LA NOSTRA DONATELLA … UN PO’ PERPLESSA DEL MONDO INTORNO…MA LO SGUARDO E’ ARDITO !
Calascibetta è un comune italiano di 4 298 abitanti [ dati aprile 2020 ] del libero consorzio comunale di Enna in Sicilia.
CALASCIBETTA DENTRO IL COMUNE DI ENNA
CALASCIBETTA E’ DOVE C’E’ IL SEGNO ACCANTO A ENNA
ENNA E’ PROPRIO AL CENTRO DELLA SICILIA
PER LE VIE DI CALASCIBETTA
FOTO ALFIO MONACO
REGIA CAPPELLA PALATINA COSTRUITA DA PIETRO D’ARAGONA II NEL 1340
REGIA CAPPELLA PALATINA
Dedicata a San Pietro e Santa Maria Maggiore, la Chiesa Madre venne fatta costruire nel 1340 da Pietro II d’Aragona la pianta della chiesa, composta da tre navate, dopo innumerevoli rifacimenti modifiche ed espansioni è basilicale, con soffitto ligneo a capriate. L’attuale nucleo centrale, comprende le colonne in pietra locale con le basi scolpite con alcune figure a fantasie e raffigurazioni mitologiche, mentre i capitelli sono scolpiti con particolari tipici dell’arte catalana, con accenni gotici negli archi a sesto acuto.
FACCIATA DELLA REGIA CAPPELLA PALATINA
La facciata fu ricostruita dopo il terremoto del 1693 in stile settecentesco, con la tipica pietra di “cutu”, alla fine del XIX secolo, vengono aggiunte tre absidi esterne (in pietra locale) che cambiano l’antica parte absidale. All’interno della Chiesa, in un elegante trama di pietra, marmo e stucco, è possibile ammirare un coro ligneo scolpito e un bassorilievo in marmo attribuito alla scuola del Gagini, entrambi del XVII secolo, una Pala d’Altare del Gianforte del 1617, l’Assunzione di Maria Vergine e nella navata di sinistra un Fonte Battesimale del XVI secolo di scuola gagginiana.
INTERNO VERSO L’USCITA
NAVATA CENTRALE
NAVATA LATERALE–FOTO VINCENZO CAPASSO
SOFFITTO DELLA CAPPELLA DEL CORETTO — FOTO VINCENZO CAPASSO
CAPPELLA DEL CORETTO, AFFRESCO PARETE DESTRA–FOTO VINCENZO CAPASSO
CAPPELLA DEL CORETTO – AFFRESCO PARETE SINISTRA
SCORCIO DEL PAESE CON LA CHIESA MADRE
TESTO E FOTO DELLA CHIESA MADRE SOPRA DA:
http://rete.comuni-italiani.it/wiki/Calascibetta/Chiesa_Madre
PAESAGGI DA CALASCIBETTA
PAESAGGI DA CALASCIBETTA — FOTO ALFIO MONACO
ALFIO MONACO
SAN MICHELE ARCANGELO
SAN MICHELE ARCANGELO — FOTO ALFREDO PETRALIA
San Michele Arcangelo
Situata in Piazza Mazzini, di fronte al Duomo, con pianta di forma ovale, alla Chiesa di Ordine benedettino, appartenevano l’attiguo monastero, sviluppatosi nel XVI Secolo. Dove oggi sorge la chiesa preesisteva una chiamata S. Maria Maiuri, sin dal V secolo d.C. sui resti del tempio pagano dedicato a Proserpina. I Musulmani edificarono la loro moschea e il minareto, più alto della Matrice cristiana.
Gli aggrottati di Calascibetta
Pubblicato da Patrizia Cicini
il Settembre 20, 2018
Sono insediamenti rupestri databili alla preistoria, che nel tempo sono stati modificati e utilizzati come tombe, luoghi di culto, ricoveri per animali, luoghi di produzione, in molti casi inglobati da abitazioni, o divenuti l’abitazione stessa.
Calascibetta, la roccaforte sullo Xibet
Arroccata a 891 metri sulla sommità di un monte, proprio di fronte a quello ricoperto dalla città di Enna, Calascibetta è un grazioso paesino di circa 4.500 abitanti. Le sue case ocra si spalmano come una glassa sul rilievo calcareo una volta sovrastato da una roccaforte islamica (e in seguito anche da una normanna) come trincea per l’assedio di Enna.
Agli arabi si deve l’origine del suo nome, Qal’at Scibet (castello eretto sul monte Scibet), e la denominazione dei suoi abitanti come xibetani, da Xibet, adattamento di periodo spagnolo.
Il territorio di Calascibetta è ricco di testimonianze che vanno dalla preistoria (si contano più di dieci siti archeologici, ma non tutti sono ancora accessibili) all’età greca, dall’epoca romana, bizantina e araba, a quella medievale, dal periodo normanno a quello catalano-aragonese.
Salendo verso la rocca, in Via Carcere, si può ammirare il primo sito di grotte, l’introduzione ideale al nostro itinerario archeologico
VILLAGGIO BIZANTINO CANALOTTO
Il villaggio bizantino Canalotto è un insediamento rupestre a circa 4 km da Calascibetta.
FOTO DAVIDE MAURO
davide mauro
COLOMBARIUM a — DAVIDE MAURO
colombarium a — Davide Mauro
grotta del Palmento — Davide Mauro
qanat .– Davide Mauro
Il sito si sviluppa lungo il vallone Canalotto ed è testimonianza della dominazione bizantina prima, e araba poi nel territorio siciliano. Il sito è composto da una serie di ambienti scavati nella roccia su cui si distinguono delle chiese bizantine con relativi colombarium, dei palmenti e il villaggio vero e proprio. Le tracce rinvenute mostrano l’organizzazione della vita quotidiana della comunità che si è mantenuta anche in epoca araba, quando venne costruito il qanat.
Il sito oggi è gestito dall’associazione Associazione Culturale “Hisn Al-Giran” che ne consente la fruizione.
Palmento sacro — Davide Mauro
foto Pietro Spedale
Pietro Spedale
Pietro Spedale
foto sopra: wikipedia:: https://it.wikipedia.org/wiki/Villaggio_bizantino_Canalotto
e wikipedia commmons : https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Villaggio_bizantino_Canalotto?uselang=it
FOTO TRIPADVISOR
INTERNO DELLA CHIESA DEL VILLAGGIO — FOTO TRIPADVISOR
COLOMBARIUM — FOTO TRIPADVISOR
E’ emozionante pensare a quante vite saranno trascorse in questo scenario naturale, plasmato dall’uomo.