https://www.viaggitibet.com/
Nel 2003, un’immensa biblioteca contenente 84.000 rotoli fu trovata nascosta in un muro lungo 60 metri e alto 10 metri. Si suppone che la maggior parte di essi siano scritti buddhisti, ma vi si trovano forse anche opere di letteratura, di storia, di filosofia, di astronomia, di matematica o di arte. Si pensa che siano rimasti intatti per centinaia di anni. Sono in corso di esame da parte dell’Accademia tibetana delle Scienze Sociali.
«Quanto alla grande biblioteca di Sakya, essa è disposta su scaffali lungo i muri della grande sala del Lhakhang chen-po. Vi sono conservati numerosi volumi scritti in lettere dorate; le pagine sono lunghe sei piedi per diciotto pollici di larghezza.
Nel margine di ogni pagina si trovano delle miniature, e i primi quattro volumi sono illustrati con immagini dei mille Buddha. Questi libri rilegati in ferro furono realizzati su richiesta di Kubilai Khan, e presentati al Phagpa Lama in occasione della sua seconda visita Pechino.»
«In questo tempio è conservata anche una conchiglia tortile con le spirali rivolte da sinistra a destra (in tibetano: Ya chyü dungkar; in cinese: Yu hsuan pai-lei), presentata da Kubilai Khan a Phagpa. È suonata dai monaci solo quando la richiesta è accompagnata da un dono di sette once d’argento; ma suonarla, o farla suonare, è considerato un atto di grande merito.»
Biblioteca trovata in Tibet con 84.000 rotoli e libri, contiene la storia dell’umanità di migliaia di anni
I, Luca Galuzzi
Il monastero di Sakya, chiamato anche dPal Sa skya o Pel Sakya («Terra Bianca» o «Terra Pallida»), è un monastero buddhista situato 25 km a sud-est di un ponte a 127 km ad ovest di Shigatse sulla strada di Tingri, nella Regione Autonoma del Tibet.
Il monastero di Sakya, sede della scuola Sakyapa del buddhismo tibetano, fu fondato nel 1073 da Khön Könchog Gyalpo (1034-1102), primo Sakya Trizin e membro della nobile e potente famiglia Khön della provincia di Tsang, buddhisti di antica data (Nyingmapa).
Il tetto del tempio è sorretto da 40 enormi colonne color vermiglio, di cui quattro sono più grandi delle altre e rappresentano quattro diversi racconti legati al buddhismo. Una di queste venne donata al popolo tibetano da Kublai Khan, mentre le altre tre vennero portate al tempio da una tigre, da uno yak selvatico e dal dio del mare. Sul secondo piano del tempio ci sono 63 dipinti murali ben preservati che rappresentano dei mandala.
L’attuale Sakya Trizin, detentore del Trono dei Sakya e sua 41ª incarnazione, si esiliò dal Tibet nel 1959 e risiede oggigiorno a Dehra Dun in India. Come tutti i capi di lignaggio Sakya, è sposato. Ha due figli e il più giovane, Dungsey Gyana Vajra (nato il 5 luglio 1979 a Dehra Dun), è monaco e dirige il monastero di Sakya costruito in India.
DA :
https://it.wikipedia.org/wiki/Monastero_di_Sakya
Condividi
Che scoperta affascinante! Va oltre ogni fantasia possibile.
Qualcuno può integrare queste note spiegando come si arrivò alla scoperta e ad opera di chi? Grazie. È molto interessante.
È
Qualcuno può integrare queste note spiegando come si arrivò alla scoperta e ad opera di chi? Grazie. È molto interessante.
https://marinamagro.blogspot.com/p/il-monastero-di-sakya-contiene.html
Nel blog di cui il link sopra ci sono splendide fotografie del monastero, se vuoi altro..
qui c’è un testo:
https://eugeniastanisci.wordpress.com/2020/09/22/il-monastero-di-sakia-e-la-sua-biblioteca/
Spero ti basti, se no mi avvisi e cerco altro, ma più o meno i riferimenti sono questi, ciao, grazie di essere venuto a trovarci, chiara per il blog
ciao, vedi sopra, chiara