IL POST  POLITICA   VENERDÌ 12 FEBBRAIO 2021 :: Chi sono i ministri del governo Draghi. Che storia e che faccia hanno le persone scelte dal nuovo presidente del Consiglio per il suo governo

 

IL POST 

   POLITICA

                VENERDÌ 12 FEBBRAIO 2021

https://www.ilpost.it/2021/02/12/ministri-governo-draghi/

Chi sono i ministri del governo Draghi.

Che storia e che faccia hanno le persone scelte dal nuovo presidente del Consiglio per il suo governo

 

 

Venerdì sera Mario Draghi ha sciolto la riserva accettando l’incarico di presidente del Consiglio, e dopo l’incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha presentato la lista dei ministri del governo che la prossima settimana chiederà la fiducia al Parlamento, che tutti i partiti tranne Fratelli d’Italia sono intenzionati a votare.

Mario Draghi

Presidente del Consiglio dei ministri

È uno degli italiani più noti e stimati al mondo, nonché una delle persone che hanno avuto più potere nel plasmare la politica economica e finanziaria dell’Italia, come dirigente e poi governatore della Banca d’Italia, e poi dell’Unione Europea come governatore della Banca Centrale Europea. Per via delle sue azioni da capo della BCE durante la crisi del debito europeo del 2010, Draghi è considerato l’uomo che ha salvato l’euro. Romano, orfano di entrambi i genitori fin da adolescente e formato come economista tra gli allievi di Federico Caffè, ha ottenuto un dottorato al Massachusetts Institute of Technology (MIT), una delle università più prestigiose del mondo, dove ha lavorato con due premi Nobel. Si è definito in passato un “socialista liberale”. È stato più volte indicato come possibile successore di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica.

(ANSA/POOL/ALESSANDRO DI MEO)

Roberto Garofoli

Sottosegretario alla presidenza del Consiglio

Ha 54 anni, è di Taranto ed è un ex giudice del Consiglio di Stato. Nella sua carriera ha avuto anche diverse esperienze politiche: dal 2006 al 2008 è stato capo dell’ufficio legislativo dell’allora ministro degli Esteri Massimo d’Alema, e negli ultimi anni è stato capo di gabinetto del ministero dell’Economia nei governi di Matteo Renzi, Paolo Gentiloni e nel primo governo di Giuseppe Conte.

(ANSA/ CLAUDIO PERI)

Luciana Lamorgese

Ministra dell’Interno

Ex prefetto in pensione, Lamorgese ha 67 anni ed è originaria di Potenza, in Basilicata. Era ministra dell’Interno anche nel governo uscente, dove era arrivata dopo una lunga carriera al Viminale e come prefetto di Venezia e a Milano. Rispetto al suo predecessore Matteo Salvini ha ammorbidito i cosiddetti “decreti sicurezza”, senza però avviare alcuna riforma del sistema di accoglienza e integrazione dei migranti.

Luigi Di Maio

Ministro degli Esteri

Ministro degli Esteri nel secondo governo Conte, dello Sviluppo economico e del Lavoro e delle Politiche sociali nel primo. Era anche capo politico del Movimento 5 Stelle fino alle dimissioni nel gennaio 2020 per via delle tensioni e correnti interne al partito (aveva parlato di “pugnalate alle spalle”). Ha 34 anni, è nato a Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, e nelle ultime settimane è stato tra i più governisti nel M5S.

(EPA/MOHAMMAD ALI)

Marta Cartabia

Ministra della Giustizia

57 anni, originaria della provincia di Milano, il suo era uno dei pochi nomi dati come probabili nei giorni scorsi. Tra il 2019 e il 2020 era stata la prima donna presidente della Corte Costituzionale. Fu nominata giudice della Corte costituzionale nel 2011 da Giorgio Napolitano. Prima era stata professoressa e ricercatrice in varie università italiane e straniere; fra le altre cose ha tenuto a lungo la cattedra di Diritto costituzionale all’Università Bicocca di Milano. È nota per essere molto cattolica, e vicina all’influente movimento conservatore Comunione e Liberazione.

(ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

Lorenzo Guerini

Ministro della Difesa

È del Partito Democratico, ministro della Difesa uscente, presidente della commissione parlamentare di controllo sui servizi di intelligence (COPASIR) tra il 2018 e il 2019. Guerini ha 54 anni ed è nato a Lodi, città di cui è stato sindaco dal 2005 al 2012. Iscritto inizialmente alla Democrazia Cristiana, è entrato nel PD tramite la Margherita ed è stato a lungo uno dei principali dirigenti della corrente del partito guidata da Matteo Renzi. È stato vicesegretario del PD tra 2014 e 2017. Assieme a Luca Lotti è il leader di “Base Riformista”, corrente del PD.

(ANSA/ UFFICIO STAMPA)

Daniele Franco

Ministro dell’Economia

È un economista di 67 anni originario della provincia di Belluno e considerato vicinissimo a Mario Draghi. Dopo la laurea in Scienze politiche a Padova ha fatto una lunga carriera nella Banca d’Italia, interrotta da due parentesi prima alla Commissione Europea e successivamente alla Ragioneria generale dello stato, di cui è stato presidente del 2013 al 2019. Dopo la fine del suo incarico alla Ragioneria generale era tornato alla Banca d’Italia, dove oggi è direttore generale.

(ANSA/ANGELO CARCONI)

Giancarlo Giorgetti

Ministro dello Sviluppo economico

56 anni, originario della provincia di Varese, è vicesegretario della Lega, esponente dell’ala moderata del partito. Deputato dal 1996, fino al 2004 era stato sindaco del suo paese natale, Cazzago Brabbia, in provincia di Varese. Nel primo governo Conte era stato sottosegretario alla presidenza del Consiglio, e in questi giorni è stata spesso raccontata la sua vicinanza con Draghi. Da tempo si dice che spinga per spostare al centro la Lega, e assorbire i toni, i temi e l’elettorato di Forza Italia.

(ANSA/FABIO FRUSTACI)

Stefano Patuanelli

Ministro delle Politiche agricole

Ministro uscente dello Sviluppo economico, ha 46 anni, è ingegnere, è nato a Trieste ed è stato capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle. È considerato molto vicino a Conte, e ha avuto un buon rapporto con gli alleati di governo del PD, con cui è sempre stato tra i principali mediatori.

(ANSA/ANGELO CARCONI)

Roberto Cingolani

Ministro della Transizione ecologica

Ha 59 anni e dopo essere stato professore ordinario di Fisica dal 2005 al 2019 è stato fondatore e direttore scientifico dell’Istituto italiano di tecnologia (ITT), un centro di ricerca finanziato dallo Stato. Nell’ultimo anno e mezzo ha fatto parte dei consigli di amministrazione di Ferrari e Illy, ed è stato “chief technology e innovation officer” di Leonardo. Nell’aprile 2020, durante la cosiddetta “fase 2” della pandemia, fu scelto per far parte del Comitato di esperti in materia economica e sociale presieduto da Vittorio Colao.

(ANSA / MATTEO BAZZI)

 

 

Enrico Giovannini

Ministro dei Trasporti e delle infrastrutture

Ha 63 anni, è professore di Statistica economica all’Università di Roma Tor Vergata ed è stato ministro del Lavoro e delle politiche sociali tra l’aprile del 2013 e il febbraio del 2014, sotto il governo di Enrico Letta. Ha avuto una lunga carriera in vari importanti centri di statistica italiani e internazionali: in particolare è stato “Chief statistician”, cioè capo del settore statistico dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) tra il 2001 e il 2009 e presidente dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) tra il 2009 e il 2013. Dopo la fine del mandato da ministro ha ricoperto incarichi in varie agenzie di livello internazionale, tra cui l’Organizzazione internazionale del lavoro, ed è stato cofondatore dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.

(ANSA/CLAUDIO PERI)

Andrea Orlando

Ministro del Lavoro

Ha 51 anni ed è vice segretario del Partito Democratico, esponente della sinistra del partito. Era già stato ministro della Giustizia nel governo Gentiloni, e dell’Ambiente nel governo Letta. Iniziò la sua carriera politica nella Federazione Giovanile Comunista Italiana a La Spezia, la sua città natale, di cui fu assessore. In Parlamento dal 2006, fu uno dei leader della corrente del PD dei “Giovani turchi”, e si candidò a segretario alle primarie del 2017 (prese il 20%, vinse Renzi). Nelle ultime settimane, dopo la crisi, è stato tra i dirigenti del PD più ostili alle trattative con Italia Viva.

