Nabucco fece il suo debutto con successo il 9 marzo 1842 al Teatro alla Scala di Milano alla presenza di Gaetano Donizetti.
È stata spesso letta come l’opera più risorgimentale di Verdi, poiché gli spettatori italiani dell’epoca potevano tracciare paralleli tra la loro condizione politica e quella degli ebrei soggetti al dominio babilonese. La lettura fu incentrata soprattutto sul famosissimo coro Va, pensiero, sull’ali dorate, intonato dal popolo ebraico.
Va’ pensiero
Va’ pensiero, sull’ali dorate
Va’, ti posa sui clivi, sui colli
Ove olezzano trepide e molli
L’aure dolci del suolo natal
Del Giordano le rive saluta
Di Sionne le torri atterrate
Oh mia patria, sì bella e perduta
Oh, membranza sì cara e fatal
Arpa d’or dei fatidici vati
Perché muta dal salice pendi?
Le memorie nel petto raccendi
Ci favella del tempo che fu
O t’ispiri, il Signore un concento
Che ne infonda al patire virtù
Che ne infonda al patire virtù
Che ne infonda al patire virtù
Al patire virtù
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