Quando il destino diventa Fato — Facebook — link sotto– Bellissimo ritratto del Faraone Akhenaton + altro

 

Nel Museo di Luxor si trova una delle poche statue in cui il volto di Akhenaton, non é stato danneggiato. Scoperta sotto un tempio a Karnak, la scultura pare sia stata sepolta per ordine del faraone, che cambiando più volte lo stile in cui lo si doveva ritrarre rinnegava le versioni precedenti.

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 28 OTTOBRE

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NOTA :

 

Akhenaton, talvolta anche EkhnatonIkhnaton, Khuenaton o Khuniatonuma per i primi 5 anni di regno Amenofi IV o Amenhotep IV

(Tebe, 1375 a.C. circa – Akhetaton, 1334/1333 a.C. circa), è stato un faraone egizio della XVIII dinastia.

Regnò per 17 anni, morendo probabilmente intorno al 1334 a.C.

È celebre per aver abbandonato il tradizionale politeismo egizio a favore di una nuova religione di stampo enoteistico, monolatrico (che mantenne, cioè, la credenza in più divinità pur adorandone una sola) o pseudo-monoteistico, introdotta da lui stesso e basata sul culto del solo dio Aton, il disco solare. La sua rivoluzione religiosa, duramente contrastata, si rivelò effimera.

Pochi anni dopo la sua morte, i suoi monumenti furono occultati o abbattuti, le sue statue spezzate o riciclate e il suo nome cancellato dalle liste reali. Le pratiche religiose tradizionali furono gradualmente restaurate e i sovrani che pochi decenni dopo fondarono una nuova dinastia, senza legami con la XVIII dinastia, screditarono Akhenaton e i suoi immediati successori (Neferneferuaton, Smenkhara, Tutankhamon e Ay), appellando lo stesso Akhenaton “il nemico di Akhetaton” o “quel criminale”.

 

SEGUE IN WIKIPEDIA

Teste di Akhenaton, a sinistra, e della grande sposa reale Nefertiti (Ägyptisches Museum und Papyrussammlung, Neues Museum, Berlino)

Sailko – Opera propria

 

CONTINUA DA WIKIPEDIA:

 

Riforma artistica

 

Alla rivoluzione religiosa si affiancò anche un graduale (ma sempre più marcato) stravolgimento dei canoni artistici tradizionali; tale riforma artistica è denominata “stile di Amarna”, e segnò una parentesi molto interessante all’interno della plurimillenaria arte egizia. Si passò dallo stile idealizzato, severo e ieratico dei monumenti a un curioso ed impietoso naturalismo, non esente da lampi di tenerezza (come si nota, per esempio, nella stele che raffigura Nefertiti con le figlie bambine). Prima della riforma di Akhenaton, l’arte egizia si basava su canoni tradizionali; le rappresentazioni in rilievi e pitture murali avevano le seguenti caratteristiche:

 

autore sconosciut0

 

  • la scuola tradizionale non si serviva della prospettiva nelle rappresentazioni murali, e le dimensioni dei personaggi ne esprimevano esclusivamente il grado di importanza.
  • la figura umana era così elaborata: testa, braccia e gambe di profilo, ma occhi e torace in posizione frontale, il tutto modulato su una “griglia” ideale, le unità della quale erano sempre strettamente osservate per le proporzioni dei volumi.

Le proporzioni anticonvenzionali dell’arte amarniana visibili in un rilievo di Akhenaton, Nefertiti e Merytaton. Petrie Museum, Londra.

da Amarna, Egitto

Osama Shukir Muhammed Amin FRCP(Glasg) – Opera propria

Con Akhenaton si abbandonò il canone tradizionale della rappresentazione del corpo umano, ispirato a una nuova “griglia” nella quale le figure occupano più unità, soprattutto in altezza; questa modifica rimase con i suoi immediati successoriì. Nelle immagini, in generale, fu impresso un maggiore naturalismo fino a raggiungere conseguenze impietose

. Abbandonata completamente l’immagine idealizzata, priva di difetti fisici, si procedette nella direzione opposta, sottolineando anche in misura estrema i difetti; la testa esageratamente allungata nella parte posteriore, occhi a mandorla, labbra rigonfie, mandibole prominenti, colli lunghi e stilizzati, ventri sporgenti e cascanti con sagome talmente arrotondate da rendere difficile l’individuazione del sesso del personaggio

 

 

Realistica testa di un’anziana di Akhetaton, da alcuni identificata con la regina madre Tiy; dello scultore Thutmose. Ägyptisches Museum und Papyrussammlung, Neues Museum, Berlino.

 

 

 

Testa di Akhenaton, dello scultore Thutmose. Museo egizio del Cairo.

HoremWeb – Opera propria

Quest’ultima caratteristica ha suggerito ad alcuni studiosi del XIX secolo che tali rilievi e sculture rappresentassero i sintomi di una malformazione del sovrano, che gli avrebbero fatto sviluppare un corpo dai tratti femminili, con un bacino ampio e arti sottili, teoria che nel XX secolo si incentrò su una possibile sindrome di Marfan del sovrano (vedi il paragrafo Teorie speculative, sottotitolo Possibili malattie). Oggi, gli storici e gli archeologi stimano che le immagini deformate del re come mere rappresentazioni artistiche, dal momento che non esistono prove sufficienti per determinarne una malattia cronica. Inoltre, tali deformazioni coinvolgono tutte le persone, non solo Akhenaton e i suoi famigliari, e perfino gli oggetti: i nastri posti sul retro della corona assumono una forma allungata e affusolata, proprio come le dita delle mani e dei piedi.

 

 

 

Rilievo di Akhenaton nel periodo di massima deformazione del corpo umano, nell’arte amarniana. Ägyptisches Museum und Papyrussammlung, Berlino.

Keith Schengili-Roberts – Own Work (photo)

 

 

 

CONTINUA NEL LINK:

https://it.wikipedia.org/wiki/Akhenaton

 

 

 

AKHENATON E NEFERTITI

 

 

 

 

DUE IMMAGINI SOPRA DA:

https://storiedistoria.com/2013/12/il-faraone-eretico-akhenaton/

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1 risposta a Quando il destino diventa Fato — Facebook — link sotto– Bellissimo ritratto del Faraone Akhenaton + altro

  1. ueue scrive:

    Mi sembra che con Akhenaton le figure diventino quasi umane. Bellissimi alcuni ritratti.

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