https://www.viaggio-in-germania.de/lipsia.html
LEIPZIG = LIPSIA
LA SASSONIA CON CAPITALE DRESDA E CITTA’ IMPORTANTE LIPSIA
Lipsia è una città extracircondariale della Sassonia, in Germania. Con i suoi 605.407 abitanti (al 31 dicembre 2020) è la città più popolosa della Sassonia e l’ottava dell’intera Germania.
Grande polo commerciale nel Sacro Romano Impero, in quanto posta all’intersezione della via Regia con la via Imperii, la città divenne durante il Medioevo un importante centro culturale sia con la fondazione della sua Università, nel 1409,
UNIVERSITA’
L.E.rewi-sor – Opera propria
La biblioteca dell’università
Stefan Krämer – Digitalkamera
disegno di FELIX MENDELSSOHN, IL FAMOSO MUSICISTA DEL PERIODO ROMANTICO
che con la fondazione della Thomasschule, considerata tra le più antiche scuole tedesche.
Thomaskirche und Thomasschule zu Leipzig
THOMASSCHULE
In età contemporanea Lipsia fu al centro della battaglia delle Nazioni del 1813, che vide una delle più grandi disfatte di Napoleone Bonaparte durante le guerre napoleoniche.
Colpita duramente dalla seconda guerra mondiale la città non perse la sua importanza nella Germania dell’Est, divenendo teatro delle manifestazioni del lunedì, un movimento di protesta che negli anni portò alla caduta del muro di Berlino e alla riunificazione tedesca.
Importante centro economico della Germania, Lipsia è ritenuta tra le città con la più alta qualità della vita secondo uno studio condotto da GfK.
Dal punto di vista dei trasporti la città si conferma come lo snodo principale della S-Bahn della Germania Centrale ed è servita dall’aeroporto di Lipsia-Halle.
La città ospita una delle tre sedi della Biblioteca nazionale tedesca oltre che il tribunale della Corte amministrativa federale, la corte suprema tedesca in materia di giustizia amministrativa.
continua:
https://it.wikipedia.org/wiki/Lipsia
IL SOLE 24 ORE –
- 03 ottobre 2016
Weekend a Lipsia, città ribelle
- – di Arianna Garavaglia
Veduta di Lipsia (ph Michael Bader)
È il 9 ottobre del 1989 quando a Lipsia, nella Germania dell’Est, decine di migliaia di cittadini scendono pacificamente in piazza per chiedere riforme democratiche.
È la fine di un’epoca e l’inizio della rivoluzione che porterà, il mese successivo, alla caduta del muro di Berlino e poi, nel 1990, alla riunificazione della Germania.
Per ricordare questo evento fondamentale della storia contemporanea a Lipsia la prossima domenica sono previste diverse celebrazioni. Il programma inizia alle 17 nella Chiesa di San Nicola, luogo simbolo della Rivoluzione Pacifica, con la tradizionale preghiera per la pace seguita alle 18.30 da un discorso sulla democrazia del presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz.
Dalle 20 in poi tocca al Festival delle Luci, di Augustusplatz.
Durante la serata migliaia di persone si riuniranno in piazza sfilando con candele accese, come nel 1989.
LIPSIA, CITTÀ D’ARTE
KUNST KRAFT WERK = CENTRALE ELETTRICA D’ARTE
Le celebrazioni sono un’occasione per scoprire la città tedesca. Per quanto riguarda le novità tra gli ultimi indirizzi dell’arte da non perdere c’è il Kunstkraftwerk, centro culturale e multidisciplinare inaugurato lo scorso giugno e ospitato negli spazi di una ex centrale termoelettrica.
MOSTRE IMMERSIVE ( AUTORI PROIETTATI INTORNO )
ultima foto dal facebook : KunstKraftWerk Leipzig
Il Kunstkraftwerk si articola in spazi dedicati a mostre, rappresentazioni teatrali, incontri, spettacoli multimediali, convegni e workshop.
Fino al 27 novembre al Kunstkraftwerk si può visitare la mostra dell’inaugurazione:
“ILLUSIONE. Niente è come sembra”. Si tratta di una mostra interattiva e itinerante che chiede al pubblico di interagire con venti installazioni realizzate da creativi e scienziati internazionali che riflettono sull’aspetto cognitivo della scienza e la percezione illusoria.
LA LIPSIA STORICA
Per quanto riguarda la Lipsia storica da non perdere Marktplatz, la Piazza del Mercato sulla quale si affaccia il Vecchio Municipio (Altes Rathaus) esempio di architettura rinascimentale tedesca costruito alla metà del ‘500.
Tra le chiese principali si trova la Chiesa di San Tommaso (Thomaskirche) edificio in stile gotico del XII secolo che ospita uno dei cori bianchi più famosi d’Europa.
Qui lavorò e fu sepolto Johann Sebastian Bach e fu battezzato Richard Wagner.
Importantissima poi la Chiesa di San Nicola (Nikolaikirche), fondata nel 1165 e rimaneggiata nei secoli successivi.
Una delle piazze più importanti è Augustusplatz, circondata da diversi edifici come l’Università, l’Opera e la Gewandhaus, sede di concerti.
PIAZZA DEL MERCATO
MARIECLAIRE.COM —
19/11/2015
Viaggio a Lipsia, i posti più belli da vedere nella città tedesca
Esplorare le gallerie d’arte alla Spinnerei, mangiare in stile DDR, ballare a un party underground a Connewitz.
SPINNEREI
A 25 anni è in splendida forma. Piena di energia, sicura di sé, consacrata da The New York Times e The Guardian come “the place to be”, per quel flair tutto suo, dove il realismo socialista incontra il pop (e vanno straordinariamente d’accordo). Un quarto di secolo fa si rompeva la cortina in mezzo all’Europa e i cittadini di Lipsia sono stati (orgogliosamente, dicono oggi) i primi a protestare con festival di strada e pacifiche manifestazioni. «Se non hai visto i ruderi nell’89 non puoi capire la strada che abbiamo percorso», è la frase-mantra che chiunque arrivi in questa città in transizione dell’ex Germania Est si sente dire. Oggi che artisti e designer affollano fabbriche in mattoni rossi, migliaia di studenti pedalano a tutta velocità per raggiungere qualche festa underground e le aziende del made in Deutschland aprono qui una sede, Lipsia può decisamente affermare di essere diventata adulta. E come ogni venticinquenne vede il futuro in positivo. Come ha detto la scrittrice Juli Zeh: «Cosa fa una città tedesca di medie dimensioni senza montagne incantate, senza fiumi che le scorrano al centro, senza foreste, mare, acque termali, istituzioni o sedi governative, insomma senza niente di speciale da offrire? Ovviamente inizia a sognare».
Il Cafè Fleischerei è un’ex macelleria di inizio 900.
I paragoni con le ex fidanzate sono sempre fuori luogo. Berlino, primo e vero innamoramento di ritorno del mondo con la Germania, è il termine di riferimento che i media hanno usato per parlare di Lipsia: è come la capitale vent’anni fa, anzi è meglio, anzi è la nuova frontiera per gli hipster. André Herrmann, blogger e poetry slammer, sintetizza l’opinione diffusa verso l’ex fidanzata: «Il paragone non ci piace e non ha senso: a un incrocio a Berlino senti parlare tre lingue diverse, qui al massimo tre accenti della Sassonia. Non ci interessa diventare il nuovo parco giochi per hipster in fuga». Eppure il quotidiano locale Leipziger Volkszeitung ama pubblicare storie di giovani creativi che abbandonano la capitale per questi angoli più a basso costo a un’ora di treno, rivendicando un po’ quel titolo di «povera ma sexy» che Klaus Wowereit, sindaco di Berlino, ha usato per descrivere la sua città dieci anni fa. Lipsia ha sconfitto lentamente i record negativi di cui era detentrice: città più inquinata e più povera di Germania. Tornando finalmente a 540 mila abitanti, gli stessi che contava prima della scomparsa della DDR. Un traguardo importante se si considera che nei primi anni Novanta l’hanno abbandonata circa centomila persone, mentre oggi sono in pieno babyboom con un’immigrazione di rientro incominciata con l’arrivo di aziende come Porsche, Bmw, Amazon, DHL e persino il primo autosalone Maserati nella Germania orientale.
Vista sul fiume Weisse Elster, nell’ex quartiere industriale di Plagwitz.
Più del posto fisso per un ventenne può fare la passione. Prima che il motore dell’economia fosse riacceso, all’evoluzione di Lipsia ha contribuito la Spinnerei, un’ex filanda centenaria che ha portato alla rinascita il quartiere di Plagwitz, destinato a essere raso al suolo tanto era insalubre a causa delle vecchie fabbriche. «Anche la Spinnerei rischiava questa fine», racconta Michael Ludwig, responsabile dell’accoglienza e dei tour guidati, «ma forse non c’erano soldi a sufficienza per un progetto del genere. Era anche il luogo perfetto per costruirci dei loft di lusso, ma tanto non ci sarebbe stato nessuno ricco abbastanza da poterli comprare». I grandi spazi con le luminose vetrate hanno attirato artisti alla ricerca di studi a basso costo, come Neo Rauch e i suoi colleghi del movimento Neue Leipziger Schule, e poi la prima galleria, la Eigen+Art diretta da Gerd Harry Lybke. Oggi sottolinea Ludwig: «È un’impresa privata, con affittuari che pagano una somma ai proprietari. Non si regge su fondi istituzionali o donazioni». From Cotton to Culture è il loro slogan e, neanche a dirlo, c’è la lista di attesa per affittare uno studio (e lo spazio è vasto: 90 mila mq). Ma le fabbriche di Lipsia riconvertite in modo simile e con successo sono molte, come Westwerk, Tapetenwerk e Werk 2 – Kulturfabrik.
