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Si tratta di una sorta di bottega su strada dell’epoca, rimasta incredibilmente intatta. Si vedono dipinti di anatre, galli e cani ma anche resti dei piatti e vino. “Sarà un dono di Pasqua per i visitatori” ha annunciato il ministro Franceschini
di Redazione Online/Silvia Resta
E’ ritornato alla luce a Pompei l’ambiente integro di un Thermopolium, una bottega su strada, con piatti di ogni tipo, dalle lumache ad una sorta di pietanza di carne e pesce. Una scoperta che restituisce un’incredibile fotografia del giorno dell’eruzione, e apre a nuovi studi su vita, usi e alimentazione dei pompeiani. Il Termopolio ha l’immagine di una ninfa marina a cavallo e animali con colori cos’ accesi e nitidi da sembrare in treD. Era abitudine dei pompeiani quella di consumare all’aperto cibi e bevande. Nel locale sono stati trovati anche i resti di due uomini. Uno dei due era sdraiato su un letto nel retrobottega, le ossa dell’altro sono state trovate in un grande vaso, con tutta probabilità occultate da scavatori forse addirittura del XVII secolo che avevano indagato una parte di questo ambiente. L’idea è di aprire alle visite il Thermopolium già in primavera, per Pasqua.
+++ VIDEO: 1.09 — PUBBLICATO DAL MIBACT – Foto: ©luigispina
Pompei: riaffiora intatto il Termopolio della Regio V.
Le parole di Massimo Osanna, direttore degli scavi di Pompei
PUBBLICATO DA POMPEII SITES– 3.39 minuto
ANSA.IT — 26 DICEMBRE 2020 –10.35
Pompei, torna alla luce la bottega dello street food.
Un Termopolio quasi intatto. Franceschini, esempio per il Paese
(ANSA) – ROMA, 26 DIC – Due anatre appese per i piedi, un gallo che pare dipinto in 3d, un cane al guinzaglio con sopra graffito un insulto omofobo. Torna alla luce a Pompei l’ambiente quasi integro di un Thermopolium, bottega alimentare a cui si aggiungeva un raffinato street food, con piatti di ogni tipo, dalle lumache ad una sorta di “paella”.
Mentre il ministro della cultura Dario Franceschini applaude: “un lavoro di squadra che è anche un esempio virtuoso per la ripresa del Paese”.
Lo scavo si trova nella Regio V, all’angolo tra il vicolo dei Balconi e la via della Casa delle Nozze d’Argento, dove sono stati fatti gli ultimi lavori di consolidamento.
In quella occasione era stata individuata la presenza del Termopolio ed era stata riportata alla luce una prima parte del bancone con uno splendido dipinto a tema mitologico (Una nereide che cavalca un ippocampo e porta con sé una cetra) oltre al balcone che ornava il piano superiore.
I lavori delle ultime settimane hanno fatto riemergere l’intero ambiente riccamente decorato e i vasi con i resti dei piatti che i pompeiani usavano consumare per strada. A Pompei locali come questi erano diffusi, nessuno però così conservato.
E soprattutto, spiega Osanna, gli scavi del passato non sono riusciti a recuperare tutti gli elementi sul cibo emersi in questo progetto, al quale ha lavorato un team multidisciplinare di esperti. Nel locale sono stati trovati anche i resti di due uomini e di un cagnolino. Una delle vittime, un uomo intorno ai 50 anni, era disteso su un letto nel retro del locale e potrebbe essere morto schiacciato dal crollo del solaio. Le ossa dell’altro, forse un fuggiasco entrato alla ricerca di cibo, erano invece in un grande vaso, probabilmente infilate lì da scavatori del XVII secolo. (ANSA).
Sorprende la vivacità e la bellezza dei dipinti. Doveva essere un bar alla moda, da movida appunto.