Mauro Biani @maurobiani · 23.43 — 14 giugno 2021 — Garibaldi / Pettinato –+ Il Fatto Quotidiano, 14 giugno + Virginia Tonfoni, Il manifesto del 15 giugno

 

 

 

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IL FATTO QUOTIDIANO DEL 14 GIUGNO 2021

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/06/14/e-morto-tuono-pettinato-il-disegnatore-che-raccontava-la-scienza-a-fumetti-nel-2014-aveva-vinto-il-premio-lucca-comicsgames/6230235/

 

 

CULTURA

 

È morto Tuono Pettinato, il disegnatore che raccontava la scienza a fumetti. Nel 2014 aveva vinto il Premio Lucca Comics&Games

È morto Tuono Pettinato, il disegnatore che raccontava la scienza a fumetti. Nel 2014 aveva vinto il Premio Lucca Comics&Games

Il suo vero nome era Andrea Paggiaro, e negli anni si era specializzato nel racconto delle vite di personaggi come Giuseppe Garibaldi e Alan Turing, con la sua ironia apprezzata e amata da tutti. Negli ultimi anni si era poi dedicato alla narrazione delle grandi storie della mitologia con i fumetti

di F. Q. | 14 GIUGNO 2021

 

Andrea Paggiaro aveva 44 anni ed era considerato tra i più quotati giovani autori di fumetto italiani. Oggi, Tuono Pettinato – il suo nome d’arte – è morto dopo una lunga malattia della quale soffriva da tempo. A darne l’annuncio è stata la pagina Facebook Comics&Science, un progetto editoriale col quale collaborava ormai da qualche anno, e con cui aveva viaggiato per il mondo raccontando la scienza a fumetti.

“È con grande dolore che apprendiamo che stanotte ci ha lasciati Tuono Pettinato – si legge nel post – Era un grande artista del fumetto, e un amico per tutti noi di C&S. È stato con noi in tante avventure e viaggi improbabili, dal Cern a Manchester, con l’intelligenza e l’arguzia che erano solo sue. La sua delicata e surreale ironia ci mancherà moltissimo”.

Paggiaro era nato a Pisa il 27 settembre 1976. Si era poi formato a Bologna, prima al Dams e poi all’Accademia Drosselmeier per editor e librai.

Il suo nome d’arte è lo stesso del famoso racconto presente ne “La biblioteca di Babele“, uno dei più noti libri dello scrittore argentino Jorge Luis Borges. Negli anni, Paggiaro si era specializzato in illustrazioni di biografie oltre a storie originali in forma di strisce, graphic novel e vignette, e nel 2014 era stato premiato come “Miglior Autore Unico” al festival Lucca Comics & Games.

“Lo abbiamo amato nei suoi folli incontri – si legge in una nota ufficiale del Festival -, ci ha accompagnati alla scoperta delle biografie di straordinari artisti e scienziati, ed è stato capace di narrare con lucidità persino gli orrori della cronaca. La sua unicità era per noi in tanti piccoli gesti, nel suo raccontare per immagini con uno stile inconfondibile, nella sua ironia e autoironia, nella sua sintesi mai banale”.

Emanuele Vietina, direttore di Lucca Comics & Games, ricorda poi che “Andrea condivideva con tutte le persone che sono parte del Festival l’amore per gli stessi linguaggi, gli immaginari fantastici, i valori fondanti esprimendoli con la leggerezza e la profondità che gli erano propri e la sensibilità unica di cui era capace. Un collante che ci univa in quello che non è solo un lavoro, ma uno stile di vita che sapeva incarnare con intensità e passione. Ci mancherà molto”.

Negli anni, Tuono Pettinato ha firmato la serie “I Ricattacchiotti“, pubblicata settimanalmente da Repubblica XL e ha collaborato con AnimalsLinus.

Faceva parte del collettivo creativo dei SuperAmici assieme ad altri giovani talenti del fumetto come Ratigher, Lrnz, Dottor Pira e Maicol & Mirco. Assieme a loro aveva creato la rivista a fumetti Hobby Comics e Pic Nic, primo free press italiano dedicato al mondo del fumetto.

Il suo primo libro si intitola Apocalypso! – Gli anni dozzinali.

Per Rizzoli, poi, ha pubblicato la graphic novel Garibaldi – Resoconto veritiero delle sue valorose imprese ad uso delle giovini menti,

Enigma – La strana vita di Alan TuringWe are the champions, con testo di Dario Moccia,

Non è mica la fine del mondo,

Big in Japan e

ChatwinGatto per forza, randagio per scelta.

Il suo libro più recente è Neri & Scheggia in Galleria.

Inoltre, ha illustrato per l’editrice Campanila una serie di libri tra i quali la collana mitologica Antìkoi.

 

 

 

IL MANIFESTO DEL 15 GIUGNO 2021

https://ilmanifesto.it/tuono-pettinato-larte-di-narrare-il-mondo-ridendo/

 

Tuono Pettinato, l’arte di narrare il mondo ridendo

 

Fumetti. Addio all’autore di «Chatwin» e di «Garibaldi», tra i disegnatori più innovativi della scena italiana. Al secolo Andrea Paggiaro, nelle sue tavole ha parlato di resistenza e cambiementi climatici. Gli inizi con il collettivo dei Superamici, lo pseudonimo preso in prestito da Borges, il tratto pulito e semplice

 

Garibaldi di Tuono Pettinato Garibaldi di Tuono Pettinato

 

Virginia Tonfoni

EDIZIONE DEL 15.06.2021

PUBBLICATO 15.6.2021, 0:35

AGGIORNATO14.6.2021, 22:36

 

Non è facile mettere ordine nella sua opera per il dolore di aver perso un buon amico e saperlo scomparso a 44, dopo una lunga malattia: perché Tuono Pettinato, al secolo Andrea Paggiaro, per gli amici anche Tippi, o per i social Buono Pettinari, oltre a un autore immenso nel panorama del fumetto italiano, era in assoluto una persona adorabile.

Garibaldi, Alan Turing, Kurt Cobain e Freddie Mercury, ma anche la fine del mondo per il cambiamento climatico, la resistenza e l’antifascismo, e un paio di romanzi allo stato puro, come l’ultimo, Chatwin (Rizzoli, 2019).

I mondi che Tuono Pettinato ha raccontato a disegni sono vastissimi e, a prescindere dalla materia, sempre abitati dal suo sguardo ironico e dal suo pennino caustico; quel che più è importante, mondi sempre dannatamente incollati al nostro. Non è un caso che i suoi primi passi nel linguaggio del fumetto li abbia mossi nell’umorismo istantaneo della vignetta e della striscia, il formato condensato del linguaggio fumetto, conciso e tagliente, per raccontare la realtà in modo sopportabile.

 

INIZIÒ a farlo con i Superamici il collettivo di autori composto da Ratigher, Maicol&Mirco, Dr. Pira e LRNZ, riunito nel 2008 alla corte di Silvana Ghersetti, editrice di Grrrzetic, che pubblica i loro albi Hobby Comics, un classico del fumetto underground italiano da anni introvabile. Preso in prestito il nome da un volume contenuto nella storica e infinita Biblioteca di Babele di Jorge Luís Borges, con una sostanziosa citazione chiusa nel suo pseudonimo, Tuono Pettinato aveva messo in chiaro subito che si può essere colti, ma sempre e solo usando l’ironia e densi di significato a patto di non scadere nella tristezza e nella noia; aveva capito presto che come narratore avrebbe potuto occuparsi di questioni profonde e reali solo facendo ridere – anche a crepapelle – i lettori, agganciandoli con la sua lingua impeccabile e il tratto pulito e in apparenza infantile.

Tuono ha trasmesso sostanza, ha fatto cultura dal linguaggio ancora stimato come il meno colto e soprattutto l’ha fatto libero dall’ingombro dell’intento didattico. Posso scrivere senza esagerare che la lettura di uno qualsiasi dei suoi fumetti dona al lettore conoscenze nuove senza che costui se ne renda conto, tanto è preso dal compiacersi dei calembour, dei ritratti e delle teorie finissime di famosi antropologi o filosofi: come non citare la teoria del capro espiatorio tracciata da René Girard e ripresa in Corpicino (GRRRZ, 2013) o non ricordare il filosofo Emile Ciorian, spirito guida dell’Odiario (GRRRZ, 2016).

Tuono disegnava e scriveva con competenza e contenuti solidi, divertendosi e portando il lettore dalla sua parte nello stesso stato di grazia di chi si diletta studiando, scoprendo amenità e ricreandole nel proprio pensiero. Era un autore molto umile, per le vette che invece ha toccato. Basti pensare alle biografie: è riuscito a farci stupire di fronte all’arcinoto eroismo diGaribaldi (Rizzoli, 2010), e ad appassionarci alle astruse teorie scientifiche diAlan Turing (Enigma, Rizzoli, 2012), scritto con Francesca Riccioni, con la quale ha firmato anche un libro più recente sul cambiamento climatico,Non è mica la fine del mondo (Rizzoli, 2017), un saggio scientifico divulgativo raccontato da coloratissimi alieni in visita sulla Terra dopo l’autoestinzione della razza umana.

Tuono adorava la musica, specialmente quella hardcore, e con il suo pennino ha dedicato tavole indimenticabili alla vita e all’opera di Kurt Cobain, vero mito generazionale, in Nevermind (Rizzoli, 2014) concentrandosi sull’amico immaginario e sull’aspetto fanciullesco e tenero, del frontman dei Nirvana; ha raccontato Freddie Mercury attraverso la storia dei Queen in We are the champions (con Dario Moccia Rizzoli, 2016).

 

 

ACCETTAVA con entusiasmo le collaborazioni editoriali – «Linus», «Internazionale», «Fumettologica.com» – e i promettenti progetti collettivi, come quello del volume OraMai di Lucca Comics&Science o l’antologia a fumetti sulla resistenza, Bandierine (Barta Edizioni, 2015), e illustrava per scrittori nei quali credeva, come è accaduto per il romanzoQualcosa di Chiara Gamberale e per il libro di Christian Raimo sulla scuola, Tranquillo prof., la richiamo io.

Mentre la critica e il pubblico lo acclamavano con i premi come autore unico – il Gran Guinigi a Lucca e il Premio Boscarato a Treviso nel 2014, la mostra personale Tuoneide nel 2015 – Tuono e i lettori festeggiavano i suoi 40 anni con un libro in cui svelava, anche per rammentarlo a sé stesso, il suo lato malvagio. Pubblicato da quella che resta la casa dei suo progetti più personali e liberi, Grrrz Comic Art Book, L’Odiario, è un piccolo gioiello: un elegante breviario dove l’autore getta la maschera della gentilezza e si scopre «mastermind dell’odio». Un racconto autobiografico di ribellione contro l’identificazione col fumettista «buono», una terapia di disegnetti per superare quel blocco che spesso gli impediva di rispondere «No». Non ha funzionato Tuono, ti ricorderemo leggendoti, e ti sapremo per sempre buono.

 

L'Odiario – Tuono Pettinato | GRRRZ Comic Art Books

L'Odiario – Tuono Pettinato | GRRRZ Comic Art Books

Tuono Pettinato e L’Odiario diventeranno il temibile faro di espressione per coloro che, davvero, seriamente, non ne possono più.

Tuono Pettinato - CONIGLIBIANCHI.IT
L'Odiario: anche i fumettisti perdono la pazienza - MOSTRI SELVAGGI

L’AMORE È PIÙ FORTE DELL’ODIO
MA L’ODIO È PIÙ SIMPATICO

 

dal Facebook :

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dal facebook 

L'odiario (Tuono Pettinato) – Lo Spazio Bianco
Tuono Pettinato ha cominciato a odiare | Rolling Stone Italia
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