Il pastore tedesco allatta il gattino rimasto orfano: “Così Yuki gli ha salvato la vita”
Il micetto sopravvissuto della nidiata della povera Titina ha una nuova mamma. Che abbaia. Una storia tragica e tenerissima quella che si è dipanata sulle alture di Lido Conchiglie, in una zona di campagna del Salento attraversata da una strada a veloce percorrenza. Proprio attraversando la strada la gatta è morta investita. Quando Ale e Bice, due professionisti di Galatone e Sannicola che vivono proprio in quella zona, si sono accorti che Titina era morta hanno trovato un gattino, molto denutrito ma ancora vivo. E se lo sono portato in casa. “Titina è sempre stata molto indipendente – spiega Bice – e non è mai entrata in casa. Ha sempre difeso le sue prerogative. Voleva vivere all’aperto, nei campi intorno alla nostra casa”. Il piccolo, però, aveva tanto bisogno di cure. Così Ale e Bice lo hanno portato da un veterinario che ha emesso la sentenza: bisogna nutrirlo, altrimenti morirà. Una parola. Il gattino non mangia. Troppi traumi, tanta stanchezza. Ci ha pensato Yuki, femmina di pastore tedesco di sette mesi. Il calore, l’afflato materno, l’istinto, l’idea accogliente di un nido. Ma chiamatelo come volete. Certo è che il gattino si è raggomitolato sotto la cagnolona ed ha simulato l’allattamento. Immediatamente Ale ha avvicinato un minuscolo biberon ed il gattino ha incominciato a bere. A mangiare. A vivere. Yuki e John, il suo compagno meticcio, saranno per sempre la nuova famiglia per il gattino orfanello
di Biagio Valerio
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