dettaglio
Non abbiamo notizie sulla destinazione e sul committente del dipinto, ancora allo stato di abbozzo e tra i più enigmatici del grande pittore, scultore, architetto, ingegnere e filosofo toscano. La più antica citazione del S. Girolamo infatti risale solo agli inizi dell’Ottocento, quando è menzionato, con attribuzione a Leonardo, nel testamento della pittrice svizzera Angelica Kauffmann. Alla morte della Kauffmann se ne persero nuovamente le tracce, finché fu ritrovato per caso e acquistato dallo zio di Napoleone, il Cardinal Joseph Fesch. Secondo la tradizione il cardinale rinvenne il quadro diviso in due parti: quella inferiore nella bottega di un rigattiere romano dove costituiva il coperchio di una cassetta, mentre quella con la testa del santo presso il suo calzolaio che ne aveva fatto il piano dello sgabello. Al di là del racconto romanzato la tavola risulta realmente tagliata in cinque pezzi. Alla morte del cardinale il quadro fu messo all’asta e venduto più volte, fino ad essere individuato e fatto acquistare da Pio IX (pontefice dal 1846 al 1878) per la Pinacoteca Vaticana (1856). L’attribuzione dell’opera proposta dalla Kauffmann ha sempre trovato consenzienti gli studiosi per gli evidenti rapporti con l’opera del maestro e in particolare con l’Adorazione dei Magi (Firenze, Galleria degli Uffizi).
DAI:
MUSEI VATICANI
LEONARDO, ADORAZIONE DEI MAGI -FIRENZE, GALLERIA DEGLI UFFIZI
DA: ARTE.IT — Link in fondo
PRIMA E DOPO IL RESTAURO
Leonardo da Vinci, Adorazione dei Magi, 1481-1482 circa, Foto del dipinto in Fluorescenza UV prima del restauro
Prima del restauro
PARTICOLARE DELLA MADONNA — PRIMA DEL RESTAURO
DOPO IL RESTAURO
Particolare dello sfondo, Prima del restauro
Dopo il restauro
particolare, prima del restauro
Dopo il restauro
Disegno a carbone, acquerello di inchiostro e olio su tavola, 244 x 240 cm, Firenze, Gallerie degli Uffizi
FRANCESCA GREGO
27/03/2017
Firenze – Ritrova finalmente i colori originali l’Adorazione dei Magi di Leonardo. Dopo un complesso restauro presso l’Opificio delle Pietre Dure, il capolavoro del genio vinciano torna agli Uffizi, dove da domani sarà al centro di una mostra dedicata. È durato ben sei anni l’intervento che ha permesso di rimediare ai danni del tempo, in primis l’offuscamento della superficie pittorica che era arrivato a compromettere la leggibilità dell’opera. Eliminati gli strati di materiale estraneo accumulatisi nei secoli sulla tela, il pubblico potrà finalmente ammirare l’azzurrino del cielo, il candore dei volti e i toni bruni dello sfondo, mentre sono state ricucite le quattro fenditure del supporto ligneo che minacciavano la tenuta strutturale del dipinto.
DA :
ARTE.IT
STORIA DI UNA RINASCITA: L’ADORAZIONE DEI MAGI DI LEONARDO DA VINCI
http://www.arte.it/foto/storia-di-una-rinascita:-l-adorazione-dei-magi-di-leonardo-da-vinci-861/3
Deve essere affascinante riportare alla vita queste opere.