L’albero è un film del 2010 scritto e diretto da Julie Bertuccelli e tratto dal romanzo Padre nostro che sei nell’albero di Judy Pascoe.
Il film è stato girato nella piccola città di Boonah nel Queensland, in Australia. Il film ha chiuso, fuori concorso, il 63º Festival di Cannes. il 23 maggio 2010 e ha ricevuto una standing ovation di sette minuti. Inoltre, L’albero è stato presentato in anteprima al 2010 Sydney Film Festival.
Trama
Dawn e Peter O’Neil vivono insieme ai loro figli (tre maschi e una femmina), alla periferia di una piccola città di campagna. Accanto alla loro casa diroccata si trova il parco giochi preferito dai bambini: un gigantesco fico della baia di Moreton, i cui rami si innalzano verso il cielo e le cui radici si estendono nel terreno.
Tutto sembra perfetto fino a quando Peter ha un infarto e si schianta con la sua auto contro l’albero. Dawn è devastata, lasciata sola con il suo dolore e quattro figli da allevare. Un giorno, Simone, 8 anni, rivela alla madre di essere convinta che suo padre le parli attraverso le foglie dell’albero e lui torni a proteggerli. Dawn trae conforto dall’immaginazione di Simone ed inizia a crederci lei stessa; proprio come Simone, anche a Dawn piace passare il tempo nell’albero. Comincia a dominare il loro paesaggio fisico ed emotivo. Ma lo stretto legame tra madre e Simone forgiato attraverso un comune dolore e un segreto condiviso, è minacciato dall’arrivo di George, l’idraulico, chiamato a rimuovere le radici problematiche dell’albero. Mentre la relazione tra Dawn e George sboccia, l’albero continua a crescere, con i suoi rami che si infiltrano nella casa, le sue radici distruggono le fondamenta. Dawn decide che l’albero deve andare. George e alcuni altri operai arrivano, ma Simone si arrampica sull’albero per difenderlo. Dawn e George cercano di convincerla, ma lei si rifiuta di venire giù. George sostiene a Dawn che la ragazza ha solo 8 anni, Dawn non dovrebbe permetterle di fermare la rimozione necessaria dell’albero. Questo irrita Dawn, e lei annulla l’operazione, e dice a George che non vuole vederlo di nuovo.
Durante un uIn una grande tempesta la casa viene demolita dall’albero, e la famiglia lascia l’area, progettando di iniziare a vivere da qualche altra parte, forse in una tenda.
L’ALBERO DI TEVIOTVILLE
L’albero utilizzato nel film è il Teviotville Tree, situato nella piccola città di Teviotville nello stato del Queensland. Si stima che sia stato piantato nel 1880.
Riconoscimenti
- 2010 – AFI Award
- Candidatura per il miglior film
- Candidatura per la miglior regia
- Candidatura per la miglior attrice a Morgana Davies
- Candidatura per la miglior attrice a Charlotte Gainsbourg
- Candidatura per il miglior adattamento
- 2010 – AFI Visual Effects Award
- Candidatura
- 2010 – AFI Young Actor Award
- Candidatura a Morgana Davies
- 2010 – Bratislava International Film Festival
- Premio per la miglior attrice a Charlotte Gainsbourg
- Candidatura per il Grand Prix
- 2010 – Chicago International Film Festival
- Candidatura per il Gold Hugo
- 2010 – Sydney Film Prize
- Candidatura per il miglior film
- 2010 – São Paulo International Film Festival
- Candidatura al International Jury Award per il miglior film
- 2011 – Premi César[10]
- Candidatura per la miglior attrice a Charlotte Gainsbourg
- Candidatura per il miglior adattamento
- Candidatura per la miglior musica
- 2011 – Film Critics Circle of Australia Awards
- Candidatura per la miglior attrice non protagonista a Morgana Davies
TESTO DA WIKIPEDIA : https://it.wikipedia.org/wiki/L%27albero_(film)
CRITICA : IL MORANDINI–DA : https://www.mymovies.it/film/2010/thetree/
Film d’autore, originale, ma ignorato dai critici italiani a Cannes 2011. Si apre con un’anomala fine per ictus. Padre di 4 figli ancora innamorato della loro madre, va a sbattere, già morto, contro un gigantesco albero centenario. L’immaginosa Simone, 7 anni, si convince che il suo spirito è trasmigrato nell’albero, sul quale si arrampica e col quale parla. Contagia però anche la madre e uno dei fratelli. Scritto dalla regista, dal romanzo Our Father Who Art in the Tree di Judy Pascoe, è un film pieno di immagini insolite. Se esiste al cinema una scrittura al femminile, The tree ne fa parte. L’australiana natura selvaggia e tremenda è qualcosa di più di un paesaggio. La 40enne Gainsbourg conferma il suo talento, ma la piccola Davies non le è da meno. La Bertuccelli indulge troppo alla dimensione mistica dell’albero, personaggio incombente