ANSA.IT — 19 MARZO 2021– 15.29 :: ZEPPOLE DI SAN GIUSEPPE, IL DOLCE SIMBOLO GOLOSO DELLA FESTA DEL PAPÀ. Origini, varianti e golosità dei bignè fritti

 

 

ANSA.IT — 19 MARZO 2021– 15.29

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ZEPPOLE DI SAN GIUSEPPE, IL DOLCE SIMBOLO GOLOSO DELLA FESTA DEL PAPÀ.

Origini, varianti e golosità del bignè fritti

 

 

 

 

Zeppole con variante di fragole foto iStock. © Ansa

 

 

 

Tra le tradizioni culinarie più amate in Italia ci sono i dolci per la festa di San Giuseppe, la festa del papà del 19 marzo: i bignè fritti nel Lazio, le zeppole napoletane e in altre regioni meridionali, le raviole a Bologna, le Sfincie in Sicilia. Tante varianti, nel ripieno che classicamente è crema  pasticcera ma può essere anche ricotta, fritte o nella versione light al forno, forme diverse ma origine simile.

 

Per le zeppole, diventato il simbolo goloso della festa del papà, la realizzazione è a base di pasta choux di forma circolare con un foro centrale che viene farcito di crema pasticcera e guarnito con amarene sciroppate. Il bignè di San Giuseppe, popolare a Roma, è a base della stessa pasta, riempito di crema ma chiuso e senza frutta.

 

Le zeppole di San Giuseppe al forno (foto iStock.) © Ansa

 

 

LA STORIA DI “SAN GIUSEPPE FRITTELLARO

“Due le teorie più accreditate. La prima risale direttamente alla storia della Sacra Famiglia. San Giuseppe, infatti, per mantenere Maria e Gesù dopo la fuga in Egitto, iniziò a cimentarsi come friggitore ambulante oltre che falegname! Non a caso, a Roma, San Giuseppe è apostrofato in modo simpatico come Er Frittellaro, da una poesia degli anni 50 scritta da Checco Durante, che inizia proprio così: “San Giuseppe frittellaro tanto bbono e ttanto caro (…)”. Una seconda ipotesi fa risalire le zeppole alla storia romana e ad origini pagane. Il 17 marzo, infatti, si celebravano i Liberalia, in cui i ragazzi diventavano adulti e, in omaggio a Bacco e Sileno, scorrevano fiumi di vino e ambrosia, accompagnati da frittelle di frumento cotte nello strutto bollente, antenate delle “nostre” zeppole.

Quando nel 1968 si istituì la festa del papà due giorni dopo il 17 marzo, nel giorno dedicato a San Giuseppe, le discendenti delle antiche frittelle romane divennero il dolce ufficiale di questa celebrazione.

 

 

 

 

Zeppole di San Giuseppe e altre varianti dalla pasticceria Gruè a Roma © Ansa

 

 

LE ZEPPOLE

Sull’origine della parola ‘zeppola’ non ci sono fonti certe: potrebbe derivare dal latino serpula(m), ossia serpe, a giustificare la forma arrotondata su se stessa, oppure dal termine ceppo, trasformatosi poi in zeppa, che indicava il pezzetto di legno utilizzato dietro o sotto i mobili quando traballano. Un’altra fonte accreditata riporta le origini del nome sulle strade di Napoli: zeppola deriverebbe da ‘zì Paolo’, nome del friggitore napoletano presunto inventore di questo dolce.

 

 

 

 

Le zeppole di San Giuseppe (@ PuroSud) © Ansa

 

 

 

NASCITA DELLA RICETTA

La prima ricetta di questo dolce si trova nel Trattato di cucina teorico-pratico del 1837 ad opera del cuoco e intellettuale Ippolito Cavalcanti. Nel manuale, il duca di Buonvicino prescrive, in rigorosa lingua napoletana, gli ingredienti (farina, acqua, liquore, marsala, sala, zucchero e olio) per friggere questa pasta particolare che aveva provenienza tutt’altro che nobile. A Napoli erano infatti i friggitori di strada che, il 19 marzo, allestivano banchetti all’esterno delle loro botteghe e vendevano ai passanti le zeppole appena fritte, come nel più moderno street food. Quanto alla forma, furono le suore del Convento di San Gregorio Armeno a Napoli a conferire alla pasta la caratteristica forma rotonda. L’origine tuttavia è ben precedente e anche Goethe nel Gran Tour, in visita nel capoluogo partenopeo alla fine del 1700 scrive: “Oggi era anche la festa di S. Giuseppe, patrono di tutti i frittaroli cioè venditori di pasta fritta…“

 

 

 

 

 

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2 risposte a ANSA.IT — 19 MARZO 2021– 15.29 :: ZEPPOLE DI SAN GIUSEPPE, IL DOLCE SIMBOLO GOLOSO DELLA FESTA DEL PAPÀ. Origini, varianti e golosità dei bignè fritti

  1. i. scrive:

    Il nome zeppole mi fa pensare a qualcosa di ” zeppo”, pieno cioè di creme ed altre meraviglie. Anche solo pronunciare questo nome riempie la bocca e rievoca immediatamente sapori oniricamente paradisiaci.

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