ANSA.IT –21 GENNAIO 2021 — 17.05 ::: Giorno Memoria, Il tempo della fine nella musica di Messiaen. In streaming Quatuor in prigionia il 26 gennaio + MUSICA
Olivier Eugène Prosper Charles Messiaen Premio Wolf per le arti 1982
Rob Croes / Anefo
Olivier Eugène Prosper Charles Messiaen(Avignone, 10 dicembre 1908 – Clichy, 27 aprile 1992) è stato un compositore, pianista, organista e ornitologo francese.
Si iscrisse al conservatorio di Parigi all’età di 11 anni ed ebbe tra i suoi professori musicisti del calibro di Paul Dukas, Maurice Emmanuel, Charles-Marie Widor e Marcel Dupré.
Nel 1931 ottenne il posto di organista della chiesa della Sainte-Trinité a Parigi, incarico che mantenne fino alla morte. Nel 1940, durante l’invasione tedesca della Francia fu fatto prigioniero ed internato nello Stalag VIII-A, un campo di lavoro presso Görlitz. Qui, trovando casualmente tra i suoi compagni di prigionia tre musicisti, compose, col beneplacito del responsabile del campo appassionato di musica, una delle sue composizioni più note, il Quatuor pour la fin du temps (Quartetto per la fine del Tempo) per clarinetto, violino, violoncello e pianoforte. La prima fu eseguita il 15 gennaio 1941 davanti a circa quattrocento fra prigionieri e guardie.
Lo Stalag VIII-A era un campo di concentramento tedesco per prigionieri di guerra durante la Seconda guerra mondiale, situato in prossimità di Görlitz, a quei tempi in Germania (oggi Zgorzelec, in Polonia)
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Giorno Memoria, Il tempo della fine nella musica di Messiaen.
In streaming Quatuor in prigionia il 26 gennaio
(ANSA) – ROMA, 21 GEN – Quattro musicisti, detenuti nel campo di concentramento tedesco di Görlitz, in Bassa Slesia, il 15 gennaio del 1941 eseguirono per la prima volta una composizione destinata a diventare uno dei capolavori cameristici del Novecento.
A firmare il Quatuor pour la fin du Temps fu il pianista Olivier Messiaen, recluso insieme con gli altri tre compagni, il violinista Jean Le Boulaire, il violoncellista Etienne Pasquier e il clarinettista Henri Akoka.
Quella pagina musicale carica di significati composta in pochi mesi viene proposta dalla Filarmonica Romana in collaborazione con l’ANSA nell’ambito del progetto ANSA per la Cultura, il 26 gennaio nel concerto intitolato ‘Il tempo della fine, quattro vite nell’apocalisse di Görlitz”, tra gli eventi per il Giorno della Memoria.
Sarà trasmessa in streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube dell’Accademia, su Ansa.it e sui canali social dell’agenzia.
In scena nella Sala Casella alle 21 un quartetto d’eccezione con il direttore artistico della Filarmonica Romana Andrea Lucchesini al pianoforte, Marco Rizzi al violino, Gabriele Mirabassi al clarinetto, Mario Brunello al violoncello.
Il Quatuor viene eseguito integralmente nella versione originale.
Tra una e l’altra delle otto sezioni la voce narrante di Guido Barbieri – critico musicale, drammaturgo, voce di Radio3 – racconta le vicende dei quattro musicisti detenuti, esecutori della prima assoluta del Quatuor e ricostruisce le loro vite prima, durante e dopo quella storica esecuzione; quattro esistenze diverse che racchiudono speranze, oblii, pentimenti, delusioni e che costituiscono lo specchio fedele del tempo storico, tragico e irto di conflitti, in cui si sono svolte.
“Ne nasce – dice Barbieri – una riflessione sul tempo: su ciò che un’opera d’arte cardine del Novecento come il Quatuor di Messiaen ha seminato, ha fatto germogliare e ancora oggi continua a raccogliere.
Una ‘apocalisse contemporanea’ che, come quella narrata dal Nuovo Testamento, non segna affatto la fine del tempo, bensì, sempre e comunque, l’utopia di un nuovo inizio”.
Il concerto è inserito nell’ambito della rassegna “La musica da camera dal barocco alla contemporanea”realizzato con il contributo della Regione Lazio. (ANSA).