FRANCESCA ANGELERI, Libro sulle Foibe, minacciato Eric Gobetti: «Comunista appeso, ci vendicheremo» ::: TORINO.CORRIERE.IT / CULTIRA, 11 FEBBRAIO 2021 

 

ABBIAMO PARLATO DEL SUO LIBRO QUI : 

 

ERIC GOBETTI ( TORINO, 1973 ) STORICO SOPRATTUTTO AREA JUGOLASVA :: INTERVISTA DI ALBA VASTANO SUL SUO ULTIMO LIBRO : ” E ALLORA LE FOIBE ? “, LATERZA, gennaio 2021

 

 

 

 

 

TORINO.CORRIERE.IT / CULTIRA, 11 FEBBRAIO 2021 

https://torino.corriere.it/cultura/21_febbraio_11/libro-foibe-minacciato-eric-gobetti-comunista-appeso-ci-vendicheremo-a2976022-6c80-11eb-bd17-59a445633f5e.shtml

 

Libro sulle Foibe, minacciato Eric Gobetti: «Comunista appeso, ci vendicheremo»

 

L’autore di «E allora le foibe?»: «Il fatto che facciano riferimento ai miei figli mi preoccupa molto. Ma tutto questo odio mi fa capire di essere sulla strada giusta»

di Francesca Angeleri

Libro sulle Foibe, minacciato Eric Gobetti: «Comunista appeso, ci vendicheremo»

«Ho paura per me e per i miei figli, non posso negarlo, ma tutto questo odio mi fa capire di essere sulla strada giusta». Eric Gobetti, autore di «E allora le foibe?» edito da Laterza, ha lanciato un appello su Facebook denunciando le centinaia di messaggi violenti rivolti a lui e ai suoi figli per i quali farà denuncia alle forze dell’ordine, «è inconcepibile che uno non possa fare il proprio lavoro – dice-, capisco chi ha posizioni diverse dalle mie, però questa aggressione rende la mia vita impossibile. Il fatto che facciano riferimento ai miei figli mi preoccupa moltissimo. È dall’inizio, dall’uscita del libro e ancora prima, che scagliano queste offensive contro di me. Aumentano quando escono articoli sui giornali di estrema destra».

Ha bloccato la sua pagina Instagram rendendo il profilo privato perché è in particolare lì che il dibattito si era fatto estremamente violento, su Facebook ci sono gli amici degli amici e quindi i commenti, magari pure molto critici e offensivi, restano di persone mediate. È una condizione di continua pressione quella in cui vive, «non siamo ancora arrivati alle minacce fisiche ma sento di non poter fare il mio lavoro. Questa è gente che non si fa scrupoli a usare la violenza. Penso siano estremisti di destra anche se non ne ho la certezza. Non escludo che possa accadere qualcosa, anche se mi auguro di no. Vorrei uscire al più presto da questo fascio di luce, non ci tengo a stare sotto riflettori. Preferisco tornare a scrivere i miei libri senza che mi facciano impazzire».

Le minacce sono forti, inequivocabili: «Ci prenderemo la nostra vendetta, comunista appeso». E ancora: «Dovrebbero bruciare te e i pezzi di carta che ti autorizzano a dire idiozie». E sono tantissime.

Gobetti prova a replicare sui suoi canali: «Mi riconosco nei valori antifascisti, che sono i valori fondanti della nostra democrazia e della nostra Repubblica, nei quali tutti, a mio avviso, dovremmo riconoscerci. Come qualunque studioso interpreto i fatti storici con i miei strumenti culturali, che dipendono da una molteplicità di aspetti: generazionali, di genere, politici, sociali, legati all’epoca storica in cui vivo, ecc… Tutto ciò non è tendenzioso, è semplicemente onesto. Io almeno ci provo, senza pretendere di avere la verità in tasca. Ma tutti quelli che mi vorrebbero vedere morto (letteralmente) invece li riconoscono i valori della democrazia e della Repubblica?».

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