25 maggio 2017
La casa estiva di Pierre-Auguste Renoir a Essoyes diventa museo
La casa estiva di Pierre-Auguste Renoir a Essoyes diventa museo
Mariacristina Ferraioli
25 maggio 2017
STA PER ESSERE INAUGURATA AD ESSOYES, PICCOLO VILLAGGIO NELLA REGIONE DELLA CHAMPAGNE, UNA NUOVA CASA MUSEO DEDICATA A RENOIR
La casa di Renoir ad Essoyes
IL RETRO DELLA CASA
Nella corsa per diventare una meta turistica tutto sembra essere lecito anche l’idea di acquistare la casa di un famoso artista, riconvertirla in museo con interventi strutturali che modificano quasi completamente l’impianto architettonico, aprirla al pubblico nella speranza di rientrare il prima possibile degli investimenti messi in campo. Se poi hai la fortuna che l’artista che ha vissuto o soggiornato nella tua zona sia uno degli artisti più famosi della storia dell’arte, il gioco è fatto. È quello che deve aver pensato l’amministrazione comunale di Essoyes, piccolo villaggio di appena 700 abitanti nella regione della Champagne-Ardenne, che è pronta ad inaugurare la casa-museo di Pierre-Auguste Renoir (Limoges 1841 – Cagnes-sur-Mer 1919), uno dei massimi esponenti dell’Impressionismo, che possedeva una casa proprio in quell’area.
LA STORIA DELLA CASA
Aline Charigot (23 maggio 1859 – 27 giugno 1915)
LA SUA STORIA NEL LINK:
https://en.wikipedia.org/wiki/Aline_Charigot
ALINE E RENOIR
LA FAMIGLIA
NEL 1912
UNA BELLISSIMA FOTO DI RENOIR
ALINE RENOIR IN TUTTA LA SUA BELLEZZA
L’edificio è stata acquistato da Renoir nel 1896, sei anni dopo aver sposato Aline Charigot, sua amante e musa ispiratrice, originaria proprio del posto. In un primo momento, la famiglia Renoir aveva deciso di stabilirsi definitivamente tra i vigneti della Champagne, ma le complesse condizioni di salute del pittore impressionista hanno costretto i Renoir a trasferirsi più a sud, a Cagnes-sur-Mer, cittadina della Provenza contraddistinta da un clima decisamente più mite. Qui Renoir ha fatto costruire una grande villa per la sua famiglia che, trasformata anch’essa in casa-museo, è oggi attrazione turistica da migliaia di visitatori l’anno. Nonostante il trasferimento in Provenza, Renoir ha continuato per tutta la vita a frequentare la casa di Essoyes durante l’estate.
DA CASA PRIVATA A MUSEO
Il consiglio comunale ha impegnato molti fondi per portare a termine il progetto: 600.000 euro solo per acquistare nel 2012 la casa da un erede di Renoir e oltre un milione di euro per ristrutturarla e convertirla in un museo. Impresa non semplicissima dato che l’edificio, che ha più di due secoli di vita, dovrà accogliere, nella migliore delle ipotesi, migliaia di persone. Un grosso impegno economico per un villaggio di così piccole dimensioni che spera di rientrare dell’investimento attirando folle di visitatori. Le premesse ci sono tutte visto che il piccolo studio di Renoir, che sorge in un edificio separato dal resto della casa e che è stato acquistato dall’amministrazione locale circa venti anni fa, attira da solo più di 10.000 persone l’anno. I lavori di ristrutturazione hanno riguardato il rafforzamento dei pavimenti, l’installazione di un ascensore per i disabili, la creazione di un’ampia sala, con un adeguato sistema di climatizzazione, che possa fungere da sala espositiva nella speranza che continuino ad arrivare opere prestate da altre istituzioni. Dal punto di vista meramente estetico si è seguita la traccia dei quadri di Renoir ambientati ad Essoyes per cercare di riportare la casa nelle condizioni in cui era alla fine dell’Ottocento.
IL SOSTEGNO DELLE ALTRE ISTITUZIONI FRANCESI
La casa museo sarà inaugurata il prossimo 3 giugno. Numerose istituzioni museali francesi stanno sostenendo l’apertura della casa-museo attraverso prestiti di opere d’arte. Arriveranno a Essoyes tre opere importanti di Renoir provenienti dal Musée des Beaux-Arts di Rouen, dal Musée des Beaux-Arts di Bordeaux, dal Musée Renoir a Cagnes-sur-Mer.
