Presidente GIMBE
Nino Cartabellotta
@Cartabellotta
PALERMO
Tir in bilico sui tetti a Caccamo: evacuata una palazzina, ore di panico
16 Aprile 2021
Momenti di paura a Caccamo in provincia di Palermo. Un tir, per cause in corso di accertamento, è finito in bilico sui tetti di alcuni magazzini.
nel link c’è un piccolo video
tutto su Caccamo, leggende medioevali fino alla sua salsiccia di oggi—
https://magazine.dooid.it/stagioni/autunno/caccamo/
il castello sarebbe il più grande della Sicilia —
con la neve
Caccamo: tra il Castello medievale e il Lago
https://viaggianza.com/caccamo/
chiesa dell’Annunziata
Il Duomo di San Giorgio
Chiesa di San Benedetto alla Badia
Lago di Rosamarina
L’antico borgo medioevale di Caccamo tra Castello e splendide chiese
piazza Duomo
è un vero e proprio gioiello architettonico disposto su tre livelli: sul lato nord si affacciano il Palazzo del Monte di Pietà (XVII sec.) affiancato, a sinistra, dall’Oratorio del SS. Sacramento e, a destra, dalla Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio. L’insieme è adagiato su una sorta di terrazza che si affaccia sul livello inferiore della piazza e sulla cui balaustra sono sistemate le quattro statue del Beato Giovanni Liccio, di Santa Rosalia, San Nicasio e Santa Teotista.
Sul lato ovest della piazza, addossata alla rupe del castello da un lato e sostenuta a valle da possenti arcate, si trova invece la Chiesa Madre che custodisce una bella tela di Mattia Stomer raffigurante il Miracolo di Sant’Isidoro Agricola (1641) e nella cappella del SS. Sacramento un altare in marmo con pietre dure incastonate.
Proseguendo su Corso Umberto I, si incontra in basso a destra la piazza San Marco circondata dall’ex-convento dei francescani, dalla Chiesa dell’Annunziata – fiancheggiata da due torri campanarie -, dalla Chiesa della Badia e dalla ex-chiesa di San Marco, di origini trecentesche (se ne vede ancora il portale a sesto acuto). La Chiesa della Badia, a unica navata, conserva uno splendido pavimento in maiolica realizzato nel XVIII sec. del palermitano Nicolò Sarzana. Notevoli anche gli stucchi dell’abside, di Bartolomeo Sanseverino (XVIII sec.).