Tu sei quella
Che se ne va la notte
Ogni notte
Ascolta e non sente
Un tormento un amore
Sei quella che ama e odia
E ama e ama
E odia e odia e si odia
E si ama
Sei quella che c’è
Quando non c’è
Esiste e resiste e muore
Che è se stessa oltre la porta
Qualunque porta
Purché porti altrove
Che torna il mattino ed è altro.
16.10.2009
Gustav Klimt – Dame mit Muff, 1916– ( Donna col manicotto )
Liszt, Consolazione n. 3 — piano : Lang Lang
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Bellissima questa lirica e bellissimo il commento musicale, che tocca qualche parte sotterranea del nostro animo.
non so come sono riuscito ad entrare e proprio in una mia poesia e quindi ecco qua, ma, per favore, se vuoi, rendimi la strada più semplice:
Ci sono le notti buone
In cui mi prende un sogno
Che è scientemente un’utopia
Ma mi permette ci crogiolarmici dentro
E il sogno prende una sua buona strada
E l’utopia cresce come cresce il mio desiderio
Per quelle notti e quei sogni che conosco bene
Essere fallaci e spesso molto ingenui e semplici
Ed è in quella semplicità la mia felicità
E ci sono le notti cattive
Dove mi prende l’ansia per il giorno dopo
E so benissimo che quel giorno sarà come l’oggi
Ma so anche che anche il giorno dopo ancora
E pure l’altro ancora e ancora saranno uguali all’oggi
Quest’oggi cattivo e banalmente crudele che sembra
Non dover finire mai
Ed è allora che mi addormento quando mi dovrei svegliare
E veglio in un dormiveglia scuro e grigio
Ed è così che non so mai quando
Il sogno è veglia
Mentre so che l’utopia è svanita e sembra
Per sempre.
08.02.21 ore 00.15