il borgo dai mille colori è adagiato sotto il castello
LA SARDEGNA TUTTA:: BOSA ( è segnata ) è tra Alghero e Macomer
BOSA E IL LUNGO TEMO
una foto delle ” case colorate sul Temo ” che migliora un po’…
queste così colorate sono sotto il castello dei Malaspina o castello di Serravalle, costruito dalla nobile famiglia toscana nel 1112 scopo difensivo.
Bosa è un comune di circa 8.000 abitanti della provincia di Oristano. E’ il comune più a nord della provincia, situata nella zona occidentale della Sardegna, e fa parte dell’Unione di Comuni della Planargia e del Montiferru Occidentale. Situata nella subregione della Planargia, ne rappresenta anche il principale centro economico e turistico; anche se, è bene specificarlo, storicamente va ad inserirsi nella più ampia regione del Logudoro, con cui condivide una variante linguistica del sardo, il logudorese appunto.
Il suo territorio, di poco più di 128 chilometri quadri di estensione, si trova ad una altitudine media di circa 280 metri sul livello del mare nell’altopiano della Planargia. E’ chiuso a sud dalla catena del Montiferru, a est dal Marghine e dalla Campeda, a ovest dal Mar di Sardegna e a nord dai rilievi di Sa Pattada e di Monte Mannu. E’ inoltre attraversato dal Temo, l’unico fiume navigabile dell’intera Sardegna.
TESTO E MOLTE FOTO ANCHE SOTTO DA:
https://viaggi.fidelityhouse.eu/cosa-vedere-a-bosa-in-sardegna-attrazioni-e-spiagge-252116.html
MOSA MARINA
SPIAGGE A BOSA MARINA
– spiaggia Compoltittu
LA SPIAGGIA DI BOSA MARINA CHE SI CHIAMA ” S’ABBA DRUCHE ” /
O ” DRUCCHE ”
IL MARE DELLA CALA S’ABBA DRUCHE
SAB BA DRUCHE O DRUCCHE
CASTELLO DI BOSA IN RESTAURO
IL PAESE DI BOSA CON IL CASTELLO
IMMAGINI SOPRA DA :
http://www.sardegnapleinair.it/it/oristanese/territorio_di_oristano_itinerari_cat_10.htm
CHIESA DE NOSSA SIGNORA DE REGNOS ALTOS
Sailko – Opera propria
Scuola del maestro di Soriguerola, affreschi di N.S. de Regnos Altos, 1300-50 ca.
Sailko – Opera propria
Gli antichi fabbricati di Sas Conzas per la concia delle pelli
Le antiche concerie di Bosa, dichiarate nel 1989 monumento nazionale.
Fino agli anni ’60, si trattava della struttura che generava il principale indotto economico a Bosi, mentre oggi sono state trasformate in importante attrattiva turistica. Costruiti lontani dal paese per non disturbare gli abitanti della città, gli edifici sono comunque situati vicino al fiume, in quanto le concerie avevano bisogno di un grande quantitativo di acqua per lavorare il cuoio.
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