PAOLO FERRARIO ( Como, 1948 )
Antologia del TEMPO che resta
“FACCIO DIRE AGLI ALTRI QUELLO CHE NON SO DIRE BENE IO”, MICHEL DE MONTAIGNE
22 MAG 2021
TRACCE E SENTIERI
Domenico Pelini legge: Iosif Brodskij, Fondamenta degli incurabili, Adelphi, 1989, pag. 29: “D’inverno , specialmente la domenica, ti svegli in questa città …
video, 2.15
Fondamenta degli incurabili
Iosif Brodskij
2014, pp. 108€ 4,99
«Il pizzo verticale delle facciate veneziane è il più bel disegno che il tempo-alias-acqua abbia lasciato sulla terraferma, in qualsiasi parte del globo». Parlare di Venezia significa parlare di tutto – e in particolare della letteratura, del tempo, della forma, dell’occhio che la guarda. Così è per Brodskij in senso pienamente letterale. Questa divagazione su una città si spinge nelle profondità della memoria del pianeta, sino alla nascita della vita dalle acque, da una parte, e, dall’altra, nei meandri della memoria dello scrittore, intrecciando alla riflessione le apparizioni nel ricordo di certi momenti, di certi fatti che per lui avvennero a Venezia. C’è qui, come sempre in Brodskij, l’immediatezza della percezione e il gioco fulmineo che la traspone su un piano metafisico. E, per il lettore, quella percezione, quel contrappunto di immagini e pensieri intriderà d’ora in poi il nome stesso di Venezia.
1962
Iosif Aleksandrovič Brodskij, noto anche come Joseph Brodsky ( Leningrado, 24 maggio 1940 – New York, 28 gennaio 1996), è stato un poeta, saggista e drammaturgo russo naturalizzato statunitense.
Considerato uno dei maggiori poeti russi del XX secolo, fu insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1987 e nel 1991 fu nominato poeta laureato (United States Poet Laureate). Scrisse principalmente in russo, fatta eccezione per i saggi, che scrisse in inglese.
Nasce a Leningrado nel 1940 nella famiglia ebraica Schorr (Shor), di antica ed illustre ascendenza rabbinica.
Suo antenato in linea diretta è Joseph ben Isaac Bekhor Shor, rabbino ebreo-francese, poeta ed esegeta del Tosafot, attivo nel XII secolo. I primi anni della sua vita coincidono con quelli della Seconda guerra mondiale e con l’Assedio di Leningrado, nel corso del quale perde uno zio a causa della fame.
da :
https://it.wikipedia.org/wiki/Iosif_Aleksandrovi%C4%8D_Brodskij
n9onj vedo niente come al s0olito