Johannes van der Meer, da cui deriva la firma «I V Meer», solitamente abbreviato in Jan Vermeer ( Delft, ottobre 1632 – Delft, 15 dicembre 1675 ) è stato un pittore olandese.
La famosissima veduta di Delft
LA FANCIULLA CON CAPPELLO ROSSO
La Fanciulla con cappello rosso è un dipinto a olio su tavola (22,8×18 cm) attribuito a Jan Vermeer, databile al 1655 circa e conservato nella National Gallery di Washington. È firmato in alto a sinistra con la sigla “IVM”, ma nonostante ciò esistono dubbi sulla sua autenticità.
Come la Ragazza con turbante ( vedi sotto ) sembra colta in un’istantanea, in una posa immediata e informale, con le labbra languidamente dischiuse. Indossa due orecchini di perle e un mantello azzurro al di sopra di un alto colletto bianco. Il braccio destro appare poggiato all’altezza della cornice del dipinto, sullo schienale di una sedia di cui si vedono solo le estremità con teste leonine, presenti anche in altri dipinti di Vermeer ma inconsuetamente rivolte allo spettatore, come se la figura stesse seduta su un’altra sedia non raffigurata.
Inconsueto è anche lo sfondo, né una parete bianca, né un’uniforme quinta scura, ma una sorta di arazzo, molto simile a quello della Ragazza con flauto ( vedi sotto ). Nelle trame del disegno, vagamente leggibile, si trova la sigla che rimanda all’artista.
La tecnica di pittura, fatta di tocchi di luce non completamente fusi, è compatibile con alcune opere di Vermeer, mentre è assente da altre. È stato notato come la stesura piuttosto rapida e di tocco sia inconsueta per l’artista, ma trattandosi di un’opera estremamente piccola dettagli che qui appaiono sfocati e grezzi, visti alla dovuta distanza, si addolciscono come in molti altri dettagli di lavori autentici del pittore. Anche la leggera sfocatura del primo piano, che riproduce una visione attraverso strumenti ottici come il telescopio rivoltato, è tipica dell’artista.
La Ragazza col turbante, anche conosciuta come Ragazza con l’orecchino di perla (“Meisje met de parel“), è un dipinto a olio su tela (44,5×39 cm) di Jan Vermeer, databile al 1665-1666 circa e conservato nella Mauritshuis dell’Aia. Soprannominato talvolta la “Monna Lisa olandese”, è uno dei dipinti più noti dell’artista, anche grazie a un romanzo e un film del 2003 di cui è stato oggetto.
continua nel link:
https://it.wikipedia.org/wiki/Ragazza_col_turbante
Fanciulla con flauto è un dipinto a olio su tavola (20×17,8 cm) attribuito a Jan Vermeer, databile al 1665-1670 circa e conservato nella National Gallery of Art di Washington. Esistono forti dubbi sulla sua autenticità.
continua nel link:
https://it.wikipedia.org/wiki/Fanciulla_con_flauto
raiplay — dicembre 2018 – 4 episodi
Tomaso Montanari
I silenzi di Vermeer
Ep- 1
La poesia di ogni giorno– 58 minuti
buongiorno!
avevi capito male. Non intendevo un racconto ma una semplice – proprio semplice – poesia.
Tra l’altro su qualcosa che forse, senza saperlo o appena intuendolo, è capitato a molti di noi.
Forse. Chissa?
Eccola qua:
scherzi del tempo
Da neonati per motivi evidenti
non ci siamo mai incontrati
quando tu ancora vagivi io gracchiavo
come tutti i ragazzi alle prime prove di voce
Già entrambi più grandi
c’è toccata la medesima sorte
giovinetti in due diverse città
di due diverse età
Quando tu cantavi coi tuoi occhi
facendo arrossire i primi ragazzi
io mi dannavo a cercare una strada
m’innamoravo allo sguardo
d’una ragazza appena intravista
e sognando vivevo
in un corpo che non sentivo mio
Ma il tempo bugiardo si sa
accorcia le distanze
ravvicina le età
crea casi impossibili
le sue fatalità dolci amare
o forse inutili
– perchè le paure cresciute con noi
ci impediscono di vedere
non ci lasciano tentare –
Tenace e indifferente
ha avvicinato due città lontane
due diverse età
ha incrociato due strade
in modo casuale del tutto banale
Tempo maledetto tempo che fai?
Ti fermi? Te ne vai?
Ci lasci coi nostri ricordi
con le nostre vite oramai costruite
con le nostre paure inacidite
con le nostre ansie
con le nostre radicate abitudini
Ci lasci così
uno di fronte all’altra impreparati
perchè questa è la tua casualità
esisti ma non ci vuoi
ci abbandoni quando
forse potremmo parlarci
potremmo capirci
forse potremmo aiutarci
e perfino arrivare ad amarci
Ma le nostre braccia rimangono rigide
i nostri corpi attratti si rifiutano
le nostre menti e i nostri cuori
vivono altre vite su diversi sentieri
E noi siamo lì
che non siamo neanche straziati
ci lasciamo vivere
scherzando leggeri tra noi
come forse è giusto che sia
tu con la tua vita da vivere
ed io con la mia oramai consumata
Mentre io sconto gli anni passati
tu al guado fai i conti
su quelli tuoi futuri
In fondo mia povera cara
non ci siamo mai incontrati.
ci sarebbero un po’ di spazi che s’intravvedono. Vedi se ti riesce a rispettarli 🙂
M’è piaciuta molto l’idea di mandartela tramite:
Jan Vermeer Ragazza col cappello rosso !
Il silenzio che c’è nei quadri di Vermeer mi suggerisce l’impossibilità di raccontare la complessità di una persona.