Dalla Russia arrivano notizie di centinaia di arresti tra cui Yulia Navalnya e immagini di decine di migliaia di manifestanti in tutto il paese, da Mosca a Tomsk.
Qualcosa sta succedendo, la repressione ha come effetto di ingigantire le proteste. La libertà non la si può fermare pic.twitter.com/otG0sTf13Z
— Lia Quartapelle (@LiaQuartapelle) January 31, 2021
Da Mosca alla Siberia, migliaia di persone sono state fermate dalla polizia russa durante le manifestazioni a favore di Alexei Navalny. Tra loro anche la moglie del dissidente, arrestato il 17 gennaio e condannato a 30 giorni di carcere pic.twitter.com/W3leJvUQA6
— Tg3 (@Tg3web) January 31, 2021
ANSA.IT — 31 GENNAIO 2021 —15.39
Oltre tremila arresti alle proteste pro Navalny fermata la moglie.
Manifestazioni in almeno 35 città del Paese
Sono oltre 3.000, e per l’esattezza 3.062, i manifestanti finora fermati durante le proteste in Russia contro la detenzione di Alexey Navalny: lo riferisce l’ong Ovd-Info sul suo sito internet ufficiale. L’ong ha notizia di 844 fermi a Mosca e 488 a San Pietroburgo.
In Piazza Sennaya, a San Pietroburgo, “la polizia ferma brutalmente i giornalisti” nonostante indossino gilet gialli con su scritto “Stampa” e mostrino i tesserini.
Lo riporta la testata online Meduza, secondo cui uno dei fermati è il fotoreporter Georghi Markov, che stava scattando foto per il sito Znak.com.
Navalny, 44 anni, è statao arrestato il 17 gennaio scorso al suo ritorno dalla Germania, dove era stato ricoverato in seguito a un tentativo di avvelenamento.
La polizia russa ha fermato la moglie di Aleksey Navalny, Yulia Navalnaya, mentre andava assieme a un gruppo di manifestanti verso il carcere di Matrosskaya Tishina di Mosca, dove è rinchiuso l’oppositore. Lo riporta la tv Dozhd. Gli agenti hanno iniziato a fermare i manifestanti che si sono radunati nei pressi del carcere. Lo riporta l’agenzia Interfax. Un video pubblicato da Meduza mostra i manifestanti che urlano in coro “Libertà” per Navalny.
Gli Stati Uniti di Joe Biden, per bocca del segretario di Stato Antony Blinken, condannano le “tattiche brutali” della Russia contro i manifestanti di opposizione. “Gli Stati Uniti condannano l’uso persistente di tattiche brutali contro manifestanti pacifici e giornalisti da parte delle autorità russe per la seconda settimana consecutiva – afferma in un tweet il segretario di Stato americano Antony Blinken -. Rinnoviamo il nostro appello alla Russia affinché rilasci i detenuti per aver esercitato i loro diritti umani, tra cui Aleksey Navalny”, conclude.