copertina d'album

GERRY MULLIGAN QUARTET–NOBLESSE

 

 

ANDREAS GURSKY (LIPSIA, 1955; dal ’56 a  Düsseldorf)

 

 

Immagine correlata

 

 

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Risultati immagini per ANDREAS GURSKY

” NON SONO MAI STATO INTERESSATO NELL’INDIVIDUO, MA NELLA SPECIE UMANA E NEL SUO AMBIENTE ”

–FOTOGRAFO E PROFESSORE ALLA ACCADEMIA DELL’ARTE DI DUSSELDORF, GERMANIA

 

 

Andreas Gursky (Lipsia, 1955) è un fotografo tedesco considerato uno dei maggiori artisti al mondo famoso per le fotografie di grande formato.

Insieme a Axel Hütte, Jörg Sasse, Thomas Struth, Candida Höfer e Thomas Ruff fa parte della Becher-Schüler.

Nel 2011 la sua opera Rhein II viene battuta all’asta da Christie’s per la somma record di 4.338.500 dollari. Lunga tre metri e mezzo, è una veduta del Reno scattata nel 1999. Tale primato era già stato suo precedentemente nel 2007 allorché fu venduta all’asta la sua opera 99 Cent II Diptychon da Sotheby ad un prezzo di 3.346.456 dollari

 

 

Autori che lo hanno influenzato sono probabilmente il fotografo di panorami inglese John Davies e l’americano Joel Sternfeld.

I primi successi tuttavia sono incentrati su panorami e luoghi di relax e hanno dimensioni medio-piccole, non oltre i 50×60 cm. Solo attorno ai 25 anni Gursky si dedica al grande formato e si converte alla fotografia a colori, spesso molto vivaci e vari, immortalando soggetti di grandi dimensioni come edifici

 

 

(Paris, Montparnasse, 1993),

 

Paris, Montparnasse by Andreas Gursky - Random Precision | Andreas gursky, Conceptual photography, Conceptual

PINTEREST

 

Andreas Gursky - Paris, Montparnasse

https://www.andreasgursky.com/en/works/1993/paris-montparnasse/zoom:1

 

 

 

Andreas Gursky, Paris, Montparnasse, 1993 (Copyright: Andreas... | Download Scientific Diagram

https://www.researchgate.net/figure/Andreas-Gursky-Paris-Montparnasse-1993-Copyright-Andreas-Gursky-IVARO-2016_fig4_306389745

 

 

luoghi ordinatamente affollati come gli scaffali dei supermercati

 

 

(99 Cent II Diptychon, 2001),

 

Andreas Gursky - 99 Cent II, Diptych

 

99 Cent II, Dittico 2001

 

dettaglio

 

dettaglio

 

da :

https://www.andreasgursky.com/en/works/2001/cent-ii-diptychon

 

 

 

 

IMMAGINE INTERA

 

Andreas Gursky - 99 Cent II Diptychon

flickr.com/photos/

 

 

affollate sale di contrattazione finanziaria

 

(Chicago Board of Trade II, 1999 

 

 

 

 

Chicago, Board of Trade II è stato prodotto in un’edizione di sei. Tate possiede una delle due prove d’artista dell’immagine. Questa grande fotografia a colori ritrae il trading floor del Board of Trade a Chicago. Visto dall’alto, il pavimento è un denso alveare di attività. Broker in giacche dai colori vivaci stanno in gruppi attorno a banchi di monitor. Le loro azioni frenetiche conferiscono all’immagine una qualità sfocata; Gursky ha doppiamente esposto diverse sezioni dell’immagine per migliorare questo senso di movimento. Intorno ai bordi della fossa si alzano banchi di scrivanie, dietro le quali sono sedute file di figure curve sui telefoni, che fissano gli schermi o gesticolano con i loro colleghi.

Il processo di Gursky spesso implica scattare diverse foto di un soggetto e scansionare le immagini risultanti in un computer dove può unirle e manipolarle. Il suo scopo nell’uso della tecnologia digitale non è creare finzioni, ma piuttosto aumentare l’immagine di qualcosa che esiste nel mondo. ù

Ha detto: “Dal 1992 ho utilizzato consapevolmente le possibilità offerte dall’elaborazione elettronica delle immagini, in modo da enfatizzare gli elementi formali che miglioreranno l’immagine o, ad esempio, per applicare un concetto di immagine che in termini reali di prospettiva sarebbe impossibile da realizzare’ (citato in ‘… in genere lascio che le cose si sviluppino lentamente’, Andreas Gursky: Fotografien 1994-1998 , p.viii). Esaltando alcuni elementi, conserva l’impressione di qualcosa che ha visto.