(ANSA / ELISABETTA BARACCHI)

Patrizio Bianchi

Ministro dell’Istruzione

Ha 68 anni ed è di Ferrara, in Emilia-Romagna. È professore ordinario di Economia e dal 2004 al 2010 è stato rettore dell’università di Ferrara. Negli anni successivi è stato per due mandati assessore nelle giunte regionali di centrosinistra in Emilia-Romagna. Nell’aprile del 2020 era stato nominato a capo di task force del ministero dell’Istruzione per la ripresa delle attività scolastiche durante la pandemia da coronavirus.

(ANSA/CLAUDIO ONORATI)

Maria Cristina Messa

dell’Università e della ricerca

Maria Cristina Messa, 59 anni, è una medica e docente universitaria italiana, già rettrice dell’università di Milano-Bicocca, prima donna a dirigere un’università milanese. È esperta di diagnostica per immagini e medicina nucleare. È una nota europeista e si è espressa più volte a favore dei diritti delle donne.

(ANSA/MATTEO BAZZI)

Dario Franceschini

Ministro della Cultura

Ha 58 anni ed è nato a Ferrara. Dirigente di rilievo del Partito Democratico, è il ministro uscente dei Beni culturali del governo Conte II. Con l’eccezione del governo Conte I, ha ricoperto questo incarico anche sotto i governi Gentiloni (2016-2018) e Renzi (2014-2016). Durante il governo Letta (2013-2014) è stato ministro per i Rapporti con il Parlamento. Ha iniziato la sua attività politica nella Democrazia Cristiana dopo l’elezione di Benigno Zaccagnini a segretario della DC e nel 1980 è diventato consigliere comunale a Ferrara. Tra il 1997 e il 1999 è stato vicesegretario nazionale del Partito Popolare, per poi diventare uno dei fondatori della Margherita. Dopo la nascita del Partito Democratico, ne è stato il primo vicesegretario, ed è diventato segretario per qualche mese nel 2009 dopo le dimissioni di Veltroni.

(ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI)

Roberto Speranza

Ministro della Salute

Ha 42 anni ed era già ministro della Salute nel secondo governo Conte, dovendo quindi gestire la risposta all’emergenza sanitaria del coronavirus. Nato a Potenza, in Basilicata. Speranza è deputato del gruppo parlamentare Liberi e Uguali e segretario del partito formato dagli scissionisti del PD Articolo Uno. È in parlamento dal 2013, prima era stato il capo della Sinistra Giovanile. Molto vicino all’allora segretario Pierluigi Bersani, fu eletto capogruppo del PD alla Camera, una carica da cui si dimise nel 2015 quando il nuovo segretario del partito e presidente del Consiglio Matteo Renzi mise la fiducia sulla legge elettorale, la cosiddetta “Italicum”. Nel 2017 insieme a Bersani e altri dirigenti abbandonò il PD per fondare Articolo Uno.

(MAURIZIO BRAMBATTI/ANSA)

Massimo Garavaglia

Ministro del Turismo

52 anni, milanese, è un politico della Lega. È stato prima sottosegretario all’Economia e poi viceministro, sempre all’Economia, durante il primo governo guidato da Giuseppe Conte, tra il 2018 e il 2019. Ha iniziato la carriera politica nel 2009 come sindaco di Marcallo con Casone, in provincia di Milano. Eletto deputato nel 2006, alle successive elezioni del 2008 è stato eletto senatore. È stato poi assessore all’Economia della Regione Lombardia durante il mandato di Roberto Maroni. Ha due lauree: la prima in Economia e Commercio, la seconda in Scienze Politiche.

(ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

Federico D’Incà

 

Ministro dei Rapporti con il Parlamento

Ha 43 anni ed è di Belluno: è laureato in Economia e commercio e prima di essere eletto alla Camera con il M5S, nel 2013, lavorava per una multinazionale della grande distribuzione occupandosi di gestione informatica. È stato capogruppo del M5S e questore alla Camera, ed è considerato un “moderato” nel suo partito. Era ministro dei Rapporti al Parlamento anche nel secondo governo guidato da Giuseppe Conte.

