REPUBBLICA.IT — 20 OTTOBRE 2021
FOTO ” PROFESSIONE ARCHITETTO ”
La casina degli affetti, regalo di Renzo Piano alle detenute di Rebibbia
FOTO ” GARANTI DETENUTI DEL LAZIO ”
di Francesco Merlo
Realizzata nel carcere dall’archistar, sarà il luogo dove le mamme riceveranno i bambini in visita
“È una casetta che somiglia a una casetta. Così come la prigione somiglia alla prigione”. E si chiama “Mama”, aggiunge Renzo Piano.
Mama è un acronimo di qualcosa, ma è anche l’intercalare dell’amore: ma’, mama… mamma, se è vero, come dicono i dizionari, che è la prima sillaba che il neonato pronunzia: “ma”. E poi, inseguendo chissà quale suono o quale ombra, il neonato ripete e allunga, deforma e raddoppia: “ma-ma-ma-ma-mama, mamma”. Che altro nome poteva avere una casetta di legno arancione adagiata sul prato dentro la prigione femminile di Rebibbia? Per prima cosa Mama è infatti l’alternativa allo squallore del parlatorio, il luogo della tristezza e della durezza, dell’intimità in pubblico che è il più dolente degli ossimori.
Questo è invece il miniappartamento degli affetti dove, appunto, la mamma detenuta riceverà i suoi bambini che, a partire dai 4 anni d’età, la legge non le permette più di tenere in cella con sé. E l’intimità è garantita dalla piccola architettura, anche se fuori ci sarà il piantone, tra il melograno, le magnolie e gli arbusti di ribes. È ovvio che sull’uscio anche il carceriere non somiglia a un carceriere, ma a una guardia del corpo o a un portiere.
PISANA POSOCCO
“E si capisce che le parole e gli abbracci, la casa e lo stare insieme sono un’ottima terapia anche contro il far male a se stesse” dice Pisana Posocco, architetta veneziana che insegna alla Sapienza, e più di tutti gli altri ha lavorato con Renzo Piano per questa casetta di Rebibbia, e con il carcere ha la stessa dolce e tormentata ossessione che Quasimodo aveva con Notre-Dame.
Bastøy è un’isola appartenente al comune di Horten, nel sud della Norvegia, sulla sponda occidentale del fiordo di Oslo. Sull’isola, visitata dai turisti nei mesi estivi, è stato edificato il carcere più incredibile del mondo. La struttura assomiglia ad un vero e proprio paesino. Ogni “abitante” del carcere possiede una casa. Solo la cucina e la mensa sono in comune. Camera da letto e bagno sono, invece, personali. Nel carcere viene fornito un pasto al giorno mentre il resto del menù giornaliero viene acquistato dagli stessi detenuti con gli 80€ messi a loro disposizione ogni mese.
DA :
https://www.curioctopus.it/read/22472/benvenuti-a-bast%C3%B8y-il-carcere-piu-felice-del-mondo
Per studiare le prigioni è andata pure in Norvegia, nel carcere modello di Skien dove lo stragista Breivik sta scontando la sua pena: 21 anni, (rinnovabili). “Mi hanno offerto da dormire, ma di notte non riesco a stare chiusa”. A Rebibbia le detenute sono 320 e Pisana Posocco ne conosce tante: “Ci sono cinque irriducibili brigatiste – racconta – e sono un’enclave, una comunità nella comunità. Hanno pochi rapporti con le altre, e a volte si riuniscono al mattino per pregare”.