Questa coppia di giovani gufi – uno che sembra particolarmente curioso – sta in piedi vicino alla loro tana nel Wyoming occidentale. E sì, avete letto bene – sono gufi da tana. A differenza della maggior parte dei gufi, i gufi tanaroli nidificano e si posano sottoterra, spesso in tunnel abbandonati dagli scoiattoli di terra o dai cani della prateria. È uno dei tanti tratti che rendono le specie di dimensioni ridotte uniche tra i gufi. I gufi tanaroli vivono nelle praterie, nei deserti o in altre aree aperte e asciutte con vegetazione bassa. Quando sono minacciati, si ritirano nelle loro tane e sono noti per spaventare i predatori mimando il ronzio e il sibilo di un serpente a sonagli. E mentre la maggior parte degli altri gufi dormono durante il giorno, i gufi tanaroli sono spesso attivi nelle ore diurne. È come se non avessero finito l’addestramento dei gufi.
Una delle abitudini comuni alle popolazioni sia del nord che del sud America è quella di decorare, se così si può dire, i nidi-tunnel con numerosi oggetti, tra cui anche frammenti di carta, plastica, mozziconi di sigaretta, e spesso anche con sterco di mammiferi. L’uso di quest’ultimo elemento è stato oggetto di studi ed è stato dimostrato che il suo impiego è un efficiente deterrente per disorientare predatori terrestri come tassi e coyote. Quindi lo sterco diventa a tutti gli effetti un efficace strumento di mimetismo olfattivo, capace di confondere alcuni nemici. Altri ricercatori hanno dimostrato che il posizionamento davanti al tunnel di sterco ed escrementi attira numerosi coleotteri stercorari, una preda molto prelibata per le nostre civette. Un ricercatore americano, Dung, ha evidenziato che questa scelta potrebbe influire anche sulla necessità di queste civette di recuperare dosi di carotenoidi presenti negli insetti, che gli uccelli usano per incrementare il sistema immunitario e nella costituzione del tuorlo durante la deposizione delle uova.
I piccoli di civetta delle tane – che rimangono nel nido per diverse settimane – riescono ad imitare perfettamente il rumore dei sonagli presenti sulla coda del rettile e tale stratagemma si rivela molto efficace per spaventare i potenziali predatori (i mustelidi, ad esempio) che di fronte al tunnel scappano impauriti pensando si tratti della tana del serpente a sonagli. Una sapiente strategia che diventa fondamentale per chi nidifica sul terreno. Le civette si sono dimostrate intelligenti, previdenti e furbe ma nulla possono contro l’espansione dell’uomo e le relative minacce all’ambiente che stanno portando al declino in nord America di questa specie.
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IL MIMETISMO DEI GUFI DELLE TANE
QUANTI NE VEDETE ?
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Mi piacciono questi gufi tanaroli, che sono capaci di imitare il sibilo del serpente a sonagli. Glielo avrà insegnato lui?