Cronaca con epitaffio
Se non fosse stato
Per il poliziotto grasso
Il manganello puntato
Sul cranio spaccato
Saresti finita sul marciapiede
A dare lezioni di solitudine
Cosi pensarono i benpensanti
E si misero l’animo in pace.
Ad una riunione
Di contestazione globale
O solamente sindacale
Polizia fascista e stato boia
Gioventù comunista
Filomarxista o maoista
O chi diavolo chissà chi
Due morti cinquantatré feriti
Trecento carcerati e tutti liberati
Son rimasti due morti
E tu
Saresti finita sul marciapiede
A dare lezioni di solitudine
A chi la solitudine la conosce già
Pensarono i soliti benpensanti solitari
Nei loro loculi
Mettendosi l’animo in pace.
1968
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Molto bella questa poesia di Roberto, piena di immagini.
buongiorno ueue e non so chi tu sia. Volevo chiarirti che le immagini son tutte opera di Chiara 🙂 Io ho scritto solo gruppi di parole uno sopra all’altro e, per di più, con un finale o un’idea o un sospetto o una sensazione tutt’altro che chiara. potremmo dirla equivoca, se non inquadrata nel periodo, probabilmente. Un signore che scrive bene mi ha detto: ” molto bella e misteriosa”. Il “misterioso, chiaramente si riferiva ai versi “saresti finita sui marciapiedi/ a dare lezioni di solitudine” . E perchè mai? Perchè contesti? 🙂
Comunque grazie!
ueue è una bambolina che fa ” ueue ” e per gli intimi come tu ed io si chiama anche Donatella !
ps. la Do si riferiva certamente alle immagini della poesia non a quelle appiccicate da me!
che si riferisse ai versi non avevo dubbi mentre avevo qualche dubbio che fosse lei:-)
Ho usato l’equivoco delle foto per “stanarvi”! 🙂 ciao ciao ( un “ciao” per ciascuna”)
quando vuoi sei proprio carino !