(ANSA/UFFICIO STAMPA PALAZZO CHIGI/FILIPPO ATTILI)

Vittorio Colao

Ministro della Transizione digitale

Ha 59 anni ed è noto soprattutto per essere stato amministratore delegato della multinazionale di telefonia Vodafone, dal 2008 al 2018. In passato aveva lavorato per la banca d’affari Morgan Stanley e per la società di consulenza McKinsey, prima di diventare nel 1996 direttore generale della compagnia telefonica Omnitel, poi acquisita da Vodafone. Dall’aprile del 2020 e fino a metà giugno ha guidato il Comitato di esperti in materia economica e sociale istituito dal governo Conte per studiare «modelli organizzativi di vita» per la cosiddetta “fase 2”. Il Comitato ha elaborato un piano con 102 proposte, considerate solo in minima parte dal governo.

(ANSA/DANIEL DAL ZENNARO)

Renato Brunetta

Ministro della Pubblica Amministrazione

69 anni, è un docente universitario e dirigente politico di lungo corso del centrodestra, con un passato nel Partito Socialista degli anni Ottanta che dopo Tangentopoli lo portò nell’ampia delegazione di socialisti all’interno di Forza Italia. È stato Parlamentare europeo per due delegazioni, due volte candidato a sindaco di Venezia e due volte sconfitto, poi consigliere comunale a Bolzano, poi discusso ministro per la Pubblica amministrazione. Autore frequente di dichiarazioni controverse, critico della magistratura, esperto di mercato del lavoro, oggi è deputato alla Camera. Ultimamente ha votato No al taglio del numero dei parlamentari, in dissenso dalla linea del suo partito.

(ANSA/CLAUDIO PERI)

Maria Stella Gelmini

Ministra degli Affari regionali

Ha 47 anni ed è una delle leader più note di Forza Italia. Dopo aver studiato giurisprudenza e avere superato l’esame di avvocato, ad appena 34 anni fu una contestatissima ministra dell’Istruzione nell’ultimo governo Berlusconi. È deputata dal 2006 e nel 2018 è diventata capogruppo della Camera di Forza Italia.

(ANSA/GIUSEPPE LAMI)

Mara Carfagna

Ministra del Sud

45 anni, salernitana, è una politica ed ex modella. Ha studiato ballo a New York, suona il pianoforte e dopo una breve carriera tra teatro e televisione, ha cominciato a fare politica nel centrodestra in Campania, diventando deputata nel 2006. Si è occupata molto di uguaglianza di genere e lotta contro la violenza sulle donne e nel 2008 è stata ministra per le Pari opportunità. Ha posizioni progressiste sui diritti civili ed è stata tra i dirigenti di Forza Italia più critici con la Lega di Matteo Salvini.

(ANSA/ANGELO CARCONI)

Fabiana Dadone

Ministra delle Politiche giovanili

Fabiana Dadone, 35 anni, cuneese, era ministra della Pubblica amministrazione nel secondo governo Conte. In precedenza aveva abbandonato prima dell’esame di Stato una carriera da avvocata e dopo una militanza politica nel Movimento 5 Stelle è stata eletta deputata nel 2013 e nel 2018. È stata capogruppo della commissione Affari costituzionali e capogruppo alla Camera. È stata responsabile di Rousseau ed è una dei probiviri del Movimento 5 Stelle, un organo che ha molta influenza nel partito. Si è occupata anche di lotta al traffico di esseri umani. Ha due figli ed è appassionata di musica metal svedese.

(ANSA / FABIO FRUSTACI)

Elena Bonetti

Ministra della Famiglia e Pari Opportunità

Ha 46 anni ed è professoressa di Matematica all’Università degli Studi di Milano. Tra il settembre del 2019 e il gennaio del 2021 è stata ministra per le Pari opportunità e la famiglia nel governo Conte II. Vicina all’area cattolica, ha iniziato a impegnarsi in politica nel 2017 per sostenere Matteo Renzi alle primarie del Partito democratico. Dopo l’uscita di Renzi e dei parlamentari renziani dal PD è entrata in Italia Viva. È stata, assieme a Teresa Bellanova, una delle due ministre di Italia Viva che con le loro dimissioni hanno avviato la crisi e la caduta del governo Conte.

(ANSA/LUCA ZENNARO)

Erika Stefani

Ministra della Disabilità

È un’avvocata di 49 anni che milita da tempo nella Lega, con cui è stata prima vicesindaca di Trissino, un comune in provincia di Vicenza, e dal 2013 senatrice. Nel primo governo guidato ga Giuseppe Conte era stata ministra per gli Affari regionali.

(ANSA/ATTILIO CRISTINI)

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *