BEATO ANGELICO ( Vicchio, 1395 circa – Roma, 1455 ) – LA GUARIGIONE DEL DIACONO GIUSTINIANO, 1443 — dalla predella della Pala di Annalena, Museo di San Marco a Firenze

 

 

 

Angelico, predella dei santi cosma e damiano da pala di san marco, healing.jpg+

 

 

La Guarigione del diacono Giustiniano è un dipinto, tempera su tavola (37×45 cm), di Beato Angelico, conservato nel Museo nazionale di San Marco a Firenze. Faceva parte della predella con le Storie dei santi Cosma e Damiano della Pala di San Marco, oggi divisa tra più musei. Il pannello in questione era l’ultimo della serie e molto probabilmente decorava il fianco destro della cornice lignea.

 

Cosma e Damiano erano due celebri medici, tradizionalmente creduti fratelli. L’episodio narrato è un miracolo postumo, che ha come protagonista Giustiniano (nome tradizionale, non presente nelle fonti come la Leggenda Aurea), diacono della chiesa romana dei Santi Cosma e Damiano. Egli aveva una gamba malata, ed una notte gli apparvero in sogno i santi Cosma e Damiano che gli sostituivano la gamba con quella di un uomo morto poco prima, facendogli un vero e proprio antesignano del trapianto. Al risveglio si accorse che tutto era vero, solo che la gamba nuova era di un etiope, quindi scura.

 

La scena è ambientata nella stanza da letto di Giustiniano, in un interno reso con estrema cura. Il vano è costruito con un unico punto di fuga centrale, grazie al quale la prospettiva costruisce un piccolo mondo perfettamente ordinato. La fonte luminosa è la finestra sulla parete, che illumina con precisione e coerenza le singole forme e disciplina i rapporti reciproci tra le figure, in un ambiente in cui tutto si svolge sotto gli occhi dello spettatore.

Al centro troneggia il grande letto ligneo di Giustiniano, che vi è coricato e assopito, mentre i due santi si adoperano attorno a lui per l’intervento miracoloso. La stanza è arredata da oggetti, anche minuti, che creano una viva descrizione di un interno dell’epoca: gli zoccoli, la brocca con la bacinella, le tende scostate, la bisaccia appesa, lo sgabello, la porta socchiusa verso la strada dove si affaccia un giardino.

Questo pannello, come gli altri della predella, è caratterizzato da un vivace e accattivante stile aneddotico, che racconta efficacemente l’episodio. Il sistema di creazione spaziale sviluppato in questo periodo risulta più coerente e avanzato di quello di opere anteriori, con accorgimenti quali quello di dipingere sullo sfondo una superficie piatta e parallela al piano frontale, che facesse da sfondo del proscenio su cui far risaltare le figure. La luce unifica lo spazio e modella con efficacia il volume dei personaggi, tramite il chiaroscuro.

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Guarigione_del_diacono_Giustiniano

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1 risposta a BEATO ANGELICO ( Vicchio, 1395 circa – Roma, 1455 ) – LA GUARIGIONE DEL DIACONO GIUSTINIANO, 1443 — dalla predella della Pala di Annalena, Museo di San Marco a Firenze

  1. Donatella scrive:

    Certo che risvegliarsi con una gamba di colore diverso deve essere stato scioccante ( forse un primo tentativo di integrazione razziale, anche se un po’ maldestro). Mi commuovono le ciabatte a capo del letto

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