10 luglio 2021
Il folle volo del borgo di Centuripe tra bellezza e archeologia
Il folle volo del borgo di Centuripe tra bellezza e archeologia
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Luca Nannipieri
CENTURIPE HA 5MILA ABITANTI ED È NELL’ENTROTERRA SICILIANO, FRA ENNA E CATANIA. HA UN DUOMO, UN SITO ARCHEOLOGICO, UN MAUSOLEO ROMANO E TANTO ALTRO. I GIOVANI CITTADINI CI SONO MA NON VEDONO L’ORA DI ANDARSENE. PERÒ C’È UN SINDACO ILLUMINATO CHE TENTA IN TUTTI I MODI DI OPPORSI ALLA DESERTIFICAZIONE.
Dista 65 km da Enna e 46 da Catania.
L’abitato è situato sulla linea di sommità di una formazione montuosa e assume la forma
di una stella marina; l’altitudine media è di 733 m s.l.m. e ciò permette di scorgere il versante occidentale dell’Etna, la valle del Simeto e parte della Piana di Catania.
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Si ritiene che un secolo prima della fondazione di Roma i Siculi, popolazione d’origine Osco-Umbra che emigrò in Sicilia probabilmente in epoca anteriore al X secolo a.C. scelsero il luogo, in posizione militarmente inespugnabile, per edificarvi la cittadina.
L’esistenza di un legame tra i popoli protolatini e i Siculi è confermata da un’iscrizione oggi ritenuta la più importante nella comprensione delle origini dei Siculi, contenuta su un famoso askos centuripino del VI secolo a.C. L’iscrizione contiene inequivocabili elementi di stretta affinità con la lingua latina.
Nel III secolo a.C. è il momento della ricchissima produzione di statuette fittili in terracotta dette tanagrine, per decorazioni funerarie, la cui grazia e ricercatezza di soggetti, come eroi, dei e animali varrà a Centuripe il titolo di Tanagra della Sicilia.
wikipedia
Arte magnogreca da centuripe, figura di danzatrice, II secolo a.c.- British Museum dal 1863
I, Sailko
Vaso da tomba di Centuripe, del III-II secolo a C. , alto 39,4 cm. Decorazione policroma dopo cottura. Esposto al Metropolitan Museum of Art di New York
Ismoon
Eros e Psiche (epoca 200÷100 a.C.)-British Museum
I, Sailko
Le pitture rupestri di Centuripe
“A te piace la Sicilia perché domani te ne vai“, mi dice una ragazza di vent’anni, “io invece la odio, perché ci sto e ci debbo restare“. Se a Centuripe, un paese di 5mila anime infossato nel cuore siculo tra Enna e Catania, attorniato solo da rocce, piante di pistacchio, fichi d’india, mandorli e agrumeti, il sindaco Salvatore La Spina ha chiamato da tutta Italia giornalisti, storici, critici d’arte per inaugurare un sito preistorico di pitture rupestri, datato dal Neolitico all’età del Bronzo, e un’esposizione di grafica da Pablo Picasso a Emilio Vedova, è proprio perché, forse, la frustrazione silenziosa di questa ragazza non può diventare, non deve diventare, la nota dominante e disillusa di tanti giovani siciliani.
CENTURIPE E IL RISCHIO DI DESERTIFICAZIONE
Centuripe è un paese pieno di “vendesi” attaccati alle porte delle case, come solitamente accade in tantissimi luoghi lontani dalle grandi traiettorie commerciali, industriali e turistiche. Eppure le piazze di Centuripe la sera sono piene di giovani. Pienissime. Come fossimo nelle vie universitarie di Bologna o sui Navigli a Milano di notte d’estate. Canti, rida, corteggiamenti, strusci, bevute, video social.
IL SITO PREISTORICO DI CENTURIPE
E allora ecco la sfida di Centuripe, promossa dal sindaco e dalla giunta: non far andar via i giovani. Non permettere lo spopolamento, la desertificazione. Come fare? Anzitutto, provando a respingere il disincanto: fintanto nella bocca dei giovani c’è questa amara liquidazione delle loro aspettative, la partita è perduta.
Museo Archeologico di Centuripe
LUCA NANNIPIERI A CANTURIPE
SALVATORE LA SPINA, UN SINDACO ATTIVISSIMO
SALVATORE LA SPINA, SINDACO DI CENTURIPE
CENTURIPE- CENTRO STORICO
Salvatore La Spina, primo cittadino da quasi un anno, un passato da giornalista e ufficio stampa nei musei di Firenze, tenta l’azzardo: far risorgere un senso di comunità, del restare qui, trasformando i punti orientativi e simbolici dei cittadini, anche se non sono di proprietà comunale, affinché generino appartenenza, economie, visibilità e lavoro.
Il duomo?“La facciata la faccio cambiare nei colori. Il prete è con me. Ora convinco la Soprintendenza“. Il sito Neolitico e dell’età del Bronzo? “Sono massi di proprietà privata, ma hanno una potenzialità mitologica incredibile. Ci ho fatto costruire una gradinata per raggiungerlo meglio, ma bisogna che i cittadini centuripini lo sentano loro“.
Il Museo Archeologico Regionale? “Non ho potere su di lui, però con l’assessore regionale e gli archeologi lo trasformeremo rendendo visitabili i vari piani dell’edificio“.
Il Mausoleo romano? “Ecco qui il rendering per trasformare tutta l’area, valorizzando non solo la rovina archeologica ma il viale panoramico“.
Attorno al Calvario vi è l’area ellenistica e romana:“La faremo scavare convenzionandosi con le Università e con il Ministero“.
L’Antiquarium?
“Ora ospita la mostra ‘Segni, da Cézanne a Picasso, da Kandinskij a Miró, ma in agosto faremo il Festival del cinema archeologico, con documentari, film dedicati all’archeologia, con una rassegna di film nei vari quartieri dal titolo ‘Scendi che c’è il cinema’“.
Pablo Picasso, Le taureau, 1945, litografia
SOSTENERE CENTURIPE
E mentre parla, gli viene da piangere. Le lacrime gli gonfiano gli occhi. Così, dal nulla. Forse la stanchezza, forse la pressione. Attorno ha molte persone che lo seguono. Non sappiamo se riuscirà in questo folle volo: far rinascere Centuripe puntando quasi tutto sulla bellezza (divenne sindaco lottando contro una discarica). Ma i folli voli, specialmente se lanciati in terre avare di cambiamenti, come lo è l’entroterra siciliano, vanno sempre amati, compresi e soprattutto – soprattutto! – sostenuti.
– Luca Nannipieri
LINK CENTURIPE
Tifiamo tutti per Centuripe, che racchiude in piccolo, si fa per dire, tutte le bellezze e la storia dell’Italia. Soprattutto tifiamo per il suo coraggioso e intelligente sindaco. Così dovrebbero essere i sindaci d’Italia: i difensori e gli incentivatori dei comuni che dirigono. Soprattutto i difensori e i valorizzatori di quello che i cittadini hanno avuto in consegna da chi li ha preceduti.