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Redi Hasa – Dajti Mountain
Redi Hasa, Mercan Dede – The Prayer Of The Moon
Redi Hasa – Seasons Going By (Official Video)
Redi Hasa – Butterfly (Official Video)
Redi Hasa – With A Little Help From My Friends – (Beatles Cello Cover)
Italian “tango of seduction”: Saxophon-Orchester Dobbri – Il Trillo del Diavolo, 1928
Redi Hasa – FLLADI (Live)
The Silence of the Trail
Stephan Moccio – Le Temps Qui Passe
Stephan Moccio – Fracture
Ola Gjeilo – City Lights
Singin’ In The Rain (From ”Singin’ In The Rain”)
String Quartet in E Minor, Op. 59, No. 2: III. Allegretto – Maggiore (Thème russe)
Reminiscence
Fljótavík
Redi Hasa – Wave (Official Video)
Sebastian Plano – Dancing Waters
Jenkins: Miserere mei, Deus
Karl Jenkins – Jenkins: White Water
HAUSER – Adagio (Albinoni)
Sebastian Plano – Verve
Charmaine (From “What Price Glory”)
Mari Samuelsen – Moonlight
Jenkins: The Armed Man – A Mass For Peace – XII. Benedictus (Piano Version)
May It Be (From ”Lord Of The Rings”)
Redi Hasa – Not Far (Visualiser)
Redi Hasa (Tirana, 7 dicembre 1977) è un violoncellista e compositore albanese.
Si è diplomato all’Accademia delle Arti di Tirana nel 1998 è ha proseguito i suoi studi al Conservatorio Tito Schipa di Lecce. Fin dal principio ha mescolato diversi generi musicali: dalla musica classica, alla musica popolare, creando il suo suono caratteristico, fluido e crudo.
foto dal suo facebook
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Nato in una famiglia d’arte, con la madre insegnate di violoncello, il padre ballerino e il fratello pianista, cresce tra spartiti e strumenti musicali. Nel 1998 a causa della situazione turbolenta creata dall’anarchia albanese, riuscì ad ottenere una borsa di studio per il Conservatorio di Lecce.
Nei primi anni del 2000 è tra i fondatori della BandAdriatica, con la quale contribuisce a esportare e far conoscere la musica balcanica nel Salento. Ha collaborato con un ampio numero di musicisti di questo ambiente, tra i quali: Officina Zoè, Xanti Yaca, Salento Orchestra, Manigold, Adria, Admir Shkurtaj Trio, Enza Pagliara, Valerio Daniele e Rocco Nigro. Dal 2012 è iniziato il suo sodalizio con Ludovico Einaudi, con il quale inizia a collaborare come primo violino alla Notte della Taranta per poi entrare stabilmente nel suo ensemble. Ha registrato con Einaudi due album: “In a Time Lapse” e “Elements”.
Negli stessi anni, Hasa partecipa al progetto “ponte mediterraneo” con Maria Marzotta, unendo la tradizione grika, salentina, albanese, francese e nord africana. Hanno pubblicato due album: “Ura” (Finis Terrae, 2014) e “Novilunio” nel 2017 (Ponderosa Music & Art, 2017).
Nel 2017, Robert Plant, fondatore dei Led Zeppelin, scopre il lavoro di Redi Hasa durante il tour Einaudi e lo invita a registrare tre brani nel suo ultimo album, “Carry fire”.
Nello stesso anno, ha registrato una traccia nell’album 3 O’Clock (Ponderosa Music & Art) dei Blonde Redhead.
Ha suonato inoltre con l’Orchestra Popolare Italiana, King Naat Veliov, Kocani Orkestra, Ambrogio Sparagna, Mauro Pagani, Rita Marcotulli e Pacifico.
Nel 2020 viene rilasciato il suo primo album da solista: “The Stolen Cello” (Decca Records). L’album prende il titolo da un episodio della vita di Hasa, che riuscì a scappare dalla guerra civile albanese portando con sé un rozzo violoncello rubato al conservatorio di Tirana ed è un intimo autoritratto musicale dell’artista e della sua terra d’origine.
