COSENZA, PARTE DEL CENTRO STORICO
Robin Mercuri – Opera propria
Cosenza è un comune italiano di 67 406 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia in Calabria.
Fondata dai Bruzi nel IV secolo a.C., esercitò un ruolo egemonico nell’area brettia regione sino alla conquista da parte dei romani. È identificata anche come “Atene della Calabria” in riferimento alla tradizione culturale acquisita tra XV e XVI secolo.
DA :
https://sites.google.com/site/cosenzaonline/home
Cosentia è menzionata nel Cippo di Polla, epigrafe romana di età repubblicana
Salli~commonswiki
VICOLO DI COSENZA VECCHIA
TRADUZIONE :
Feci la via da Reggio a Capua e in quella via posi tutti i ponti, i milliari e i tabellarii. Da questo punto a Nocera 51 miglia, a Capua 84 miglia, a Morano 74, a Cosenza 123, a Vibo Valentia 180, allo Stretto, presso la stazione di Ad Statuam, 231, a Reggio 237. Distanza totale da Capua a Reggio: 321 miglia. E io stesso, in qualità di pretore in Sicilia, diedi la caccia e riconsegnai gli schiavi fuggitivi degli Italici, per un totale di 917 uomini, e parimenti per primo feci in modo che sul terreno appartenente al demanio pubblico i pastori cedessero agli agricoltori. In questo luogo eressi un foro e un tempio pubblici.
STRADA STORICA A COSENZA VECCHIA
Il centro storico di Cosenza, a detta del critico d’arte Vittorio Sgarbi, è tra i più belli d’Italia, purtroppo, però, non è valorizzato al meglio. Esso è un vero e proprio gioiello, ma allo stato grezzo, in attesa che la classe dirigente cosentina se ne accorga e ne faccia un’attrazione turistica per i tanti siti culturali ed architettonici presenti in loco. Tanto per fare un esempio il Duomo di Cosenza è stato da poco dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, inoltre la pinacoteca di Colle Triglio (ex carcere borbonico) è una struttura stupenda, utilizzata per mostre stabili o tematiche. Attualmente Corso Telesio ed il Parco Fluviale hanno coinvolto i cosentini, grazie alla nascita di tantissimi Temporary Shop serali e di deliziosi localini all’aperto. Da visitare sono anche lo storico Teatro Rendano e la Villa Vecchia.
DA : TRIPADVISOR
Il centro storico di Cosenza incarna nelle sue forme architettoniche l’apice dell’espansione e della cultura dei Bruzi. Elementi caratteristici della parte antica della città di estensione ragguardevole, nella comparazione con le altre città del Mezzogiorno, sono la concentrazione di edifici monumentali, i numerosi palazzi padronali e di pregio, il disegno urbano, caratterizzato da un dedalo di strette strade che si snodano attorno agli antichi edifici, chiese, conventi, case fortezze, slarghi e piazze. Lo spazio urbano è inserito tra i fiumi Crati e Busento e lo scenario delle colline periurbane cosentine che regalano dei panorami mozzafiato. Dalla fontana dei 13 canali sgorga l’acqua proveniente dall’acquedotto dello Zumpo in Sila; lungo il corso Telesio si trovano la Casa delle culture e il duomo del 1200, dichiarato il 12 ottobre 2011 dell’UNESCO “testimone di una cultura e di pace”, mentre sul colle primogenito, di fondazione (il Pancrazio), si staglia la figura del castello svevo, imponente fortezza anch’essa millenaria che fu roccaforte di Federico II di Svevia, lo “Stupor Mundi”, imperatore-magnate profondamente innamorato della città.
FOTO E TESTO DA :
COSENZA NELLA PRIVINCIA DI COSENZA
COSENZA
LA PARTE VECCHIA DI COSENZA
LE PROVINCE DELLA CALABRIA
CASTELLO SVEVO
VICOLI DI SANTA LUCIA – FOTO DI ERCOLE SCORZA
La cattedrale di Santa Maria Assunta è il principale luogo di culto cattolico di Cosenza, cattedrale dell’arcidiocesi di Cosenza-Bisignano.
Santuario della Vergine del Pilerio, si trova nel cuore del centro storico della città, in piazza Duomo, a 251 metri s.l.m., lungo corso Telesio. Costruita intorno alla metà dell’XI secolo, essa vanta, grazie alla sua storia quasi millenaria, più stili architettonici.
Il 12 ottobre 2011 è stata riconosciuta come patrimonio testimone di cultura di pace dall’UNESCO.
La Madonna del Pilerio è uno degli appellativi con cui la Chiesa cattolica venera Maria, madre di Gesù. È venerata dai fedeli cattolici come protettrice della città di Cosenza e dell’arcidiocesi di Cosenza-Bisignano. La Madonna del Pilerio è raffigurata in una icona risalente al XII secolo che si trova dal 1607 nella cappella appositamente costruita all’interno del duomo di Cosenza, voluta da Giovan Battista Costanzo (1591-1617), per favorire l’afflusso dei pellegrini. Il 10 maggio 1981 il duomo di Cosenza venne elevato a santuario della Madonna del Pilerio dall’arcivescovo Dino Trabalzini.
L’iscrizione in latino dice chiaramente che non è una icona arrivata dall’oriente, ma eseguita in ambito mediterraneo occidentale. L’icona nel corso dei secoli ha subito vari danni ed è stata oggetto di rimaneggiamenti fino a essere ridipinta. È stata poi riportata alla bellezza originale nel 1976-77. L’icona si caratterizza per il Bambino che viene nutrito dal seno della Madre e dal velo rosso che elegantemente scende dal capo della Vergine.
PIAZZA XV MARZO, COSENZA
In primo piano la statua di Bernardino Telesio, sullo sfondo il teatro Rendano, la biblioteca Civica e l’accademia Cosentina
FOTO : File Upload Bot (Magnus Manske)
COSENZA VECCHIA
DAL FACEBOOK ” I BORGHI PIU’ BELLI D’ITALIA “, 30 AGOSTO 2020
UNA VIUZZA DI NOTTE
FOTO DAL FACEBOOK ” Cosenza 2.0 “
COSENZA DI NOTTE
UN’IMMAGINE DI COSENZA NOTTURNA
COSENZA, PARTE VECCHIA
IL CASTELLO SVEVO ILLUMINATO DURANTE LA NOTTE