DARIA GALATERIA ::: Corsica, isola dei briganti e della libertà — VIAGGIO IN CORSICA DI JAMES BOSWELL ( SELLERIO, 1989 ) — REPUBBLICA.IL VENERDI’ – 16 OTTOBRE 2020

 

 

REPUBBLICA.IL VENERDI’ – 16 OTTOBRE 2020

https://rep.repubblica.it/pwa/venerdi/2020/10/16/news/ora_d_aria-270452860/

 

 

James Boswell (1740-1795), scrittore scozzese, divenne famoso con il resoconto del suo viaggio in Corsica

Edimburgo 1740 – Londra 1795) scrittore inglese. Amico di Samuel Johnson, ne scrisse una Vita (The life of Samuel Johnson, 1791) che divenne un classico della letteratura biografica per nitore di stile e penetrazione. Essa non fa rivivere soltanto la personalità di Johnson, ma l’intero spirito di un’epoca. Dopo un viaggio in Corsica, nel corso del quale incontrò Pasquale Paoli, scrisse una Relazione sulla Corsica (An account of Corsica, 1768). Solo nel 1951 è stato pubblicato il suo vivacissimo e prezioso Diario londinese (London journal) al quale ha fatto seguito la pubblicazione dei diari di viaggio in Olanda, Francia e Italia. Degno di nota anche il suo Diario di un viaggio alle Ebridi con S. Johnson (Journal of a tour to the Hebrides with S. Johnson, 1785), pubblicato da Sellerio.

 

Viaggio in Corsica Jam0 recensioni

Editore: Sellerio Editore Palermo

Tipologia: Libro usato vintage

Anno edizione: 1989

Prodotto usato, 14 EURO

 

 

Corsica, isola dei briganti e della libertà

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Filippo Antonio Pasquale de’ Paoli (Stretta di Morosaglia, 6 aprile 1725 – Londra, 5 febbraio 1807) è stato un politico, militare e generale corso, considerato da esponenti del nazionalismo corso come Il Padre della Patria (in corso U Babbu di a Patria)

LEGGI LA SUA STORIA NEL LINK :

https://it.wikipedia.org/wiki/Pasquale_Paoli

 

Ora D’Aria

Il diario del viaggio che lo scrittore scozzese James Boswell pubblicò nel 1768 ottenendo un successo straordinario. E suscitando l’entusiasmo di Voltaire 

DI DARIA GALATERIA

James Boswell, lo scrittore scozzese, era allora un ragazzo che faceva il Grand Tour, visitando soprattutto passeggiatrici e cortigiane. In Svizzera Rousseau (a cui aveva insidiato la moglie) gli consigliò di visitare la Corsica, dove Pasquale Paoli, nel 1755, ancora prima quindi dell’indipendenza americana, aveva concepito una costituzione per quella sua prima Repubblica rivoluzionaria.

Mettendo piede sull’isola (e ne nascerà uno dei più bei viaggi d’autore del Settecento) Boswell fu subito avvisato: se infangava l’onore di una donna, era morto. Per il resto, in quell'”isola di banditi” fu accolto con argenteria, cioccolata, porcellane di Dresda e citazioni latine.

Paoli, biondo, prestante, coltissimo e parco nonostante il cuoco italo-francese, girava seguito sempre, per protezione, dai suoi fedeli, adoranti cani corsi. Per la costituzione, aveva chiesto aiuto a Rousseau (Voltaire era invidiosissimo), ma aveva le idee chiare; separazione dei poteri, come in Montesquieu, e il testo non fisso, ma in evoluzioneoccasio rerum gerendarum ministra, non si separano le leggi dalle occasioni che le generano.

Nella sua università pilota, a Corte, dove monaci francescani insegnavano i miscredenti Lumi, un uomo che fin dall’inizio era stato protagonista della rivoluzione aveva elaborato una tesi appunto giusnaturalista (ovviamente in latino: omnes homines esse naturaliter aequales, tutti sono naturalmente uguali):

era Bonaparte padre, Carlo.

 

 

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CARLO MARIA BONAPARTE  (Ajaccio, 29 marzo 1746 – Montpellier, 24 febbraio 1785) è stato un avvocato e diplomatico italiano, padre di Napoleone Bonaparte.

 

Aveva seguito il generale Paoli “in tutte le azioni di guerra”; quando, sbaragliati a Borgo, i francesi per riprendere fiato avevano chiesto un armistizio per l’inverno, Paoli aveva risposto: “A noi non importa in quale stagione moriremo”. Invece, sconfitto ma vivo, era partito per l’esilio; Carlo Bonaparte voleva seguirlo (la moglie Letizia intanto era incinta di sette mesi del secondogenito Napoleone), ma Paoli lo dissuase.

Bonaparte padre fece storia anche in un altro modo: si faceva seguire, si disse, da un valletto adibito a chiamarlo continuamente “signor conte”, e fu grazie agli attestati di nobiltà da lui continuamente sollecitati che il figlio Napoleone fu ammesso alla scuola militare di Brienne.

Boswell pubblicò il suo Viaggio in Corsica (era andato a piedi perlopiù, seguito da due matrone che dondolavano i suoi bagagli sulla testa) nel 1768; ebbe un successo straordinario: “tutta l’Europa è corsa”, gridò Voltaire: altro che buon selvaggio!

Boswell (che cominciarono a chiamare Corsica-Boswell) aveva ritratto la libertà.

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1 risposta a DARIA GALATERIA ::: Corsica, isola dei briganti e della libertà — VIAGGIO IN CORSICA DI JAMES BOSWELL ( SELLERIO, 1989 ) — REPUBBLICA.IL VENERDI’ – 16 OTTOBRE 2020

  1. Donatella scrive:

    E’ incredibile come la storia vista da vicino, come in questo caso fortunato, sia molto più interessante e comprensibile( e sicuramente meno noiosa).

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