ANSA.IT — 16 GENNAIO 2021 –19.31
I disegni di Henry Moore a Museo Novecento di Firenze.
Esposti dal 18 gennaio, giorno riapertura sale
FIRENZE – A quasi cinquant’anni dalla mostra al Forte di Belvedere che vide protagonista il maestro inglese Henry Moore con le sue celebri sculture, il Museo Novecento di Firenze decide di rendergli omaggio con la mostra ‘Henry Moore. Il disegno dello scultore’. La rassegna, curata da Sebastiano Barassi, head of Henry Moore collections and exhibitions e Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento, sarà inaugurata il 18 gennaio, giorno della riapertura al pubblico dei musei e resterà nel capoluogo toscano fino al 18 luglio. Esposti circa 70 disegni, più alcune grafiche e sculture di Moore. Fulcro della mostra, è stato spiegato, sono le forme naturali, gli animali, ma anche i teschi e la relazione tra il creatore e la materia, esemplificata dai disegni che ritraggono le mani dell’artista. Nella sala al piano terra, spicca la presenza di un cranio di elefante proveniente dal suo studio, su cui Moore si è applicato costantemente anche per realizzare una serie di incisioni. Al secondo piano, fino al 30 maggio, il museo propone anche la mostra ‘Henry Moore in Toscana’ come evento collaterale della rassegna, con una serie di opere, documenti e fotografie che testimoniamo il rapporto dell’artista con la regione. Per Risaliti “essere giunti dopo due anni di impegnativa ricerca a creare una collaborazione scientifica con la prestigiosa Henry Moore Foundation per riportare a Firenze le opere del maestro è motivo di vanto e di immensa soddisfazione”. Risaliti ha poi evidenziato “il carattere inedito della selezione delle opere, che consentirà di entrare nel vivo della genesi concettuale e formale del lavoro del grande scultore che qui si palesa grandissimo disegnatore”. Per l’assessore alla cultura di Firenze Tommaso Sacchi si tratta di un “piccolo segnale di speranza in un momento molto difficile per la cultura fortemente penalizzata negli ultimi mesi”. (ANSA).
Dovevo avere probabilmente circa 11 anni quando decisi per la prima volta che volevo diventare scultore. Ricordo benissimo il momento preciso. Da ragazzo, a scuola, mi piacevano le lezioni d’arte, mi piaceva disegnare. Nei miei primi ricordi mi vedo chiedere spesso a mio fratello più grande di disegnarmi un cavallo o altre cose. Ma l’episodio insignificante che ho fissato in mente è legato alla scuola di religione dove i genitori mi mandavano con mia sorella più piccola tutte le domeniche pomeriggio, credo soprattutto per liberarsi di noi…il direttore ci faceva un discorso che aveva sempre un piccolo risvolto morale. E una domenica ci parlò di Michelangelo che stava scolpendo nelle strade di Firenze – che erano il suo studio – la testa di un vecchio fauno. Un passante stette ad osservarlo due o tre minuti e poi disse: “ma un vecchio non potrebbe avere ancora tutti i denti”. E Michelangelo prese immediatamente lo scalpello e fece saltar via due denti, e quindi – disse il direttore – ecco un grande uomo che ascolta. Consigli degli latri anche se nemmeno li conosce. La storia mi si è fissata nella mente non per la morale, ma per via di quel personaggio, Michelangelo, un grande scultore. Così, invece di dire come gli altri bambini che volevo fare il macchinista o cose nel genere, quelle parole mi si stamparono nella mente e da quel momento seppi [cosa volevo diventare].Henry Moore
Henry Moore, The Artist’s Hands, 1981. HMF 81(135) conté crayon, ballpoint pen I Ph. Nigel Moore, Menor
CITAZIONE E IMMAGINE
DA ” ARTE .IT ”
http://www.arte.it/calendario-arte/firenze/mostra-henry-moore-in-toscana-73875
“L’osservazione della natura è decisiva nella vita dell’artista. Grazie a essa anche lo scultore arricchisce la propria conoscenza della forma, trova nutrimento per la propria ispirazione e mantiene la freschezza di visione, evitando di cristallizzarsi nella ripetizione di formule”.“
“Lo scopo principale dei miei disegni è di aiutarmi a scolpire. Il disegno è infatti un mezzo per generare idee per la scultura, per estrarre da sé l’idea iniziale, per organizzare le idee e per provare a svilupparle…Mi servo del disegno anche come metodo di studio e osservazione della natura (studi di nudo, di conchiglie, di ossi e altro). Mi accade anche, a volte, di disegnare per il puro piacere di farlo” ha dichiarato Moore.“
„“La percezione della forma è per lo scultore una sensazione interiore: ogni forma, infatti, indipendentemente dalle sue dimensioni e dalla sua complessità, viene da lui percepita come se fosse contenuta nell’incavo della sua mano, e visualizzata mentalmente nella molteplicità dei suoi aspetti”. “
“Disapprovo l’idea secondo cui l’arte contemporanea sarebbe un atto di fuga dalla realtà. Il fatto che l’opera d’arte non abbia come scopo la riproduzione fedele delle sembianze della natura non è motivo sufficiente per ritenere che essa sia uno strumento di evasione dal mondo e dalla vita: al contrario, è proprio attraverso l’arte che è possibile addentrarsi ancor più profondamente nella vita stessa. L’arte non è un sedativo o una droga, né un semplice esercizio di buon gusto, e neppure un abbellimento della realtà con piacevoli combinazioni di forme e di colori; è invece una espressione del significato della vita e un’esortazione a impegnarvisi con sforzi ancora maggior“
CITAZIONE DALL’ARTICOLO DI FIRENZE TODAY — ANCHE TUTTE LE IMMAGINI SONO DAL LINK:
https://www.firenzetoday.it/eventi/henry-moore-mostra-museo-novecento-2021.html
alcune immagini sono ripetute, ma le riguardiamo con diletto—
HENRY MOORE A FIRENZE NEL 1971
1972
1981
PAESAGGIO
THE ARCH, 1963/ 69 ( FIBRA DI VETRO ), ESPOSTA AL FORTE DI BELVEDERE DI FIRENZE, 1972
PAESAGGIO
ROCCE
1981
PAESAGGIO
ACQUAFORTE
1981
1981
1981
PAESAGGIO
ACQUAFORTE
LE IMMAGINI SOPRA SONO PRESE DA FIRENZE TODAY
Henry Moore, la mostra al museo del Novecento„
DA ARTICOLO: Henry Moore torna a Firenze“
LINK SOTTO
https://www.firenzetoday.it/foto/eventi/henry-moore-mostra/#dm_1-biog_1971_0009003.html