CHOPIN, POLONAISE IN A FLAT OP. 53– SUONANO : 1. VLADIMIR HOROWITZ– 2. LANG LANG + note informative

 

 

 

 

 

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=org1Tt1NnBY

 

 

La Polacca in La bemolle maggiore, Op 53 (o l’eroica) per pianoforte solista, fu scritto da Frederic Chopin nel 1842.

Questa composizione è una delle composizioni più ammirate di Chopin. Il brano richiede eccezionali capacità pianistiche e grande virtuosismo per essere interpretato con un alto grado di competenza. È anche molto faticosa dal punto di vista esecutivo, e secondo il suo allievo Adolphe Gutmann, Chopin suonava il brano più delicatamente rispetto alla maggior parte dei suoi esecutori contemporanei . La polacca fu dedicata ad Auguste Léo, un banchiere tedesco e amico di Chopin.

Origine del termine Eroica

 

George Sand, amante e compagna di lunga data di Chopin, partecipò vigorosamente ai moti del 1848 come fecero molti intellettuali del tempo. Quando iniziò la Rivoluzione del 1848 in Francia, le donne avevano meno diritti degli uomini e Sand credeva che la rivolta fosse necessaria per il progresso. Intorno a quel periodo, Sand ha iniziato a pubblicare un proprio giornale. Questo le ha permesso di pubblicare alcuni saggi politici, esprimendo le proprie convinzioni . In uno di questi saggi, per esempio, scrisse “Non posso credere in nessuna repubblica che inizia una rivoluzione uccidendo il proletariato”.

Dopo aver sentito la Polacca di Chopin, Sand iniziò una corrispondenza con Chopin. In una delle loro lettere scrisse : “L’inspiration! La force! La vigueur! L’estenibile qu’un tel esprit doit être prêent in the Révolution française. Désormais cette polonaise devrait être un symbole, un symbole héroïque!” (Tradotto dal francese: “L’ispirazione! La forza! Il vigore! Non c’è dubbio che un tale spirito debba essere presente nella Rivoluzione francese. D’ora in poi questa polacca dovrà essere un simbolo, un simbolo eroico”). Nonostante la riluttanza di Chopin a dare nomi ai propri brani, tuttavia il compositore polacco ha permesso di rinominare il brano all’aggettivo “Eroico”.

 

 

Tra il 1802 e 1804, Beethoven volle scrivere una sinfonia che fosse la rappresentazione di tutta l’aspirazione all’epos riscoperta negli anni della rivoluzione francese. La sinfonia n. 3 (detta «Eroica») inaugurò una serie di opere caratterizzate da una maggiore durata e una scrittura che ricercava effetti di grandiosità, caratteristiche dello stile del secondo periodo di Beethoven, detto «stile eroico». Il compositore intendeva inizialmente dedicare questa sinfonia al generale Napoleone Bonaparte, nel quale vedeva il paladino degli ideali della rivoluzione francese. Non appena apprese la notizia della proclamazione del primo impero francese (maggio 1804), infuriato, cancellò la dedica.

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