Claudio Rossi Marcelli, Dear Daddy. Il paradiso dei bambini — INTERNAZIONALE  —  7 OTTOBRE 2021 + MILANO TODAY, 6 OTTOBRE: FAO SCHWARZ 3 PIANI, 660 mq IN PIAZZA CORDUSIO ENTRO IL 2021

 

 

 

INTERNAZIONALE  —  7 OTTOBRE 2021

https://www.internazionale.it/magazine/claudio-rossi-marcelli/2021/10/07/il-paradiso-dei-bambini

 

 

 

Dear Daddy

Il paradiso dei bambini

 

Claudio Rossi Marcelli

 

 

 

Claudio Rossi Marcelli

Che tristezza vedere i negozi di giocattoli chiudere a uno a uno. Non stiamo perdendo uno spazio prezioso dove essere bambini? –Elio

 

 

 

Fao Schwarz Chiude Dopo 145 Anni - Benny Giocattoli

 

 

 

“Sono distrutto dalla notizia che F.A.O. Schwartz abbia chiuso, e sollevato dal fatto che ai miei figli non importi nulla”. Così nel 2015 il giornalista Thomas Beller commentava la chiusura definitiva del famoso negozio di giocattoli di New York. “F.A.O. sulla quinta strada era la nostra mecca. Era molto più che un tempio dei giocattoli: era un tempio all’infanzia stessa”. Il negozio aveva aperto a Broadway nel 1870 e da allora era una presenza fissa a Manhattan, dove aveva fatto sognare generazioni di bambini ed era apparso in numerosi film.

 

 

a new york chiude, dopo 135 anni, lo storico negozio di giocattoli “fao schwarz” - Dagospia

 

 

Ma anche senza arrivare a New York, un tempo tutti i quartieri delle nostre città avevano un piccolo tempio dei giocattoli dove si passava per il compleanno o la promozione: nel mio caso si chiamava il Paradiso dei bambini e anche solo passare a guardare le vetrine era un momento emozionante. A un certo punto però sono apparsi i megastore fuori città, poi il reparto giocattoli degli ipermercati e oggi la sezione dedicata nei siti di vendita online, che hanno trasformato i giocattolai in una rarità.

 

Anche se ho il sospetto che manchino più agli adulti che ai bambini, c’è comunque da sperare: negli Stati Uniti si assiste a un ritorno degli spazi di vendita concreti, a cominciare dalla catena Toys R Us, risorta dopo la disastrosa bancarotta di qualche anno fa. Mentre F.A.O. Schwarz ha riaperto un bellissimo negozio al Rockefeller center e si prepara a inaugurare il suo primo grande punto vendita in Europa, a Milano.

 

 

 

 

 

MILANO TODAY – 6 OTTOBRE 2021

https://www.milanotoday.it/economia/negozio-fao-schwarz.html

 

Impronte d’orso e ‘soldatini’ in giro per Milano: arriva il mega negozio di giocattoli Fao Schwarz

Entro il 2021 aprirà con i suoi 3 piani e 660 mq in piazza Cordusio

Un negozio Fao Schwarz

 

 

Oltre alla caccia al tesoro virtuale disponibile sul sito del marchio di giochi (con diversi premi in palio), in attesa dell’apertura a Milano Fao Schwarz sarà in giro per la città con ‘impronte d’orso’, una bicicletta delle meraviglie e soldatini in versione extra-large, ad indicare la strada per lo store. “La loro presenza – scrivono gli organizzatori delle iniziative – insieme ad un programma di animazione e di performance artistiche, ricreerà atmosfere magiche e di pura meraviglia e sarà il segno tangibile che il sogno di avere un negozio Fao Schwarz a Milano sta per diventare realtà!”.

La sua storia inizia nel 1862, quando l’immigrato tedesco Frederick August Otto Schwarz (Fao, appunto) fonda, a Baltimora, la Fao Schwarz con il nome di “Toy Bazaar”. Nel corso degli anni aprono altri Fao Schwarz a Boston, Philadelphia e a New York.

La concorrenza e, soprattutto, l’avvento negli anni Duemila del commercio online ne accelerano il declino. Nel 2015 lo storico negozio sulla quinta strada chiude definitivamente.

Quando poi il marchio viene acquisito dal gruppo ThreeSixty, è aperto il nuovo store a Rockefeller Plaza a New York, per poi arrivare anche a Pechino, Londra e Dublino. Nell’immaginario collettivo, Fao Schwarz viene ricordato per una sequenza memorabile in “Big” (1988), film di Penny Marshall. Tom Hanks, che interpreta un ragazzino diventato improvvisamente adulto, arriva nell’immenso store di giochi e suona la pianola-tappeto insieme all’altro protagonista della pellicola Roberto Loggia: il motivetto di “Hearth and Soul” diventa così immortale. Tra le altre cose, quello strumento calpestabile, “The Walking Piano”, lungo quasi 5 metri e con tre ottave, è rimasto in esposizione per decenni e un’attrazione imprescindibile del negozio newyorkese.

Non solo. Anche in “Mamma ho riperso l’aereo” (1992) Fao Schwarz compare ed è centrale nelle vicende del film. Nel lungometraggio, però, prende il nome di Duncan’s Toy Ches

 

TOM HANKS — SCENE DEL PIANO DA ” BIG “, 1988

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