Lithograph of Villain (XIXth century). (Photo by Boyer/Roger Viollet via Getty Images)
Lady Montagu e il dragomanno. Viaggio avventuroso alle origini dei vaccini
Maria Teresa Giaveri
«È un metodo inquietante: prevede di sconfiggere la peggiore fra le pestilenze che hanno decimato l’umanità nel corso di secoli, il vaiolo, infettando preventivamente chi è sano con una forma attenuata del morbo per provocarne l’immunità. La pratica appare bizzarra, paradossale… ma la seducente e colta Lady inglese è convinta dei suoi benefici.»
«Un esperimento praticato da donne ignoranti». Così, nella Londra del 1721, viene accolta la proposta, avanzata da una dama elegantissima e intraprendente, Lady Mary Wortley Montagu, di immunizzarsi dal virus letale del vaiolo infettandosi preventivamente con una dose attenuata del morbo. Moglie dell’ambasciatore inglese a Costantinopoli, Lady Montagu ha appreso durante il soggiorno in Turchia l’esistenza di quel mezzo per sfuggire al flagello le cui ricorrenti epidemie decimano da secoli le popolazioni. Ma è una pratica bizzarra, in uso fra contadine sul confine settentrionale della Grecia; nemmeno l’avallo di due medici prestigiosi provenienti dall’Università di Padova era riuscita a farla accettare. Vuole però il caso che uno dei due medici sia anche il primo dragomanno – cioè il traduttore ufficiale – in servizio presso l’ambasciata britannica; collabora con la famiglia Montagu come interprete, come medico e anche come esperto di lingue e costumi dell’impero ottomano. Colta, curiosa e poliglotta, Lady Montagu conversa con lui in italiano, e apprende molto di più che qualche bel verso di poesia locale… E vuole il caso che anni dopo, tornata a Londra, l’ex-ambasciatrice descriva la pratica e le rassicuranti statistiche relative a quell’«esperimento» alle amiche più care, fra cui la principessa del Galles. Fiduciosa nel giudizio della cara Mary, preoccupata per i figli minacciati dall’epidemia, quest’ultima riesce a convincere il sovrano a far sperimentare il metodo e poi a farlo applicare agli eredi della famiglia reale. Comincia così, in Inghilterra e nelle colonie inglesi, poi fra imperi e staterelli europei la lunga e avvincente battaglia intorno al principio che il primo dragomanno a Costantinopoli aveva battezzato dell’«inoculazione». Illuministi francesi e inquisitori bostoniani, accademici altezzosi e oscuri medici preoccupati del bene pubblico, grandi sovrani e matematici stregati dal calcolo delle probabilità battaglieranno per decenni pro e contro un metodo di prevenzione enigmaticamente funzionale, che si tradurrà infine nella pratica della vaccinazione. Nelle pagine di questo libro, Maria Teresa Giaveri ricostruisce la storia di questa contesa come in un libro d’avventure, in cui non le peripezie di un naufrago o le temerarie imprese di una schiera armata sono al centro della narrazione, ma «le avventure di un’idea – idea bizzarra, sconvolgente, eppure salvifica».