Non solo, il 17 giugno sarà inaugurata una mostra di dipinti dedicata a Renoir e i suoi amici impressionisti. Le 40 opere in mostra arrivano in gran parte dal Musée d’Art Moderne nella vicina Troyes e in parte dalla collezione privata di Picasso, che ammirava profondamente il maestro impressionista.
L’ESPACE DES RENOIR COME E’ ADESSO NEL 2020
sabato 13 agosto 2016
DU CÔTÉ DES RENOIR, ESSOYES — link al fondo del testo
Appena lasciati la Borgogna, ed entrati nella Regione dello Champagne seguendo le apposite indicazioni si può raggiungere questo autentico villaggio con la sua meravigliosa campagna che ha fatto innamorare l’artista Renoir. Qui oltre ad essere rapiti dalla bellezza artistica del luogo, naturalmente si possono assaporare degli ottimi vini ” Champagne”con piatti interessanti della cucina locale.
TROYES — BAR-SUR-SEINE
A 45 km a sud di Troyes, a 15 km da Bar-sur-Seine, questo grande villaggio ha più di 700 abitanti. La vista migliore è da Essoyes Fontette: una valle immersa nel verde in un unico sguardo si abbracciano questo villaggio in fondo. Affluente della Senna, Ource tagliare in due la città. Una posizione lontana dalle principali arterie di collegamento che vi invita a rilassarsi e riposare.
Non si può parlare di Essoyes senza menzionare Pierre-Auguste Renoir e suo figlio Jean Renoir, il regista, Pierre Renoir, attore, Claude Renoir, ceramista, tutti sepolti nel cimitero del paese.
Essoyes, è anche il luogo di nascita di altri uomini illustri: Auguste Heriot, fondatore del Grands Magasins du Louvre nel 19 ° secolo è diventato l’eroe del romanzo di Emile Zola “Au bonheur des dames” Louis Morel, scultore, la mano Renoir.
Rifugio dell’impressionista di Renoir Pierre-Auguste , uno dei grandi maestri dell’impressionismo, ha vissuto alcuni dei periodi più belli della sua vita ad Essoyes, dove trova le atmosfere, gli ambienti, la luce e i colori della sua pittura. Renoir incontra Aline Charigot nel 1880.
Lei era una sartina, nativa di Essoyes, che si era spostata a Parigi per guadagnarsi da vivere. Diventa prima la sua modella, poi sua moglie e convince il pittore a trasferirsi ad Essoyes.
E’ qui che Renoir ritrova gli ambienti, la luce e i colori perfetti per la sua pittura. Dopo brevi soggiorni seguiti da visite più regolari, nel 1895 la coppia acquista una casa, appena dopo la nascita del loro secondo figlio, Jean. La proprietà è abitata attualmente da una pronipote del pittore, Sophie…
Renoir si innamora dei paesaggi dell’Aube o, per dirla con una sua espressione, diventa “simile ad un contadino”. Insomma, cede allo charme del paese di campagna.
I viticoltori locali non tardano ad apprezzare il pittore e gli amici che vengono a trovarlo (Louis Valtat, Maleck, Matisse, Maillol….). Renoir per contro è sedotto dalla fresca semplicità delle ragazze locali che diventano le sue modelle. Per essere più tranquillo, Renoir si fa costruire un atelier in fondo al giardino.
Laggiù, al 1° piano, si mette a lavorare senza tregua. Trova ispirazione negli atteggiamenti dei figli, nelle scene familiari, ma anche nel villaggio e nei suoi dintorni. E’ così che a Essoyes, Renoir incontrerà la sua modella favorita: Gabrielle.
Pierre-Auguste Renoir – Gabrielle au chapeau, 1915-1916
Gabrielle Renard, figlia di un viticoltore di Essoyes, era la cugina di Aline Charigot, moglie di Renoir, e perciò nel 1894 entrò nella loro casa come governante dei suoi figli. Il sodalizio artistico tra lei e Renoir fu di grande intensità, a tal punto che arrivò a divenire la modella preferita degli ultimi venti anni di attività del maestro.
DA :
https://it.wikipedia.org/wiki/Gabrielle_con_cappello_largo
GABRIELLE CON LA ROSA, 1910, MUSEE D’ORSAY
Renoir ha ormai superato ampiamente la fase rigorosamente disegnativa (quella cosiddetta ingresque) della sua produzione pittorica, e con Gabrielle con la rosa approda a una pennellata pastosa, idonea per definire la corporeità ricca di spessore della modella, che si afferma con un’imponenza quasi rubensiana: «Amo la pittura grassa, liscia, untuosa, amo palpare u quadro, passarvi la mano» (Renoir). Gabrielle con la rosa, in effetti, è una delle espressioni più alte della tardissima maturità di Renoir, periodo spesso trascurato dalle antologie artistiche in favore di quello impressionista. Non bisogna dimenticare, tuttavia, che furono proprio i quadri come Gabrielle con la rosa, con la loro tavolozza ricca di corposi rossi, ad affascinare i giovani pittori del tempo, come Henri Matisse, che spesso si recò a Cagnes per visitare l’ormai anziano Renoir e apprendere i suoi segreti.
