REPUBBLICA.IT — 17 LUGLIO 2021
Regno Unito, scienziati contro governo. E il ministro della Sanità, vaccinato, ha il Covid
di Enrico Franceschini
Il ministro della Sanità britannico Sajid Javid (reuters)
Secondo la lettera pubblicata su Lancet, la decisione del governo di Boris Johnson di tornare alla normalità nonostante i 50mila casi giornalieri rischia di essere terreno fertile per le nuove varianti, dato il ruolo di hub internazionale della Gran Bretagna. Quarantena per chi torna dalla Francia. Sajid Javid positivo al Covid pur avendo già fatto due vaccini, ma ha sintomi lievi
LONDRA – La fine di ogni restrizione per il Covid, decisa da Boris Johnson a partire da lunedì nonostante l’aumento dei casi a 50mila al giorno, rappresenta “una minaccia mondiale”, perché la Gran Bretagna, come hub dei trasporti internazionali, rischia di diventare “terreno fertile” per nuove varianti della pandemia in grado di diffondersi in tutto il pianeta. È il monito lanciato da 1.200 scienziati di numerosi Paesi, tra cui Israele, Italia e Nuova Zelanda, in una lettera pubblica da Lancet, la più prestigiosa rivista medica globale. Intanto anche il ministro della Sanità, Sajid Javid, risulta positivo al Covid, pur avendo già fatto due vaccini: “Ma ho sintomi lievi”, afferma.
Gli scienziati esortano il governo britannico a cancellare il ritorno alla piena normalità mentre infuria la variante Delta, una forma più aggressiva di coronavirus partita dall’India, definendolo “un pericoloso esperimento”. Il numero dei contagi è salito ieri a più di 51mila, il numero più alto da metà gennaio, quando fu toccato l’apice assoluto della pandemia, per quanto riguarda il Regno Unito, con 68 mila casi in un giorno. I decessi sono ancora relativamente bassi, 48 nella giornata di venerdì, ma i ricoveri in ospedale raddoppiano ogni tre settimane. La buona notizia è che negli ultimi cinque giorni la curva dell’aumento dei ricoveri è diminuita progressivamente e Downing Street spera che la campagna di vaccinazioni freni la diffusione del virus.
Finora quasi 36 milioni di persone hanno ricevuto due dosi, pari al 67 per cento della popolazione adulta, e 46 milioni ne hanno ricevuta almeno una, ovvero l’87 per cento degli adulti.
Aspettando il “Freedom Day”
Ciononostante, fonti di Downing Street ammettono che “in termini di casi e proiezioni” la situazione è “preoccupante”, con la prospettiva di arrivare in breve tempo a 100mila casi al giorno, come pronosticato dal ministro della Sanità Javid, non appena saranno state cancellate le ultime restrizioni. In realtà la vita ha assunto già un ritmo quasi normale: finora restano soltanto la proibizione a sedersi insieme al ristorante in più di sei persone non della stessa famiglia, l’uso di mascherine nei trasporti pubblici e nei negozi, la chiusura di discoteche e la limitazione dei partecipanti a concerti, spettacoli o eventi sportivi. Ma tutto questo finirà il 19 luglio, denominato “Freedom Day”, il giorno della liberazione, sottinteso dal Covid, già rinviato rispetto alla data precedentemente fissata del 22 giugno.
vedi anche: nel link del giornale all’inizio
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Alcuni obblighi, tuttavia, rimarranno in vigore anche dopo il 19 luglio: il sindaco di Londra ha ordinato il proseguimento dell’obbligo di indossare le mascherine in metrò e sui bus, provvedimenti analoghi sono stati presi dalle autorità in Scozia. Ma potrebbe non bastare.
Il professor Chris Whitty, capo consigliere medico del governo, ammonisce che potrebbe essere necessario ripristinare le restrizioni (senza specificare quali) nel giro di poco più di un mese, ossia verso la fine di agosto: “Non dobbiamo sottovalutare la possibilità di ritrovarci di nuovo nei guai a grande velocità”, ha dichiarato giovedì.
Il portavoce di Johnson ribadisce che reimporre un lockdown avrebbe costi economici e sociali che il governo vorrebbe evitare, senza però escludere che possa accadere.
Contro le vacanze in Francia
Nel tentativo di arginare la pandemia, il governo ha imposto la quarantena a chiunque ritorna o arriva dalla Francia, anche per chi ha ricevuto due dosi di vaccino, un ostacolo ai tanti inglesi che programmavano le vacanze in Provenza e Costa Azzurra. Ma il problema, prima ancora che esterno, è interno. Nonostante la massiccia campagna di vaccinazioni, la più rapida in Europa, il 40 per cento dei giovani tra i 19 e i 29 anni non ha ancora ricevuto neanche una dose. E saranno loro, con la fine delle restrizioni, a portare in giro nuovi focolai della variante Delta.
“È assolutamente vitale procedere con cautela”, commenta Boris Johnson. Eppure, a dispetto delle critiche dell’opposizione laburista e degli avvertimenti degli scienziati nella lettera a Lancet, il premier conservatore non ritiene di rimandare il “Freedom Day”.
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