GOFFREDO FOFI, CRITICO–RECENSIONE A ” GRANDI ILLUSIONI ” DI JONATHAM SWIFT- NERI POZZA, 160 pp. – 17 euro –OTTOBRE 2020 –INTERNAZIONALE – 4 NOVEMBRE 2020

 

INTERNAZIONALE – 4 NOVEMBRE 2020

https://www.internazionale.it/opinione/goffredo-fofi/2020/11/04/nel-teatro-del-popolo

 

 

Lo scrittore britannico Graham Swift a Barcellona, Spagna, aprile 2017. (Toni Albir, Epa/Ansa)

Literary Birthday – 4 May – Graham Swift | Writers Write

Graham Colin Swift (Londra, 4 maggio 1949) è uno scrittore britannico.

Nel 1996, Swift vinse il James Tait Black Memorial Prize e il Premio Booker con Ultimo giro (Last Orders). Waterland invece è considerato uno dei migliori romanzi britannici del secondo dopoguerra ed è studiato negli istituti di Letteratura inglese.

Alcuni dei suoi libri sono stati trasposti in film, come Ultimo giro (nella pellicola L’ultimo bicchiere con Michael Caine e Bob Hoskins) e Waterland – Memorie d’amore (con Jeremy Irons).

 

Ultimo giro - Graham Swift - copertina

Ultimo giro

 Graham Swift

Articolo acquistabile con 18App e Carta del Docente
Traduttore: G. Gatti
Editore: Feltrinelli
Collana: I narratori
Anno edizione: 1999
In commercio dal: 11 gennaio 1999
Pagine: 272 p.

 

 

 

La luce del giorno - Graham Swift - copertina

 

 

 

Grandi illusioni - Graham Swift - copertina

Grandi illusioni

 Graham Swift

Articolo acquistabile con 18App e Carta del Docente
Traduttore: Serena Prina
Editore: Neri Pozza
Collana: I narratori delle tavole
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 8 ottobre 2020
Pagine: 160 p., Brossura
17 EURO

È l’estate del 1959 a Brighton, la sfavillante città della luce nel sud-est della costa inglese. Sul molo, sera dopo sera, Jack Robinson, che a ventotto anni è già una vecchia volpe da palcoscenico, introduce il numero più atteso della serata, quello in cui si esibiscono il mago Ronnie Deane, noto come il Grande Pablo, e la sua assistente Evie White. Tra illusioni e trucchi magici, qualche battuta, qualche canzoncina, un po’ di danza, un po’ di tip tap, ogni sera i tre ragazzi concludono lo spettacolo tra gli applausi scroscianti del pubblico. Inseparabili sul palco, Jack, Ronnie ed Evie formano un trio sbilenco anche nella vita. Jack e Ronnie si conoscono da qualche anno, da quando facevano il servizio militare. Ronnie e Evie, invece, devono a Jack il fatto di trovarsi lì: anzi, probabilmente è proprio grazie a lui che si sono fidanzati. Lo scintillante anello che Evie porta al dito è la prova che lei e Ronnie si sposeranno a settembre, quando lo spettacolo che li ha consacrati al successo chiuderà i battenti. Ma la vita è spesso imprevedibile e qualche mese dopo, inaspettatamente, Evie diventerà la moglie di Jack, con cui resterà sposata per quasi cinquant’anni. Sarà soltanto dopo la morte del marito che l’anziana donna tenterà di riannodare i fili del passato, tornando all’estate del 1959 e alla sua storia d’amore con il misterioso e sfuggente Ronnie. Che i lontani eventi dell’infanzia di Ronnie, i giorni trascorsi a Evergrene, luogo incantato nel cuore profondo della campagna, abbiano a che fare con il velo d’ombra che ha accuratamente steso sulla sua vita?

Goffredo Fofi, critico

4 novembre 2020

Graham Swift  Grandi illusioni  Neri Pozza, 160 pagine, 17,00 euro

 

Il titolo rimanda a Grandi speranze, ma l’originale è Here we are. “Ci risiamo” sembra dicano i protagonisti, Jack, Ronnie e Evie, un entertainer di music hall di fine anni cinquanta e sessanta, un mago e la sua assistente, giovane coppia nella vita. Più avanti, quando muore Ronnie (che da bambino era stato allontanato dalla madre a causa della guerra e allevato da un ricco mago e signora), sarà Jack a prenderne il posto nel cuore di Evie, e sarà il suo punto di vista a rievocare quello di una paziente donna di un tempo. Già nel Paese dell’acqua (1982), il gran romanzo che ce lo rivelò, poi nei lavori successivi, Swift operava “da storico”, tornando a un passato che non passa mai del tutto.

L’evocazione del teatro più diffuso e più semplice ci rinvia a romanzi e film inglesi degli anni trenta, a un mondo (più proletario che borghese) ormai scomparso. Godranno soprattutto della lettura di questo narratore fedele alla propria ispirazione, coloro che di quel mondo hanno memoria, non solo nel Regno Unito, ma anche attraverso il cinema, un mondo che è stato affettuosamente evocato e ironizzato anche dai “giovani arrabbiati”. Un romanzo non al gusto del giorno, un mondo evocato con conoscenza e con partecipazione. Coraggio, Swift, ci prepari come l’instancabile Ronnie altre “nuove illusioni”!

 

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

1 risposta a GOFFREDO FOFI, CRITICO–RECENSIONE A ” GRANDI ILLUSIONI ” DI JONATHAM SWIFT- NERI POZZA, 160 pp. – 17 euro –OTTOBRE 2020 –INTERNAZIONALE – 4 NOVEMBRE 2020

  1. Donatella scrive:

    Bella questa recensione, che spinge a leggere questo autore ( vergognosamente da me sconosciuto finora). E’ bellissima anche la foto dello scrittore insediato ( non c’è vocabolo più appropriato di questo) su quella sedia-poltrona gigantesca.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *