AFFARI ITALIANI.IT / ABOUBAKAR-SOUMAHORO- IL 18 MAGGIO A ROMA SCIOPERO DEGLI INVISIBILI
Venerdì, 14 maggio 2021 –
Aboubakar Soumahoro:
“Il 18 maggio a Roma lo Sciopero degli Invisibili”
La mobilitazione dei braccianti agricoli chiede di riformare la catena del cibo: “E’ comandata dai giganti della GDO che schiacciano i lavoratori”
Lorenzo Zacchetti
In un momento interlocutorio per il centrosinistra, la figura di Aboubakar Soumahoro rappresenta un segnale vitale. Il leader della Lega Braccianti ha recentemente raccontato in una intervista ad affaritaliani.it il suo progetto di costruzione di un nuovo soggetto politico, la “Comunità Invisibili in Movimento”, che si propone un obiettivo molto ambizioso: arrivare a Palazzo Chigi.
Certamente, il prossimo 18 maggio arriverà in piazza Montecitorio, teatro dello “Sciopero degli Invisibili” indetto come rappresentante della categoria:
“Le braccianti e i braccianti lavorano e vivono in condizioni disumane che non possono più essere tollerate ed accettate. La consapevolezza pubblica e l’indignazione della Comunità – per i turni di lavoro massacranti, le paghe misere e le condizioni di vita dei braccianti – devono tramontare in azioni concrete e risolutive”.
“Ecco perché – continua Aboubakar Soumahoro – siamo inesorabilmente giunti al bivio della storia che richiede una netta e chiara presa di posizione. La filiera agricola, dai semi alla forchetta, è comandata da giganti del cibo, la GDO, che schiacciano sotto lo stesso rullo compressore le contadine e contadini, le lavoratrici e i lavoratori braccianti, autisti, facchini, magazzinieri, commessi, rider e tutte quelle lavoratrici e quei lavoratori che portano avanti la filiera del cibo col sudore della fronte”.
“Oggi – prosegue il leader della Lega Braccianti – il disumanizzante processo di lavoro, con i suoi infortuni e caduti sul lavoro, è quasi equiparabile alle vergognose condizioni socio-lavorative di milioni di persone dell’inizio dello scorso secolo. Oggi, nell’era dell’economia digitale le stesse miserie vengono vissute da milioni di persone, costrette alla precarietà esistenziale e all’invisibilità asfissiante, nell’indifferenza della politica troppo distratta e molto succube del potere economico avido”.
Lo sciopero degli invisibili
Abdoulaye Thiam
Resistere, sognare, partire… sono impulsi che ognuno di noi mette in atto per raggiungere la sicurezza, poter lottare e migliorare le proprie condizioni di vita. Cosa spinge questi ragazzi provenienti da diversi paesi subsahariani a lasciare i loro cari per cercare un’avventura in Europa? I tre amici Alì, Adamo e Ahmadou intraprendono un viaggio pieno di pericoli che, partendo dal Sahel, li porta ad attraversare in condizioni disastrose il deserto del Sahara e il Mar Mediterraneo. Una volta giunti a destinazione, ai loro problemi economici si aggiungono quelli psicologici e burocratici e tutto ciò li rende uomini invisibili. Di fronte a questi drammi, le autorità africane rimangono silenziose e quelle europee reagiscono con degli interventi palliativi.
Aboubakar Soumahoro, fondatore della Lega Braccianti
“Oggi è giunta l’ora di parteggiare decidendo da che parte stare: o con la dignità del lavoro o con la dittatura dei giganti del cibo e degli algoritmi.
Scioperiamo il 18 maggio a Roma per chiedere di:
1) Riformare radicalmente la filiera agroalimentare, con l’introduzione della Patente del cibo, per poter porre fine allo strapotere dei giganti del cibo e per contrastare in modo efficiente ogni forma di sfruttamento e di caporalato (compreso quello dei colletti bianchi) alfine di garantire un cibo eticamente sano a tutte e a tutti;
2) Ottenere uguale lavoro e uguale salario;
3) Rilasciare un permesso di soggiorno per motivo di salute, convertibile in lavoro, per fare emergere tutti gli esseri umani costretti nell’invisibilità;
4) Garantire una equa distribuzione dei finanziamenti europei della Politica Agricola Comune (PAC) con condizionalità vincolate al rispetto dei diritti socio-lavorativi;
5) Prevedere l’accesso ai vaccini per tutte le persone invisibili colpite dalla disuguaglianza vaccinale;
6) Sostenere con un reddito tutte le persone invisibili e abbandonate dal Decreto Sostegno del Governo Draghi.
Uniamoci, affinché emergano i diritti e non l’indifferenza”, conclude Soumahoro.
Non mi sembra che le richieste di Soumahoro siano così estremiste, anzi, cercano di unire i diritti dei braccianti a quelli dei consumatori. Se il cibo è avvelenato dallo sfruttamento, se ci arriva inquinato da lavoro sottopagato, da persone che vivono in baracche, taglieggiate dai mediatori, non credo che sia un buon cibo, anche se i prezzi sono tenuti bassi perché le persone continuino a comprare ” a buon prezzo”.