Quando tramonta il sole è un film del 1955, diretto dal regista Guido Brignone.
Soggetto Gianni Puccini, Elio Petri
Sceneggiatura Gianni Puccini, Elio Petri, Ivo Perilli
Fotografia Gianni Di Venanzo
Montaggio Gabriele Varriale
Musiche Michele Cozzoli, Salvatore Gambardella
Scenografia Ottavio Scotti
Interpreti e personaggi
- Carlo Giuffré: Salvatore Gambardella
- Maria Fiore: Carolina
- Giacomo Rondinella: Peppino
- Abbe Lane: Eugenia Fougère
- Alberto Rabagliati: l’impresario milanese
- Eduardo Passarelli
- Mario Carotenuto: Ferdinando Bideri
- Marcella Ferri
- Gino Buzzanca
- Franco Caruso: Gennarino
- Giovanni Filidoro
- Leonardo Severini
https://www.youtube.com/watch?v=Dq3s4bxFexU
Trama
Il film è una biografia romanzata del musicista e paroliere napoletano Salvatore Gambardella.
Savarese, operaio con un’ottima voce, canta le canzoni create da Salvatore Gambardella. Non avendo studiato, Gambardella si serve di un vecchio maestro per trascrivere le note delle sue composizioni. Rivoltosi all’editore musicale Don Ferdinando Bideri, il giovane Gambardella ottiene un buon contratto e conosce la nipote Carolina di cui si innamora.
Per aiutare Giovanna, una amica che vuole liberarsi di uno sfruttatore, Gambardella partecipa in incognito ad un concorso organizzato dallo stesso editore, lo vince ma viene squalificato e lasciato da Carolina che crede di essere stata tradita. Gambardella ottiene un nuovo contratto, questa volta a Milano, dove si reca con l’amico Savarese e dove conosce Consuelo, una canzonettista che diventerà il suo nuovo amore.
La nostalgia è però molto forte e, dopo anni di successi, decide di lasciare Consuelo e di tornare a Napoli dove avrà modo di ritrovare Carolina. La ragazza si riconcilia subito con lui e dopo un poco tempo anche lo zio acconsente alle nozze ma il giorno stesso del matrimonio l’autore, logorato da anni di lavoro febbrile, viene colpito da un attacco di cuore. Morirà poco dopo ammirando la sua città che per tanti anni lo ha ispirato.
CRITICA — DA MYMOVIES
La magia di Napoli
di giannies
Noto che questo gran film sia stato perfettamente snobbato dalla critica, il ché mi fa sentire quasi in dovere di dover specificare che non si tratti di un filmetto qualsiasi. Emozionante film per sognatori, ci fa riflettere circa la vita del mondo dello spettacolo, spesso difficile da gestire e decisamente frutto di una scelta che deve essere appropriata alle proprie esigenze ed al proprio carattere. Salvatore Gambardella, il protagonista, è una persona dotata di grande talento nello scrivere e fischiettare canzoni, tuttavia la sua grande umiltà lo porta spesso a nascondersi dietro il suo amico, dotato invece nel canto, ed altre persone come Consuelo, un’attrice teatrale che interpreterà le sue canzoni e che, durante la sua breve carriera artistica, lo accompagnerà fra le grandi capitali europee. Breve, perché il protagonista capisce bene quale sia il suo posto: la bella Napoli, poetica, melodica, anche solo restando a guardare i frangenti del mare dalla “balconata” di Posillipo. E’ proprio qui che, colpito da una malattia al cuore, vorrà ritornare, scegliendo quasi dove voler morire, avvolto da un’aria che ben conosce e circondato da persone che possono assicurargli il bene più prezioso: il suo grande amico cantante, tra l’altro suo precedente compagno di lavoro, e Carolina, senz’altro l’amore della sua vita (il protagonista rinuncerà alla bellissima e capacissima Consuelo per ritornare a casa sua, da Carolina). Un film leggero, appassionante, dal finale agrodolce; l’amore vince sul denaro, sulla fama, ma l’originalità sta nel mettere accanto all’amore anche un lucidissimo senso di patria, che permane in tutta la durata del film (anche e soprattutto quando Salvatore si ritrova ad ottenere successo fuori Italia) e che ricongiunge ad un forte sentimento che ricorda quello risorgimentale.