Il quartiere di Suedvorstadt.
Laila Bonazzi
40 mila studenti universitari significa un sacco di tempo libero. Persino i laureati più illustri come Johann Wolfgang von Goethe e Angela Merkel sono ricordati per le frequentazioni extra curriculari:
Insegna dell’Auerbachs Keller
Morn the Gorn – Opera propria
il primo amava l’osteria Auerbachs Keller, la seconda il club Moritzbastei. Oggi gli studenti affollano il quartiere di Südvorstadt, attorno alla Karl-Liebknecht-Straße, mentre giù a sud i capelli si fanno più colorati e i piercing più evidenti mano a mano che ci si avvicina a Connewitz, famoso per i party underground e club come Conne Island e UT Connewitz. Gli stessi dai capelli viola si radunano insieme alle famiglie al concerto gratuito di apertura della celebre orchestra della Gewandhaus (diretta dal milanese Riccardo Chailly, in arrivo a La Scala l’anno prossimo come direttore principale). Il pellegrinaggio musicale può continuare sulle orme di Bach, Schumann e Mendelssohn, che qui hanno vissuto, e concludersi al festival Wave-Gotik-Treffen a maggio, decisamente meno “classico”.
La street art nel quartiere di Plagwitz.
Laila Bonazzi
Paradigmi economici alternativi si sperimentano quotidianamente in questa città che ha imparato ad arrangiarsi. Non a caso ha ospitato l’ultima conferenza sulla decrescita: «Lipsia ha dovuto trovare modi per gestire case abbandonate, spazi enormi da riconvertire e piccoli budget. Questo ha sviluppato inevitabilmente progetti innovativi», scrivono gli organizzatori. Si produce in loco (vedi l’amatissima bibita locale Lipz), tramite consumo collaborativo (in orti di quartiere e cooperative di agricoltura solidale come Rote Beete) e il crowdfunding si fa sulla piattaforma autoctona Visionbakery. Il problema dei circa 45 mila appartamenti vuoti in palazzi di inizio secolo è stato affrontato con il progetto “case con guardiano”: l’associazione Haushalten e.V. mette in contatto proprietari di spazi che li cedono a basso costo, a volte zero, a patto che l’inquilino lo ristrutturi. Il teatro Lofft ha trovato una sede con questa modalità. La comunicazione tra cittadini alla ricerca di partner funziona anche con i Business Speed Dating organizzati da Kreatives Leipzig: quattro minuti per trovare l’anima gemella per il proprio progetto di lavoro.
Per i 30 anni la città vuole regalarsi un nuovo pezzo di università già in costruzione e la ristrutturazione del porto di Lindenau con un sistema per ricollegarlo ai canali cittadini.
Proprio nel 2019 scadrà il Solidarpakt II, la seconda tranche di fondi trasferiti dalle regioni occidentali a quelle orientali, senza i quali, ha riferito il vicesindaco a The Guardian, la rinascita non sarebbe stata possibile. A quel punto Lipsia dovrà mostrarsi indipendente, soprattutto finanziariamente, da brava trentenne, ma sembra proprio avere tutte le carte in regola.
l’hotel Fregehaus, in centro città.
Laila Bonazzi
QUALCHE CONSIGLIO PRATICO PER UN VIAGGIO A LIPSIA
Viaggiare. Per raggiungere Lipsia dall’Italia si vola fino a Berlino Tegel con AirBerlin. Il viaggio in treno dalla stazione centrale Hauptbahnof a Lipsia dura circa un’ora e si può facilmente prenotare il bigletto sul sito in italiano delle ferrovie tedesche DB Deutsche Bahn (dall’aeroporto di Tegel alla stazione basta prendere un autobus).
Dormire. A Lipsia si può pernottare nel boutique hotel Fregehaus, in pieno centro storico, situato all’interno di un palazzo degli anni 20 (da 76 euro a notte).
Mangiare. Il ristorante cinese Chinabrenner è nascosto in una ex fabbrica in mattoni rossi nel quartiere di Plagwitz ed è famoso in tutta la città. Per pranzo c’è il Café Cantona, con arredi originali della ex DDR. Mentre per provare sapori teutonici originali è d’obbligo una tappa alla taverna amata da Goethe Auerbachs Keller.
L’Auerbachs Keller in un’illustrazione apparsa in un giornale nel 1844
Sconosciuto – Illustrirte Zeitung
L’Auerbachs Keller («Cantina di Auerbach») è uno storico locale di Lipsia, in Germania, risalente al 1530-1538.
L’Auerbaschs Keller fu resa celebre da Goethe, che vi ambientò alcune scene della sua opera Faust, opera richiamata da alcuni dipinti nel locale.
Dall’articolo viene fuori una città viva, accogliente e simpatica.