 

da:

TATE.ORG.UK

https://www.tate.org.uk/art/artworks/gursky-chicago-board-of-trade-ii-p20191

 

 

 

 

Tokyo Stock Exchange, 1990),

 

Andreas Gursky - Tokyo, Borsa

Tokyo, Borsa

1990

DA

https://www.andreasgursky.com/en/works/1990/tokyo-stock-exchange

 

 

 

 

 

tokyo stock exchange

DETTAGLIO DA FLICKR

https://www.flickr.com/

 

 

 

un concerto del primo maggio (May Day IV, 2000) –

 

Andreas Gursky - Primo Maggio IV

Primo Maggio IV

2000

https://www.andreasgursky.com/en/works/2000/may-day-4

 

 

Opere (selezione)

  • Paris, Montparnasse, 1993, 186 × 357 cm
  • Cibachrome, 1997, 186 × 239 cm
  • Brasilia und Plenarsaal I, C-Print, 1994, 120,5 × 163,8 cm
  • Untitled IV (Prada I), 1996, 135 × 226 cm
  • 99 Cent II Diptychon, 2001, 207 × 337 cm (C-Print)
  • Bahrain I, 2005, 306 × 221,5 cm (C-Print)
  • Kuwait Stock Exchange, 2007, 295 × 222 cm
  • Pyongyang I, 2007, 307 × 215,5 cm (C-Print)
  • James Bond Islands III, 2007, 307 × 223,3 cm (C-Print)
  • Dubai World IDubai World II
  • F1 Boxenstopp IV, 2007, 222,4 × 608 cm (C-Prin

 

 

 

Andreas Gursky, Dubai World I, 2007. Courtesy Sprüth Magers

Andreas Gursky, Dubai World I, 2007. Courtesy Sprüth Magers

da :

Artribune, settembre 2019

 

 

 

 

BANGKOK – 2011

 

Andreas Gursky, Bangkok II, 2011, Stampa a getto d'inchiostro, 307 x 237 x 6,4 cm (con cornice), Edizione 5 di 6, © Andreas Gursky / SIAE-Italia, Courtesy Gagosian

Andreas Gursky, Bangkok II, 2011, Stampa a getto d’inchiostro, 307 x 237 x 6,4 cm (con cornice), Edizione 5 di 6, © Andreas Gursky / SIAE-Italia, Courtesy Gagosian

 

 

 

Andreas Gursky, Bangkok II (dettaglio), 2011, Stampa a getto d'inchiostro, 307 x 237 x 6,4 cm (con cornice), Edizione 5 di 7, © Andreas Gursky / SIAE-Italia, Courtesy Gagosian

Andreas Gursky-Bangkok,  II (dettaglio), 2011, Stampa a getto d’inchiostro, 307 x 237 x 6,4 cm (con cornice), Edizione 5 di 7, © Andreas Gursky / SIAE-Italia, Courtesy Gagosian

 

 

 

 

Andreas Gursky, Bangkok IV, 2011, Stampa a getto d'inchiostro, 307 x 227 x 6 cm (con cornice), Edizione 5 di 6, © Andreas Gursky / SIAE-Italia, Courtesy Gagosian

Andreas Gursky, Bangkok IV, 2011, Stampa a getto d’inchiostro, 307 x 227 x 6 cm (con cornice), Edizione 5 di 6, © Andreas Gursky / SIAE-Italia, Courtesy Gagosian

 

 

 

 

Andreas Gursky, Bangkok V, 2011, Stampa a getto d'inchiostro, 307 x 227 x 6,2 cm (con cornice), Edizione 2 di 6, © Andreas Gursky / SIAE-Italia, Courtesy Gagosian

Andreas Gursky, Bangkok V, 2011, Stampa a getto d’inchiostro, 307 x 227 x 6,2 cm (con cornice), Edizione 2 di 6, © Andreas Gursky / SIAE-Italia, Courtesy Gagosian

 

 

 

 

Andreas Gursy nella sua mostra personale “Bangokk”, alla Galleria Gagosian di Roma, presenta opere della sua serie “Bangkok” (2011), così come il monumentale “Ocean VI” (2010).

Nella primavera del 2011, Gursky ha visitato Bangkok e ha osservato il Chao Phraya che scorre attraverso la città e sfocia nel Golfo della Thailandia.

 

“Bangkok” di Andreas Gursky serie raffigura le acque scure e in movimento del fiume, la cui superficie scintillante possiede le qualità della pittura astratta. In effetti queste foto ricordano il lavoro di astrattisti modernisti come Hans Arp, ma riecheggiano anche gli schemi del camuffamento militare.

Seducentemente bella a prima vista, è solo lentamente che i detriti della civiltà che galleggiano sulla superficie del fiume diventano riconoscibili, l’evidenza di una realtà minacciosa che si muove attraverso riflessi colorati. Gursky allude così ai problemi ecologici che mettono a rischio Bangkok, i quali, poco dopo la realizzazione di queste immagini, hanno contribuito alla diffusa inondazione che ha devastato molte aree della Thailandia.

 

 

Andreas Gursky - Ocean VI

Oceano VI

2010

6 / 6

https://www.andreasgursky.com/en/works/2010/ocean/ocean-6

 

 

 

In mostra anche “Ocean VI” (2010) dalla sua serie in sei parti “Ocean I-VI”(2009-10). La serie risale a un’esperienza visiva spontanea. Come racconta l’artista, mentre volava una notte da Dubai a Melbourne, ha fissato per qualche tempo il monitor di volo: il Corno d’Africa all’estrema sinistra, una punta dell’Australia all’estrema destra – e lì in mezzo al vuoto blu.

Poi all’improvviso vide la rappresentazione grafica sul monitor come un’immagine. Il percorso dal diagramma al lavoro fotografico su larga scala si è rivelato molto complesso.

Gursky ha utilizzato fotografie satellitari ad alta definizione che ha aumentato da varie fonti di immagini su Internet. Le foto satellitari sono tuttavia limitate alle esposizioni di masse terrestri dai contorni netti. Di conseguenza le zone di transizione tra terra e acqua, così come gli oceani stessi, dovevano essere generate completamente con mezzi artificiali. Dato che costituiscono di gran lunga la maggior parte dei lavori, ne è scaturito un progetto gigantesco.

Dominata dall’Atlantico, con isole caraibiche e parti delle coste nordamericane e sudamericane visibili nei bordi più esterni,

“Ocean VI” (2010) sottolinea la vulnerabilità dei continenti della Terra mentre i livelli degli oceani aumentano a un ritmo crescente.

Le fotografie di Gursky toccano così un nervo topico della vita contemporanea, simboleggiando le minacce ambientali su scala sia locale che globale.

 

Info: Galleria Gagosian, Via Francesco Crispi 16, Roma, Durata: 14/12/17-3/3/18, Giorni e orari: Mar-Sab 10:30-19:00, www.gagosian.com

 

 

VERSIONE PDF DEL TESTO DELLA MOSTRA A ROMA ALLA GALLERIA GAGOSIAN

https://gagosian.com/media/exhibitions/2017/andreas-gursky-bangkok/Gagosian_Andreas_Gursky_Bangkok_2017_Italian_Version.pdf

 

 

 

 

 

 

 

DA WIKIPEDIA, ABBIAMO TRALASCIATO LA LISTA DELLE MOSTRE–CHI VOLESSE LE TROVA IN QUESTO LINK::

https://it.wikipedia.org/wiki/Andreas_Gursky

 

 

 

ALCUNE DELLE OPERE CHE SONO STATE ESPOSTE AL MOMA DI NEW YORK :: 

 

 

Andreas Gursky: 99 Cent

Andreas Gursky. 99 Cent. 1999.Chromogenic color print.6 ‘ 9 1/2″ x 11’ (207 x 337 cm).Lent by the artist, courtesy Matthew Marks Gallery, New York, and Monika Sprüth Galerie, Cologne

 

 

Andreas Gursky. Shanghai. 2000.Chromogenic color print.9′ 11 5/16″x 6′ 9 1/2″ (280 x 200 cm).Lent by the artist, courtesy Matthew Marks Gallery, New York, and Monika Sprüth Galerie, Cologne

 

Andreas Gursky: Montparnasse

Andreas Gursky. Paris, Montparnasse. 1993.Chromogenic color print.6′ 8 3/4″x 13′ 1 1/4″ (205 x 421 cm).Lent by the artist, courtesy Matthew Marks Gallery, New York,and Monika Sprüth Galerie, Cologne

 

 

Andreas Gursky: Mayday

Andreas Gursky. May Day IV. 2000.Chromogenic color print.6′ 9 3/4″ x 16′ 8″ (200 x 500 cm)Lent by the artist, courtesy Matthew Marks Gallery, New York,and Monika Sprüth Galerie, Cologne

 

 

Andreas Gursky: Tokyo Stock Exchange

Andreas Gursky. Tokyo Stock Exchange. 1990. ( è il listino della Borsa di Tokyo)Chromogenic color print.6′ 2″x 7′ 9/16″ (188 x 230 cm)Lent by the artist, courtesy Matthew Marks Gallery, New York,and Monika Sprüth Galerie, Cologne

 

moma

https://www.moma.org/interactives/exhibitions/2001/gursky/index.html

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1 risposta a ANDREAS GURSKY (LIPSIA, 1955 ) –GIUSEPPE SANTAGATA DA FOTOGRAFIA ARTISTICA + VIDEO + altro

  1. ueue scrive:

    Che foto affollate!

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