DA :
https://it.wikipedia.org/wiki/Gabrielle_con_la_rosa
Oggi, il ricordo dell’artista e dei suoi amici è sempre presente. Renoir e sua moglie riposano nel piccolo cimitero, a lato dei loro figli, Pierre l’attore, Jean il regista e Claude il ceramista.
Novità 2011::
Dal mese di febbraio 2011 aprirà a Essoyes il sito culturale e turistico Du Côté des Renoir.La piccola cittadina champenoise si trasforma così in un villaggio di artisti dove il visitatore è invitato a immergersi nel mondo del pittore Pierre-Auguste Renoir.
Da scoprire lo spazio Renoir, un’esposizione permanente e una sala per spettacoli dedicata alla sfera familiare. Il tutto prima di dedicarsi al “circuit découverte”, un itinerario nel villaggio che conduce al giardino impressionista e all’atelier del grande artista.
L’atelier di Renoir
Situato in fondo al giardino della sua casa di Essoyes, l’atelier del pittore vi apre le porte. Una visita unica dove la presenza del pittore Pierre-Auguste Renoir vi immerge nel suo mondo creativo. Al pianterreno, la vita dell’artista viene evocata dalla valorizzazione di oggetti e scritti. Un audiovisivo presenta le opere dipinte ad Essoyes. Voci, echi di conversazioni che possono essersi svolte nell’atelier, il rumore della vicina segheria, la campana della chiesa, vi immergono immediatamente nella vita quotidiana del pittore. Poco alla volta, si entra nel mondo del maestro, « dietro le quinte »: è il momento per conoscere meglio la vita di Renoir ad Essoyes. Al primo piano, l’atelier rievoca l’atmosfera del pittore, uno spazio puro, spoglio, toccante. Si sente la sua presenza, si percepiscono i suoi stati d’animo, gli interrogativi che si poneva: è l’antro dell’artista.
Renoir sembra appena uscito, può tornare da un momento all’altro… Vicino alla finestra, un mazzo di fiori del giardino, composto per Aline. Sotto la vetrata, una pedana coperta da un telo evoca la presenza di una modella. Un gioco d’ombre e di luce le dà vita. Gabrielle non deve essere lontana…Qualcosa dell’anima di Renoir vive ancora nel suo atelier.
E percorrendo la campagna di Essoyes, che lui amava tanto, immergendosi nella luminosità dei luoghi, si ritrova tutta l’emozione della sua pittura. Chi ama camminare può davvero « passeggiare » nelle tele di Renoir, o per lo meno attraverso i paesaggi che lo hanno ispirato, grazie a quattro circuiti segnalati (3, 7, 12 e 14 km) creati di recente. Diversi dipinti sono stati riprodotti su supporti di lave smaltata installées collocati nei luoghi che hanno ispirato l’artista.
Nel corso dell’itinerario, si scoprono così “Les laveuses”/Le lavandarie “Gabrielle au jardin”/Gabrielle in giardino “Paysage d’Essoyes”/Paesaggio di Essoyes, “Route de Loches”/La strada di Loches…Un invito a seguire i passi di Renoir e osservare la natura con i suoi occhi.
Quattro gli itinerari di randonnée sulle tracce del pittore:1 – Il circuito “Chemin montant dans les hautes herbes”: attraverso i luoghi che ricordano l’omonimi dipinto. (« Sentiero che sale nell’erba alta »).2 – Il circuito Aline Charigot: imbocca la strada dove è nata la moglie del pittore.3 – Il circuito Pierre Auguste Renoir: segue i meandri dell’Ource, in particolare nel punto dove il pittore ha dipinto le sue “lavandaie”.4 – Il circuito Gabrielle Renard: porta il nome della cugina d’Aline, domestica e modella del pittore.
Punto di partenza e arrivo: il municipio d’Essoyes.
LA CHAMPAGNE E I SUOI VINI
da :
BACCOPERBACCO. BLOGSPOT. COM
agosto 2016
http://baccoperbaccoitalia.blogspot.com/2016/08/du-cote-des-renoiressoyes.html
Dalle sue pitture sembra che Renoir amasse davvero le donne.