24 febbraio 2021
https://www.unhcr.org/it/notizie-storie/storie/i-bambini-vulnerabili-trovano-il-loro-eroe-interiore-grazie-al-sostegno-di-unassociazione/
IL RE DI SVEZIA CON IMAD ELABDALA CHE E’ STATO NOMINATO NUOVO IMPRENDITORE DELL’ANNO 2018, BIBLIOTECA BERNADOTTE, PALAZZO REALE DI STOCCOLMA–
FOTO SARA FRIBERG
Foto: Sara Friberg / The Royal Court of Sweden
I bambini vulnerabili trovano il loro eroe interiore grazie al sostegno di un’associazione
Un rifugiato siriano vince il premio Innovation Award dell’UNHCR per un progetto che aiuta i bambini vulnerabili a superare il trauma delle esperienze passate.
Di Nannie Sköld a Stoccolma | 24 Feb 2021
Bambini ad un evento di lettura Hero2B a Stoccolma © Martin Stalberg
IMAD ELABDALA
Quando Imad Elabdala è arrivato in Svezia in fuga dalle persecuzioni in Siria, si aspettava di iniziare una nuova vita grazie alle sue conoscenze e alla sua esperienza come ingegnere. Ma nonostante fosse al sicuro nel suo nuovo paese, continuava a soffrire la stessa angoscia che lo aveva colpito durante la guerra in Siria. Gli è stato diagnosticato un disturbo post-traumatico da stress (PTSD).
“Soffrire di PTSD è stato più difficile che vivere la guerra stessa”, ha detto l’ingegnere 36enne, parlando del conflitto iniziato 10 anni fa. “Ero solito sottovalutare i problemi di salute mentale. Quello che ho imparato affrontando questo disturbo è che la salute mentale è la chiave di tutto”.
Le persone con PTSD possono spesso rivivere esperienze traumatiche attraverso incubi e flashback involontari, che influiscono significativamente sulla vita quotidiana.
Imad ha iniziato a studiare psicologia per sostenere la sua guarigione. Poco dopo, ha iniziato una ricerca per scoprire cosa poteva fare per aiutare i giovani rifugiati, specialmente i bambini, la cui salute mentale risente delle esperienze vissute. La risposta che ha trovato è l’organizzazione Hero2B, un’organizzazione che mescola scienza, arte e narrazione per aiutare i bambini vittime di traumi.
Creata nel 2016, l’organizzazione non-profit lavora per avere un impatto positivo sulla salute mentale e il benessere dei bambini più vulnerabili della società.
Con lo slogan, “ogni bambino merita di sentirsi un eroe, non una vittima”, unisce la narrazione, la psicologia e la tecnologia in strumenti innovativi che sono appositamente sviluppati per insegnare ai bambini a superare le sfide e costruire una prospettiva sana.
“È qui che entra in gioco il potere delle storie. Improvvisamente non siamo più consulenti, siamo amici”.
Il libro Sarah’s Journey, sviluppato da Imad insieme a bambini e psicologi, racconta la storia di una bambina rifugiata che supera le sfide nel suo viaggio verso la sicurezza. Prima della pandemia, Imad e un educatore di Hero2B conducevano sessioni in classe per esplorare temi come l’empatia e la responsabilizzazione.
Il metodo ha trasformato la vita di Yara*. La bambina di sette anni è arrivata in Svezia dalla Siria con i suoi genitori nel 2015.
Dopo il loro arrivo via mare in Europa, Yara ha sviluppato una paura dell’acqua e, una volta in Svezia, ha iniziato a saltare le lezioni di nuoto a scuola.
Inoltre, Yara si vergognava del suo background di rifugiata, cosa che ha avuto un effetto inibitorio sul suo sviluppo, ha spiegato sua madre Amina*.
Una bambina segue una sessione di lettura di Hero2B a Stoccolma. © Martin Stalberg
Bambini ad un evento Hero2B a Stoccolma, Svezia. © Martin Stalberg
“Eravamo così felici di raggiungere la sicurezza”, ha detto Amina. “Ma la nostra esperienza è cambiata quando abbiamo iniziato a vivere con l’incertezza di ciò che il futuro ci riserva, e gli effetti delle nostre esperienze durante la guerra e il viaggio hanno cominciato ad affiorare.”
I metodi di narrazione di Hero2B hanno aiutato Yara a venire gradualmente a patti con le esperienze traumatiche a cui è stata esposta e l’hanno aiutata ad affrontarle. È stata colpita dalla forza della protagonista di Sarah’s Journey perché poteva comunicare con gli elementi naturali.
“Aveva un modello da seguire che le assomigliava”.
“Yara ammira Sarah e ha iniziato a dire agli amici a scuola che aveva un modello da seguire che le assomigliava ed era anche lei una rifugiata”, ha detto Amina. La Sarah immaginaria ha aiutato Yara ad affrontare la sua paura dell’acqua, e così Yara ha iniziato a frequentare le lezioni di nuoto.
“I libri e i film dell’organizzazione hanno davvero aiutato Yara a sviluppare la sua autostima”, ha detto Amina.
Quando è iniziata la pandemia, Imad ha dovuto adeguarsi alla nuova situazione. Non essere in grado di lavorare nelle scuole avrebbe potuto significare una battuta d’arresto, ma Imad ha istituito un progetto pilota che includeva social media, film e strumenti di apprendimento online per coinvolgere i bambini e le famiglie. Le figure di riferimento rimangono centrali, ma Imad ha detto che ora le famiglie possono discutere a casa i problemi di inclusione nella loro nuova società.
L’attenzione sulla salute mentale e il passaggio ai metodi online hanno attirato l’attenzione dell’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, che ha istituito il premio annuale Innovation Award nel 2018 per incoraggiare l’innovazione tra le ONG che lavorano con i rifugiati. A dicembre, l’organizzazione ha premiato Hero2B. Imad userà il premio di 15.000 dollari per sviluppare ulteriormente la sua organizzazione.
“L’attenzione di Hero2B alla salute mentale e al supporto psicosociale è considerata particolarmente importante in un momento in cui l’incertezza, l’isolamento e l’ansia stanno colpendo duramente le comunità di rifugiati… in particolare i bambini”, è stata la motivazione del premio.
In questi giorni, Imad si dedica a Hero2B a tempo pieno e progetta di trasformarla in un’associazione che fornisce strumenti digitali di supporto psicosociale a livello globale.
* Nomi cambiati per motivi di protezione.
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