Un dipinto di Mary Wortley Montagu di Jonathan Richardson il Giovane, 1725 ca
Lady Mary Wortley Montagu (nata Pierrepont ; 15 maggio 1689 – 21 agosto 1762)
https://en.wikipedia.org/wiki/Lady_Mary_Wortley_Montagu
Mary Wortley Montagu con suo figlio Edward , di Jean-Baptiste van Mour ( Vanmour), 1717 ca
segue da : ELLE.COM
https://www.elle.com/it/magazine/storie-di-donne/a27909216/lady-mary-wortley-montagu-vaiolo/
Bella, aristocratica, coraggiosa: Lady Mary Wortley Montagu ha incarnato lo spirito della donna moderna ed emancipata in un’epoca in cui le donne facevano molta fatica ad affermare il proprio pensiero. Nata in una famiglia dell’aristocrazia inglese, Lady Mary fin da giovanissima rifiuta le convenzioni e scappa con il suo futuro marito, destinato a diventare un’importante membro del Parlamento Inglese. Dall’isolata campagna, si trasferiscono a Londra, dove Lady Mary diventa un personaggio di spicco dell’alta società. Scrittrice, poetessa e intellettuale, frequentò e divenne amica di importanti personaggi del mondo della cultura e della scienza: da Mary Astell, una paladina dei diritti delle donne, ad Alexander Pope, uno dei maggiori poeti inglesi del Settecento, noto soprattutto per la sua vena satirica. Quando il marito divenne ambasciatore, la coppia si trasferì a Istanbul, dove Lady Mary studiò gli usi e costumi orientali, raccogliendo tantissime informazioni nel libro Turkish Embassy Letters, che diventerà una preziosa testimonianza per i futuri orientalisti.
William Powell Frith, Alexander Pope mentre dichiara il suo amore a lady Montagu
Il soggiorno in Oriente fu fondamentale per la vita e il percorso di Mary Wortley Montagu: la studiosa è infatti considerata una figura chiave per la diffusione dei vaccini in Occidente. Ma andiamo per gradi. Nell’Impero Ottomano, Lady Mary, da sempre attenta e sensibile alla condizione delle donne, visitò gli Zenana, ovvero le stanze riservate alle donne, dove spesso vivevano segregate. Proprio in questi luoghi, vide per la prima volta praticare la variolizzazione, ovvero un metodo di protezione dal vaiolo che consisteva nell’inoculare, nel soggetto da immunizzare, del materiale prelevato da lesioni vaiolose o dalle croste di pazienti non gravi. La donna è entusiasta di questa scoperta, ma non solo: è talmente convinta della validità del metodo, che lo applica sul proprio figlio Edward e cerca in tutti i modi di convincere le autorità inglesi ad adottare la tecnica per combattere il vaiolo su vasta scala. Insomma, mise in atto la prima campagna vaccinale della storia. Tenacissima, alla fine riesce a convincere anche i suoi amici a sottoporsi al trattamento, diffondendo la variolizzazione in tutto il Paese, ma non solo. La pratica si diffuse anche nel resto dell’Europa e arrivò in America. Quella che sembrava essere una vera e propria rivoluzione, incontrò però pareri molto discordanti e perplessità, anche se in molti continuarono a farsi inoculare questo “vaccino ante litteram”.
Lady Mary Wortley Montagu in abiti ottomani
La battaglia di Lady Mary era fortemente sentita perché combattuta in prima persona: suo fratello era infatti morto di vaiolo e lei stessa ne era rimasta sfigurata, le sue sofferenze furono così acute che rischiò la sanità mentale. La sua bellezza era stata deturpata, ma la sua forza non era stata scalfita dalla malattia. Volle a tutti i costi proteggere i suoi figli facendoli inoculare, convinse moltissimi medici a diffondere questa pratica, vincendo le resistenze di molti che la ritenevano un retaggio orientale poco in linea con la moderna medicina. Dopo pochi anni sarà un uomo, Edward Jenner, a perfezionare la terapia e a inventare i veri e propri vaccini, sulla scia delle scoperte e della campagna vaccinale di Mary Wortley Montagu. Pur essendo una letterata e una poetessa, il suo nome è fondamentale per la scienza e il progresso medico: è stata lei a porre le basi di quella che sarà una delle invenzioni più importanti della storia della medicina. Senza dimenticare il grande numero di persone che, grazie a lei, si salvarono da una malattia che all’epoca era un vero e proprio flagello.
Lady Mary Wortley Montagu
Cara bambina
Lettere dall’Italia alla figlia
A cura di Masolino D’Amico
Piccola Biblioteca Adelphi, 6632014,
pp. 312
8,49 EURO
Interessanti questi libri che ci offrono il lato più personale di personaggi diventati “pubblici”.