Il 22 agosto 1938: inizia l’infame censimento fascista degli ebrei italiani e stranieri. Il 22 agosto del 1938 l’Ufficio centrale demografico, la famigerata “Demorazza” diede inizio al censimento degli ebrei italiani e stranieri presenti nella penisola.
da qui al fondo, testo e immagini, da:
https://it.wikipedia.org/wiki/Censimento_degli_ebrei
Il 22 agosto 1938 venne effettuato il censimento degli ebrei, allo scopo di contare e di schedare il numero degli ebrei residenti in Italia, come presupposto per l’emanazione delle leggi razziali. Con i dati del censimento si voleva mettere la popolazione italiana dinanzi a un risultato che dimostrasse inconfutabilmente la presenza di un numero rilevante di ebrei così da creare un elevato consenso intorno alle norme discriminatorie attraverso l’enfatizzazione di un pericolo che in passato non era mai stato avvertito (sebbene gli ebrei italiani presenti all’epoca fossero 47.000, pari allo 0,1% della popolazione italiana).
Una pubblicazione su «La difesa della razza» in cui si illusra il rapporto, in Italia, di 1 ebreo ogni 1000 italiani.
Casa editrice Tumminelli
Subito dopo il censimento vennero emanati una serie di decreti che inasprivano le condizioni degli ebrei sul piano lavorativo, scolastico, mobiliare e immobiliare, associativo e relazionale. Nel volgere di poche settimane persero l’impiego circa 200 insegnanti, 400 dipendenti pubblici, 500 dipendenti privati, 150 militari e 2.500 professionisti, inoltre 200 studenti universitari, 1000 delle scuole secondarie e 4.400 delle elementari furono costretti a lasciare lo studio.
Denuncia di appartenenza alla razza ebraica di Alberto Segre; padre della senatrice Liliana Segre.
Governo Mussolini (1939) – Enrico Mentana (giornalista)
In seguito questi dati furono utilizzati dal governo fascista per arrestare e deportare oltre 8500 ebrei nei campi di sterminio nazisti.
Modulo di denuncia di appartenenza alla razza ebraica (datata 1939).
Inoltre le schede del censimento permisero ai tedeschi di effettuare la razzia del 16 ottobre del ’43 al Ghetto ebraico e in altri quartieri di Roma, avendo liste precise per individuare, arrestare e deportare gli ebrei.