BOLOGNA. REPUBBLICA DEL 3 AGOSTO 2021
Laila El Harim, 41 anni non ancora compiuti, è morta stamani sul posto di lavoro
Modena, 40enne muore incastrata in un macchinario. Lascia una bimba di 4 anni
MODENA – Una donna di quarant’anni, Laila El Harim, ha perso la vita questa mattina intorno alle 8.30 in un incidente sul lavoro avvenuto in un’azienda che si trova in via Panaria a Camposanto, in provincia di Modena: si tratta della Bombonette, ditta specializzata nella lavorazione della carta e packaging per pasticceria. La vittima – di origini marocchine, abitava nella vicina Bastiglia, lascia un compagno e la figlioletta di 4 anni – sarebbe rimasta incastrata in un macchinario, probabilmente una fustellatrice.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari del 118, ma per la lavoratrice non c’era più nulla da fare. L’Ispettorato Nazionale del Lavoro “ha immediatamente avviato un’attività ispettiva che consenta di determinare le cause e le responsabilità dell’accaduto. Gli accertamenti in corso, ad uso dei profili di competenza, vedono coinvolti l’Ispettorato Territoriale di Modena, il Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro della Ausl e i carabinieri del Comando provinciale di Modena
(ansa)
La sindaca di Bastiglia Francesca Silvestri, il Comune dove viveva Laila El Harim, scrive su facebook: “Una tragedia scuote di nuovo la nostra comunità. E lo fa con violenza, portandosi via una donna, una mamma, una lavoratrice. Oggi è un altro giorno triste”.
Speciale Morire di lavoro
Questo ennesimo incidente sul lavoro richiama alla mente quello in cui nel maggio scorso a Prato perse la vita Luana D’Orazio, 22 anni.
Incidenti sul lavoro, quasi tre vittime al giorno. E con la ripartenza i numeri tornano a salire
di Marco Patucchi -28 Maggio 2021–
NEL LINK DEL GIORNALE ALL’INIZIO
Cisl: pochi ispettori del lavoro. Serve più sicurezza
“Sarà compito degli organi competenti accertare le cause e responsabilità dell’evento. Intanto non possiamo che sottolineare con preoccupazione il coinvolgimento sempre più frequente negli infortuni di lavoratrici alle prese con macchinari industriali che hanno ingranaggi in movimento”, scrive in una nota Domenico Chiatto, componente della segreteria Cisl Emilia Centrale con delega alla salute e sicurezza sul lavoro.
Il sindacato esprime cordoglio ai familiari e ai colleghi della vittima, chiedendo più sicurezza sul lavoro.
“E’ indispensabile rafforzare formazione e cultura della sicurezza, ma anche l’azione di controllo e vigilanza. A Modena non solo manca almeno il 30% degli ispettori del lavoro: sono pochi anche gli ispettori di Inps, Inail e Ausl, se si considera – conclude Chiatto – che devono controllare circa 58 mila aziende modenesi con almeno un addetto”.
E’ una fine raccapricciante. Se ci fossero più controllori non si assisterebbe a questi martirii, per lo meno sarebbero meno frequenti e meno scontati.