Screenshot del film Sacco e Vanzetti (1971) di Giuliano Montaldo.
Gawain78
Sacco e Vanzetti è un film del 1971 diretto da Giuliano Montaldo, con Gian Maria Volonté e Riccardo Cucciolla. Il film narra la vicenda realmente accaduta a Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, due anarchici italiani emigrati negli Stati Uniti d’America a inizio Novecento.
Paese di produzione Italia, Francia
Genere biografico, drammatico, storico
Regia Giuliano Montaldo
Soggetto Fabrizio Onofri, Giuliano Montaldo, Mino Roli
Sceneggiatura Fabrizio Onofri, Giuliano Montaldo, Ottavio Jemma
Produttore Arrigo Colombo, Giorgio Papi
Fotografia Silvano Ippoliti
Montaggio Nino Baragli
Musiche Ennio Morricone
Scenografia Aurelio Crugnola
Costumi Enrico Sabbatini
Interpreti e personaggi
- Gian Maria Volonté: Bartolomeo Vanzetti
- Riccardo Cucciolla: Nicola Sacco
- Cyril Cusack: Frederick Katzmann
- Rosanna Fratello: Rosa Sacco
- Geoffrey Keen: giudice Webster Thayer
- Milo O’Shea: avvocato Fred Moore
- William Prince: avvocato William Thompson
- Claude Mann: Eddie
- Armenia Balducci: Virginia Vanzetti
- Valentino Orfeo: Celestino Madeiros
- Sergio Fantoni: console Giuseppe Andrower
TRAMA
Bartolomeo Vanzetti (Gian Maria Volonté) in una scena
Gawain78—Screenshot
1920, Stati Uniti d’America: a seguito di un attentato dinamitardo attribuito al movimento anarchico e mai rivendicato, vengono rastrellati (fermati) numerosi italiani. Sacco e Vanzetti sono trattenuti con l’accusa di rapina a mano armata ed omicidio. Il processo, pur evidenziando la loro innocenza, mette in mostra al contempo la volontà delle autorità statunitensi di compiere un gesto di rappresaglia politica, condannando a morte in maniera esemplare i due anarchici italiani.
Nicola Sacco (Riccardo Cucciolla) in una scena
Gawain78 —-Screenshot
A nulla serviranno le numerose mobilitazioni della comunità locale, non solo quella italiana, e i numerosi comitati di liberazione. Vanzetti inoltrerà invano domanda di grazia, pentendosi successivamente, e lodando il coraggio di Sacco, che non piegandosi alla richiesta di clemenza, avrà dato piena testimonianza della propria innocenza. Sacco e Vanzetti moriranno sulla sedia elettrica.
Virginia Vanzetti (Armenia Balducci) in una scena
Gawain78 —Screenshot
Produzione
Il film si avvale di una tra le più celebri colonne sonore di Ennio Morricone. La canzone di chiusura Here’s to You, cantata da Joan Baez, divenne un inno generazionale.
Il regista aveva pensato di realizzare un film sui due anarchici italiani (A Genova, in una fabbrica, all’Italsider) dopo aver visto lo spettacolo teatrale Sacco e Vanzetti di Roli e Vincenzoni, allestito dalla compagnia Attori Associati con la regia di Giancarlo Sbragia.
Presentato in concorso al 24º Festival di Cannes, è valso il premio per la miglior interpretazione maschile a Riccardo Cucciolla.
Rosanna Fratello ha ricevuto il Nastro d’argento per la sua interpretazione del ruolo di Rosa Sacco.
Una sala cinematografica di prima visione del centro di Roma, che proiettava la pellicola, subì un incendio doloso.
Critica
Il film, secondo la testimonianza del suo regista, ha sensibilmente contribuito alla riabilitazione storica e morale dei due negli Stati Uniti d’America: quando – il 23 agosto 1977, 50° della loro esecuzione – il governatore del Massachusetts Michael Dukakis riconobbe ufficialmente, con una cerimonia pubblica, l’errore giudiziario e il dolo dei magistrati, il regista Giuliano Montaldo fu «invitato alla riabilitazione per aver contribuito a essa».
Nell’edizione distribuita in videocassetta e in televisione, manca la battuta finale di Vanzetti prima di sedersi sulla sedia elettrica, “I’m innocent”.
Il film è stato restaurato dalla Cineteca di Bologna, dall’Istituto Luce-Cinecittà e da Rai Cinema nel 2017
Riconoscimenti
- 1971 – Festival di Cannes
- Premio per la miglior interpretazione maschile (Riccardo Cucciolla)
- 1972 – Nastro d’argento
- Miglior attore protagonista (Riccardo Cucciolla)
- Miglior attrice esordiente (Rosanna Fratello)
- Miglior colonna sonora (Ennio Morricone)
TESTO E FOTO DEL FILM DA :
https://it.wikipedia.org/wiki/Sacco_e_Vanzetti_(film_1971)
FRANCESCA PIERLEONI –ANSA.IT — 3 NOVEMBRE 2017
Sacco e Vanzetti contro l’intolleranza.
Versione restaurata film a Festa Roma e mostra a Cinecittà
Francesca Pierleoni
Conoscere la vicenda di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, i due anarchici italiani ingiustamente condannati e giustiziati nel 1927 negli Stati Uniti ”ha fatto nascere in me, un desiderio che poi è restato, di raccontare la mia sofferenza per l’intolleranza”. Lo racconta uno dei grandi maestri del cinema italiano, Giuliano Montaldo parlando di uno dei suoi capolavori, ‘Sacco e Vanzetti’ (1971), con Gian Maria Volonté e Riccardo Cucciolla.
A 90 anni dall’esecuzione e a 40 dalla riabilitazione giudiziaria dei due anarchici, il film in versione restaurata (grazie a Unidis Jolly Film in collaborazione con Cineteca di Bologna, Istituto Luce-Cinecittà e Rai Cinema) debutta domani in una serata di gala alla Festa del cinema di Roma, con in prospettiva anche una possibile nuova uscita nelle sale e la messa in onda in tv.
Il doppio anniversario legato a Sacco e Vanzetti è ricordato anche da una Mostra fotografica a Cinecittà, ‘Sacco e Vanzetti – Novanta/Quaranta’, con 40 scatti sul set di Enrico Appetito e del documentario ‘La morte legale: Giuliano Montaldo racconta la genesi del film Sacco e Vanzetti’ di Silvia Giulietti e Giotto Barbieri, che prossimamente sarà proposto nelle scuole italiane. Come molti italiani, Montaldo ha conosciuto la storia di Sacco e Vanzetti solo molti anni dopo: ”durante il loro processo si alzarono voci in loro difesa in tutto il mondo, ma in Italia c’era il fascismo e non se ne parlava” ricorda il regista. Lui ha scoperto la vicenda ”grazie a uno spettacolo teatrale che ho visto a Genova. E’ una storia incredibile, ma trovare i finanziamenti per farne un film, non è stato per niente facile”.
GIULIANO MONTALDO E VERA PESCAROLO, LA MOGLIE, UN LUNGO MATRIMONIO
Giuliano Montaldo (Genova, 22 febbraio 1930) è un regista, sceneggiatore e attore italiano.