CORRIERE.IT / ECONOMIA- 4 DICEMBRE 2020
IL RAPPORTO CENSIS
Censis, italiani «formiche»: mille miliardi di risparmi sotto il materasso. Ma miliardari sempre più ricchi
di Diana Cavalcoli
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Cresce il divario tra ricchi e poveri
L’impatto economico del virus sulla vita degli italiani è ben inquadrato dall’ultimo Rapporto Censis. Il 90,2% degli italiani è convinto che l’emergenza e il lockdown abbiano danneggiato maggiormente le persone vulnerabili e ampliato le disuguaglianze sociali.
Una percezione che trova conferme nei numeri.
Da marzo a settembre 2020 «ci sono 582.485 individui in più che vivono nelle famiglie che percepiscono un sussidio di cittadinanza (+22,8%)»
mentre abbiamo 1.496.000 individui (il 3% degli adulti) con una ricchezza che supera il milione di dollari.
Di questi, 40 sono miliardari e sono aumentati sia in termini numerici che patrimoniali durante la prima ondata dell’epidemia.
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Il lavoro non garantito
Per l’85,8% degli italiani la crisi sanitaria ha anche confermato come la vera divisione sociale sia tra chi ha la sicurezza del posto di lavoro e del reddito e chi no. Esiste , in breve, una grande frattura come ricordava il sociologo Bagnasco.
Se da una parte «i garantiti assoluti» sono i 3,2 milioni di dipendenti pubblici, a cui si aggiungono i 16 milioni di percettori di una pensione,
sul versante opposto «c’è poi l’universo degli scomparsi, quello dei lavoretti nei servizi e del lavoro nero, stimabile in circa 5 milioni di persone che hanno finito per inabissarsi senza fare rumore».
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Partite Iva in difficoltà
Ci sono poi i grandi danneggiati: i liberi professionisti. Tra i lavoratori autonomi solo il 23% ha continuato a percepire gli stessi redditi familiari del pre Covid-19.
Nell’anno della pandemia il Rapporto li definisce dei «vulnerati inattesi, gli imprenditori dei settori schiantati, come i commercianti, gli artigiani, i professionisti rimasti senza incassi e fatturati». Una categoria poco tutelata nonostante gli aiuti ricevuti.
Sono poco meno di 4 milioni le partite Iva che hanno avuto accesso all’indennità statale di 600 euro.
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Il risparmio-anti crisi
Il denaro degli italiani si accumula «sotto il materasso».
Rispetto al dicembre 2019, «nel giugno 2020 la liquidità delle famiglie ha registrato un incremento di ben 41,6 miliardi di euro (+3,9% in 6 mesi) e ora supera i 1.000 miliardi». Si tratta di una corsa al risparmio resa evidente dal parallelo crollo delle risorse riversate in azioni (-6,8%), obbligazioni (-4,6%), fondi comuni (-5%).
Due italiani su tre si tengono poi pronti a nuove emergenze «adottando comportamenti cautelativi: mettere i soldi da parte ed evitare di contrarre debiti».
Se tutto va bene siamo rovinati ( Antico proverbio ligure che testimonia il loro buon umore).